Paul McCartney's P.O.V
La campanella finale suonò, rimbombando dentro la mia testa.
Mi alzai in fretta e furia dalla mia sedia e corsi fuori dalla classe per dirigermi verso Stuart.
Sapevo già qual'era il mio piano.
Quel bastardo.
Lo vidi in lontananza, al suo solito armadietto, che metteva i suoi libri dentro, per poi infilare nella serratura la chiave e rotearla, proprio come avrebbe fatto la sua testa quel giorno.
«Hey Stuart! Come va caro mio?»
nascosi la mia rabbia dietro ad una maschera con un volto felice e senero, per confondere il ragazzo.
«Oh uh... Ciao Paul. Dovevo dirti una cosa...»
«Certo, ma andiamo in un posto sicuro, ay?»
«Benissimo..»
Io e Stu uscimmo da scuola e lo portai ad un lago vasto lontano da casa sua, da scuola e lontano dal mio John.
«Paul.. volevo scusarmi.. veramente non— non pensavo che sarei mai potuto essere così stronzo con te..»
Iniziò a parlare e io ascoltai ogni singola. Insopportabile e stupida. parola.
Iniziai a ridere, sentendo qualcosa crescere in me, un fuoco che mi conduceva alla fine dei giorni del ragazzo.
"Uccidilo Paul."
"Non devi perdonarlo Paul."
"No Paul! Non farlo! Non ucciderlo!"
"Sai le conseguenze che dovrai subire Paul.."
Ignorai la vocina che mi voleva tanto bene, e scelsi la via più rischiosca, la più dannosa e la via che mi avrebbe sicuramente cambiato.
Volevo vendetta, volevo che sparisse, per sempre.
E quindi, cosa crediate che abbia fatto il vostro Paulie?
Mi guardai attorno per controllare che nessuno vedesse la scena che seguiva.
Almeno speravo andasse in questo modo.
Presi la testa del ragazzo e gli torsi il collo, provocando un suono terrificante ma rilassante nelle mie mani.
Crack!
Il corpo privo ormai di vita cadde per terra, gli occhi del ragazzo aperti e le pupille contratte.
Sgranai gli occhi e subito dopo aver realizzato ciò che feci, sorrisi incredulo, terrificato ma soddisfatto.
«Merda!»
«Merda merda merda merda!»
Passai le mie mani tra i miei capelli mentre indietreggiavo, sentivo una sensazione di soddisfazione assurda, ero felice, un altro problema finalmente fuori dalle palle.
Mi voltai e scappai, ritornando a casa il più veloce possibile.
Non mi ha visto nessuno.
Non mi ha visto nessuno.
Non mi ha visto nessuno.
Non mi ha visto nessuno.
Non mi ha visto—
«Paul— tu— tu hai ucciso Stuart—»
La voce familiare di John mi fece girare verso di lui e vedere la sua espressione terrificata.
Rimanemmo tutti e due in silenzio per Almeno un minuto.
Provai ad avvicinarmi verso di lui, pian piano, sorridendo un'pó mentre i miei occhi si riempivano di lacrime che secondi dopo, scesero giù per le mie guance.
«John non— non volevo veramente!—»
«HAI FOTTUTAMENTE UCCISO STUART! BRUTTO STRONZO!–»
Il ragazzo più grande si scagliò contro di me e mi diede un pugno nello stomaco, facendomi cadere per terra.
«JOHN!—»
Il ragazzo dai capelli marroni iniziò a piangere, indietreggiando e poi scappando via.
Merda.
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𝓤𝓷𝓮𝔁𝓹𝓮𝓬𝓽𝓮𝓭 𝓒𝓸𝓶𝓹𝓪𝓷𝓎
FanfictionJames Paul McCartney, un ragazzo di quindici anni appena compiuti, conoscerà una persona che gli fará cambiare vita. Entrambi diventeranno buoni amici, ma le cose presto peggioreranno giorno dopo giorno, provocando problemi ai due ragazzi. Attenzion...