Non l'avevo pianificato

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Martín

"Cazzo Sergio proprio ora". Vedo Elena che lo guarda abbastanza presa male, ha il fiatone e le labbra rosee, sì, in effetti stavo bene anche io prima che lui venisse a interromperci.

"Martín sono serio. Non rovinerai il piano così"

"Ah non ti sembro serio? E poi come cazzo farei a rovinare il piano?"

"Non voglio che ci siano casini quando sarete alla banca, e in questo modo ne state sicuramente creando"

Elena fa per andare via per lasciarci da soli, come se desse ragione a lui e sta volta non glielo lascio fare. Le afferro il braccio e la avvicino a me.

"No questa volta non te ne vai, e fra l'altro mi sono rotto il cazzo di essere comandato da te Sergio. Ho bisogno di lei."

"Ieri non la pensavi proprio così". Sta altamente correndo il rischio di volare nella stanza dove stanno cantando i monaci.

"Non permetterò mai che le succeda nulla." Elena mi stringe forte la mano e me la accarezza con il pollice. 

"Martín la farai soffrire, lo sai anche te che l'unica cosa che ti interesserà dentro la banca sarà comandare ogni cosa"

Non ci vedo più, mi trascino dietro Elena in stanza e quando entriamo tiro un pugno alla porta con la stessa mano di ieri, facendo un casino che probabilmente avranno sentito tutti.

"Adesso ti calmi. Per poco non lo ammazzavi."

"Lui ti allontanerà da me cazzo!" Alzo la mano per portarmela ai capelli e noto che è insanguinata e mi fa anche un gran male.

"Cazzo Martín la mano, fammela vedere". Me la sfiora leggermente e quasi urlo, per poco non mi apro la mano,grazie Sergio. Elena va a cercare qualcosa per pulirmi la mano dal sangue, torna con un asciugamano bagnato e mi toglie il sangue mentre impreco a voce alta. Avrò probabilmente svegliato il resto della banda ma ora non me ne potrebbe importare di meno.

Quando ha finito mi guarda negli occhi e mi porta una mano sul viso accarezzandomi la guancia.

"Martín, non mi allontanerà da te"

Non resisto e la prendo in braccio tenendola da sotto le gambe e la sbatto alla parete mentre lei mi bacia senza mai staccarsi da me. Appoggia le sue labbra sul mio collo, mi lascia dei baci poi succhia la pelle sopra la clavicola fino a lasciarmi una macchia viola. Mi sposto e mi siedo sul suo letto con lei ancora sopra che continua a baciarmi e a giocare con la mia lingua, le tocco i capelli che sono diventati quasi una droga per me, fino a quando non sentiamo le porte delle altre stanze aprirsi e delle voci.

Lo sapevo, ho fatto un gran casino e si sono svegliati tutti,che due coglioni.

Ci fosse una volta che mi sapessi controllare.

Elena mi lascia un ultimo bacio, poi si alza e si toglie la maglietta rimanendo con i jeans e un reggiseno nero in pizzo. È perfetta,non posso fare a meno di guardarla, sulla sua pancia piatta vedo un piercing all'ombelico e spostando lo sguardo in su, sotto il suo reggiseno si intravedono due piercing.

"Ti piacciono?" mi chiede sorridendo mentre si gira per prendere della biancheria pulita.

"Tu mi vuoi ammazzare così." Ci sono veramente rimasto, ora ho solo voglia di passare qui dentro il resto della giornata. Ok basta, non so se mi è permesso fare certi pensieri.

"Io mi faccio una doccia. La colazione si fa tutti insieme in giardino?"

"Sì, immagino la stiano preparando. Vado e poi ci raggiungi fuori?" Sono ancora mezzo incantato.

"Certo, perfetto."

Mentre si avvia verso la porta del bagno la fermo da dietro, la giro e mentre le tocco il fondoschiena le lascio un altro bacio e lei sorride.

"Non ho ancora finito con te."

Esco pensando a quanto sia surreale quello che sta succedendo e mi avvio in giardino con in testa un mare di dubbi e di pensieri. Non era nei miei piani affezionarmi così a lei.

Spazio autrice🖤

Heyy, ho fatto per tutta la mattina tedesco e siccome stasera sono impegnata ho scritto il nuovo capitolo! Spero sia carino anche se non l'ho scritto di sera(che è il momento in cui ho più creatività) e spero che vi sia piaciuto! Dai torno a fare tedesco 🤍

-Sofi

Ho bisogno di te||PalermoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora