Capitolo 7

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"Essere tuo amico non mi cambia niente, dicono di aver pazienza e darti tempo"

*parte di Andreas*
Andai ad aprire la porta e davanti a me trovai una ragazza mora, non eccessivamente alta ma molto bella, si stava aggiustando le scarpe quando alzò gli occhi e mi guardò notai che aveva due occhioni verdi, devo dire che mi aveva veramente colpito. No, non ci troviamo davanti ad un colpo di fulmine, non sono un tipo così impulsivo. Ad ogni modo mi intrigava, ero curioso di conoscere anche il suo carattere oltre che il suo aspetto estetico.
-Ciao...Piacere io sono Giulia, sono un'amica di Vale- disse palesemente in imbarazzo
-piacere io sono Andreas-
Nessuno dei due osava dire una parola così rimanemmo sul ciglio della porta per un paio di minuti finché ad interromperci fu la voce di Riccardo.
-Ehi Andre, che facciamo? La fai entrare o la vuoi lasciare li fuori?
-hai ragione scusa, che maleducato- dissi rivolgendomi verso la ragazza, mi sembrava avesse detto di chiamarsi Giulia.
-ma figurati, non preoccuparti-
Sembrava essere uscita dall'imbarazzo, finalmente stava sorridendo.

*parte di Valentina*
Dopo pochi minuti uscii vestita -ovviamente con una semplice tuta, non di più- dalla mia stanza e mi diressi verso il salotto dove si trovavano tutti gli altri
-ragazzi allora chi era alla porta?-
Subito dopo però vidi Giulia e le andai incontro per abbracciarla, non vedevo veramente l'ora di raccontarle tutto ciò che era successo poco prima, mi sarebbe  proprio servita una bella dose di consigli.
-Ma buongiorno, vieni che ti presento i ragazzi anche se non credo che ce ne sia bisogno-
-tranquilla non ce n'è bisogno- rispose Giulia ridendo.
-lui è Andreas e lui Mike-
-puoi chiamarmi anche Michele, qualsiasi cosa preferiate va bene-
-e lui è...- continuò Giulia che non fece in tempo a finire la frase prima di essere bloccata.
-io sono Riccardo, il suo amico- disse scandendo per bene la parola "amico". Beh che dire, un colpo dritto al cuore.
-ragazzi noi andiamo fuori in balcone, visto che è una bella giornata di sole facciamo colazione fuori, se volete voi aspettate qui. Vi chiamiamo tra poco- dissi cercando di smorzare la tensione che si percepiva nell'aria.
Giulia, che aveva già capito che c'era qualcosa che non andava, aprì subito il discorso.
-ora mi dici cosa è successo, perché Riccardo si comporta così? E non dirmi nulla perché non ci credo-
-certo che non ti si può nascondere nulla a te vero?- alzai gli occhi al cielo ripensando ancora una volta alla scena accaduta nemmeno qualche ora prima.
-ovvio che no, sono la tua amica. Dai forza che ti farà bene parlarne-
Sospirai e cominciai a raccontarle tutto mentre preparavamo il tavolo.
-ma sei pazza? Perché lo hai rifiutato se si vede lontano un miglio che ti piace?-
-perché è presto Giulia, non passo basarmi solo su ciò che conosco dalla Tv e dalle tre volte che ci siamo visti-
- non avevi detto di aver parlato molto con lui in questi giorni?-
-certo ma una persona non si conosce così, credimi rifiutarlo mi è costato moltissimo, non hai nemmeno idea quanto, ma ho paura-
-dai vedremo come andrà, se ci tiene insiste, mai dire mai- disse Giulia abbracciandomi mentre io sospirai nuovamente.
-tu invece pensi di non avere nulla da dirmi?- chiesi incalzante.
-cosa vuoi sapere?-
-dai non far finta di niente, so benissimo che Andreas ti piace-
-non eri tu quella che sosteneva l'impossibilità di giudicare una persona solo per la sua apparenza televisiva?-
-e tu non eri quella sconvolta dal mio rifiuto sulla base di questa motivazione?-
-come ti ho detto, mia cara Vale, sarà quel che sarà-
Ridemmo entrambe e andammo a chiamare gli altri prima che si facesse ancora più tardi di quanto già non fosse, altrimenti invece di preparare la colazione avremmo dovuto preparare il pranzo.

*nel frattempo in salone*
-allora non devi dirci nulla?- disse Andreas rivolgendosi a Riccardo.
-del tipo?-
-dai Riki si vede che tra te e Vale c'è qualcosa, siete troppo strani già da prima- ammise Mike alzando le mani quasi come se non volesse prendersi la responsabilità di quanto appena detto.
-la verità è che le ho detto che mi piace e l'ho baciata ma lei ha risposto che è troppo presto ed è insicura, non sa se pensare che è l'unica o se è solo una delle tante fan di cui prima o poi mi stancherò-
-fermo un attimo, le hai detto che la ami?- chiese Mike sbalordito.
-no ma ti pare, è troppo presto per parlare di amore, le ho detto che ho una forte attrazione verso di lei, il che è vero-
-come fai a pensare che possa fidarsi di te se anche per te è presto per parlare di amore?- ammise Andreas.
-è vero ma non ho mai provato nulla di simile con nessun'altra, con lei sto bene nonostante la conosca da così poco-
-Ho capito che sei cotto e anche lei è palesemente interessata, basta vedere come ti guarda, ma devi darle tempo. Se veramente ti interessa non ti arrendere- concluse Andreas poco prima che arrivassimo noi a chiamarli.
Uscimmo fuori e cominciammo a parlare, sembrava veramente ci conoscessimo da una vita, credo di non essermi mai divertita così tanto. Riccardo sembrava essere tornato di buonumore anche se ogni tanto c'erano diversi sguardi complici tra di noi. Alla fine gli chiesi di rimanere anche per pranzo e i ragazzi si offrirono di cucinare per noi. Non avrei mai pensato di dirlo ma fecero un pranzo veramente con i fiocchi, una delle carbonare più buone che abbia mai mangiato!  Restammo tutto il pomeriggio insieme e lo passammo a ridere e scherzare finché non si fece l'ora di cena. Purtroppo il giorno dopo saremmo dovute andare a scuola così a malincuore dovetti salutarli.
-grazie mille per averci ospitato Vale- disse Andreas salutandomi e lo stesso fece Mike. Riccardo invece rimase dietro di loro ad osservarli. Abbracciai Giulia e mentre tutti se ne andavano si avvicinò anche lui. Mi poggiò una mano sul fianco e l'altra sulla guancia mentre sull'altra guancia lasciò un piccolo bacio. Sentivo la pelle d'oca. Chiusi la porta alle mie spalle e mentre aspettavo che i miei genitori tornassero mi feci una doccia calda, infilai il mio pigiama, mi appogiai sul letto con la musica nelle orecchie e senza rendermene conto mi addormentai. La mattina la sveglia suonò abbastanza presto, stava per iniziare l'ultima settimana di scuola e se da un lato ero veramente felice dall'altro l'ansia cominciava a farsi sentire.

Il resto è solo rumore di fondo 💖 || RikiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora