𝓤𝓷𝓮𝔁𝓹𝓮𝓬𝓽𝓮𝓭 𝓒𝓸𝓶𝓹𝓪𝓷𝓎

𝓡𝓾𝓷

Il P.O.V del narratore.

Paul osservó il bullo e si avvicinò a lui, guardandolo con odio profondo.

Era pronto a menarlo ma il destino fece il suo lavoro,

Investendolo.

Si sentí una botta fortissima essere provocata dalla macchina e subito dopo, il ragazzo assistí alla testa del bullo essere schiacciata dalle gomme del veicolo.

Il sangue schizzò dappertutto.

Sporcò la strada, la macchina, i vestiti di Paul e la sua faccia.

Vide la scena disturbante e sgranando gli occhi, mise le sue mani sulla bocca.

«MERDA!-»

Urlò e indieteggiò di alcuni passi, sentendosi il cuore battere a mille.

Cosa avrebbe fatto?

Cosa cazzo avrebbe fatto?

E se John lo avrebbe saputo?

Avrebbe pensato che era un assassino psicopatico?

Porca puttana.

Paul non aveva idea di cosa fare.

I suoi occhi si riempirono di lacrime e il panico prese sopravvento del quindicenne.

«Scappa»

Una vocina irriconoscibile sussurrò all'orecchio di Paul e quest'ultimo si voltò verso la stradina che conduceva a casa sua, iniziando a correre il più veloce e lontano possibile.

Corse e corse, non fermandosi mai.

Si guardó indietro e notó una creatura terrificante.

Aveva l'aspetto di una ragazzina sporca, piena di sangue, i vestiti erano rotti e anch'essi ricoperti di quel liquido rosso, ormai quasi asciutto.

Mancavano gli occhi e stava sorridendo a trentadue denti.

Il ragazzo dai capelli neri perse un battito e aumentó la sua corsa, senza fermarsi mai.

Un paio di minuti dopo Paul si ritrovò davanti a casa sua.

Salí tutti e tre gli scalini e aprí la porta principale della casa, entrando dentro l'edificio e chiudendosi dentro a chiave.

Chiuse gli occhi e con la schiena appoggiata alla superficie della porta, riprese fiato.

Pian piano inizió a camminare verso il salotto.

«Sono a casa papà!»

Il ragazzo urló ma solo il silenzio regnava in quella casa.

«..Papá?»

Paul urló di nuovo ma l'uomo non rispose.

Decise di camminare in salotto e appena fu dentro la stanza, vide una scena terrificante.

«Oh.. merda...»

Rimase immobile e scoccato.

«Cosa cazzo é successo qui?...»