Capitolo 20

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Si svegliò di soprassalto

Spalancò gli occhi con la tachicardia ancora in corpo.

La sua mano strinse le lenzuola mentre l'altra la passava tra i capelli scuri disordinati nel tentativo di calmarsi.

L'ennesimo incubo.

Il solito, ennesimo, incubo che da due mesi la tormentava.

Chiuse gli occhi, cercando di fare respiri profondi, cercando di concentrarsi su qualcos'altro.

L'incubo continuava a ripresentarsi, nitido nella sua mente e con lui aumentava l'ansia.

Iniziò a piangere, sempre più spaventata, incapace di tranquillizzarsi.

Spalancò nuovamente gli occhi e istintivamente si voltò verso l'altro lato del letto, allungando una mano.

Quel lato era vuoto e guardandosi in torno Alessia si accorse che non era la camera della sua casa a Bologna.
Fu pervasa da un momento di confusione, chiedendosi svariate volte del perché si trovasse nella sua vecchia cameretta nella casa a Brescia, fino a quando non ricordò che era salita per il matrimonio di suo fratello e Cris.

Si mise seduta, appoggiandosi completamente allo schienale del letto, asciugandosi il sudore dalla fronte.
Le lacrime calde continuavano a rigarle il viso, pervasa dai ricordi.
Il matrimonio aveva scatenato una reazione a catena tra i suoi ricordi precedenti ad esso.

Ricordò il concerto, il suo primo concerto in veste di cantante.
Ricordò le sensazioni prima di salire sul palco.
Ricordò quella sensazione di sentirsi a casa che provò quando si trovò su quel palco, con la musica incalzante, le luci calde che lo illuminavano e il pubblico che cantava a squarciagola.
Ricordò le lacrime di felicità che versò subito dopo il concerto, stretta in un abbraccio di...

Aprì di nuovo gli occhi, ancora pieni di lacrime, guardando la libreria di legno immersa nell'oscurità della stanza.

Il suo nome.

Ancora faceva fatica anche solo a pensarlo dopo la discussione che riempì le mura di casa del ragazzo, capitata qualche giorno dopo il concerto.

***

«Luca.» gli prese la mano per impedirgli di andare nell'altra stanza «Cosa è successo?» gli chiese guardandolo dritto negli occhi.

Da quando erano tornati a Bologna per provare delle cose in studio era diventato irrequieto e distante.

Alessia non s'intromise, per paura di stressarlo ancora di più ma quando le rispose in malo modo ad un «Sei sicuro che vada tutto bene?» da parte della ragazza non poté più fare finta di niente.

«Ti ho detto che non è successo niente.» le rispose lui con voce ferma, ma senza guardarla.
«Non ci credo.» rispose di getto «Luca, sei sempre più distante, non mi parli quasi più, la sera stai sempre da Lorenzo e...»

«Alessia basta.»

Non lo disse gridando, ma aveva alzato la voce usando un tono che non aveva mai usato prima.

«Sarebbe meglio che...» mormorò dopo infiniti minuti di silenzio «Che tutto questo finisse.»

Alessia spalancò gli occhi.
Non poteva essere.
Non doveva.

«Ma che cosa stai dicendo?» mormorò con le lacrime che minacciavano di uscire.

Fece un respiro profondo «Alessia, noi non dovremmo stare insieme.» disse il ragazzo con tono fermo, guardandola dritta negli occhi.

«Cosa...» fu l'unica cosa che riuscì a dire.

Le girava la testa, avvolta in una confusione tale da impedirle di pensare ad altro.
Le lacrime ormai le rigavano il viso, incapace di controllarle.

Poi non so con quale forza, si risvegliò da quello stato e lo raggiunse prima che sparisse nel corridoio di casa sua, prendendolo per mano.

«Luca.» si voltò piano verso di lei «Guardami negli occhi e giurami che è quello che vuoi veramente.» disse lei tra le lacrime «Giurami che non provi più niente per me.»

Non riuscirà mai a dimenticare il modo in cui la guardò in quell'istante.

I suoi occhi seppero ferirla come un pugnale dritto al cuore, eppure erano l'unico appiglio a cui voleva aggrapparsi per non cadere risucchiata nel vuoto delle parole che uscirono dalle sue labbra.

«No, non provo più niente.»

Fu l'ultima cosa che la ragazza ricordò nitidamente, prima di sprofondare nuovamente nella confusione e nelle lacrime.

Poi il ricordo del rumore sordo della porta di casa del ragazzo sbattere e la corsa lungo le scale, per scappare, per permettere ad Alessia di allontanarsi da lui e da tutto quello che c'era stato tra di loro.

***

L'ennesima imprecazione di Luca fece sobbalzare il suo amico di una vita

Stiva alzò lo sguardo, scrutando da dietro le lenti degli occhiali il suo amico.
Dalle labbra del chitarrista uscirono delle scuse sommesse per aver sbagliato di nuovo, sedendosi sulla sedia della sua postazione e sfregandosi le mani sul viso.

Il viso del tastierista era contratto in un'espressione preoccupata e lanciò uno sguardo ai suoi compagni.

Ormai era chiaro a tutti che qualcosa turbava Luca.

Non era strano che sbagliasse durante le prove, ma era solito che si auto-insultasse prendendola sul ridere.
Cosa che nelle ultime settimane era diventata una situazione rara.

«Ok ragazzi, facciamo pausa.» disse in quel momento Nelson, capita la situazione.
Luca fu il primo a sfilarsi la tracolla della chitarra e uscire dalla sala prove.
«Qualcuno sa che cos'è successo?» chiese Marco una volta che la porta si chiuse.

Stiva scosse la testa.

Frank rimase in silenzio, strofinandosi il mento con la mano.
Poi il viso gli si illuminò, come se si fosse ricordato qualcosa.
«Spero per lui che non sia quello che penso.» sibilò alzandosi dalla sedia e uscendo dalla stanza.
Il biondo rivolse uno sguardo a Nelson e Marco, confusi quanto lui, prima di raggiungere il riccio fuori dallo studio.

Luca dava le spalle allo studio, aveva le mani nascoste nella tasca dei suoi jeans e guardava distrattamente oltre il muretto di mattoni che delimitava il parcheggio.

«Vi siete lasciati non è vero?» il tono arrabbiato di Frank li fece sobbalzare, ma Luca non rispose.
«Porca di quella...» Marco fece appena in tempo a fermarlo, per evitare che la situazione degenerasse.
«Luca?» lo richiamò calmo Nelson «È successo davvero?»
Sospirò e lentamente si voltò verso i suoi amici, aveva gli occhi lucidi e solo allora capirono.

«È vero.! sospirò di nuovo «Alessia ed io non stiamo più insieme.»

Come stelle ad agostoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora