"Confondere lo zucchero al posto del sale e ridere di niente che poi
ci porta a foto di noi
ad un selfie venuto male"Finalmente il grande giorno era arrivato, il giorno del mio esame orale! Giulia l'aveva già avuto il giorno precedente e invece di rilassarsi era con me a cercare di tranquillizzarmi, quanto potevo voler bene a questa ragazza? Per quanto riguardava Riccardo, beh non l'avevo più visto ne sentito da quando si era presentato a casa mia. Ad esser sincera ci stavo male ma ero troppo orgogliosa per scrivergli, dopo la scenata che gli avevo fatto era più che normale che non volesse sentirmi.
Le prove scritte erano andate abbastanza bene, e questo mi rincuorava, ma l'attesa che mi chiamassero per entrare in aula era una vera agonia. Finalmente fui chiamata dentro, la tesina piacque molto ai commissari e tutto sommato le domande che mi fecero non erano granché difficili. Quell'ora lì dentro volò, alla fine mi alzai e salutai dopo aver ricevuto anche alcuni complimenti. Non appena fui fuori scoppiai in un pianto liberatorio, ero così contenta di aver finito e che tutto fosse andato per il verso giusto, sentivo che un capitolo della mia vita si sta chiudendo per lasciare spazio a nuove avventure. Mi sarebbe piaciuto che Riccardo fosse stato lì con me ma sapevo che ciò non sarebbe mai accaduto. Cercai di scacciare quel pensiero e tornai a festeggiare con la mia amica. Dopo essere rimaste un po' fuori scuola tornammo a casa per riposare, meritato riposo dopo tutte quelle ore di sonno perse. Infatti appena arrivata mi buttai sul letto, certo non prima di aver risposto all'interrogatorio di mia madre sull'esame. Ovviamente pranzammo abbastanza tardi e fui costretta a rimettere in ordine poiché mia madre doveva andare a lavoro. Non appena ebbi finito nemmeno il tempo di sedermi sul divano che suonò il campanello. Pensai che mia madre fosse tornata indietro per prendere qualcosa ma davanti mi trovai tutt'altra persona.
-ciao Vale- disse Riccardo per rompere l'imbarazzante silenzio tra di noi.
-ciao Riccardo-
-posso entrare? Ti chiedo solo di ascoltarmi due minuti poi se non vorrai più vedermi rispetterò la tua decisione-
Non risposi ma gli feci cenno con la testa di entrare, mi seguì senza aggiungere altro. Ci sedemmo uno di fronte all'altro e aspettai che fosse nuovamente lui a prendere la parola.
-so che oggi hai fatto il tuo esame, lo sapevo che sarebbe andata benissimo-
-te ne sei ricordato- cercai di non sembrare troppo intenerita ma con scarsi risultati, dopo tutto ciò che era successo non mi sarei mai aspettata che si fosse ricordato il giorno del mio esame.
-non avrei mai potuto dimenticarlo-
-come fai a sapere che è andato bene?-
Chiesi perplessa riflettendo sulle parole che mi aveva detto poco prima.
-ti ho visto fuori scuola gioire con Giulia, ero venuto per parlarti ma eri così felice che ho deciso di non rovinarti il momento-
-ti ringrazio-
Dopo di che ci furono degli istanti di silenzio assoluto in cui ci limitavano a guardarci, o meglio, lui mi guardava e io spostavo lo sguardo dal pavimento al soffitto.
-penso di doverti delle spiegazioni-
Disse infine lui.
-non mi devi nulla, comunque ti ascolto-
-tanto per cominciare non sono mai tornato con la mia ex, non ti ho preso in giro, se avessi avuto ancora dei sentimenti per lei non ci avrei provato con te. Ferirti era l'ultima delle mie intenzioni credimi vale-
-c'erano le foto di voi insieme Riccardo, comunque ripeto, non devi darmi spiegazioni, puoi stare con chi vuoi. Io non sono nessuno per cui tu debba giustificarti-
-non è vero perché io ci tengo a te e tu lo sai, le foto sono vecchie, la mia ex le ha mandate ai giornalisti per far parlare di se. Mi devi credere ti prego-
Si stava avvicinando sempre di più a me, rimasi un po' a fissare il pavimento finché non sentii le sue mani prendermi per le guance costringendomi a guardarlo negli occhi, quegli occhi che tanto mi erano mancati.
-mi credi?-
-ti credo Riccardo-
Sorrise come un bambino e mi abbracciò fortissimo facendo sorridere anche me. Decisi di non parlare del bacio per non rovinare il momento, mi era mancato così tanto che non volevo mandare all'aria tutto.
-ora però non penserai che mi sia dimenticato della promessa che ci siamo fatti un po' di tempo fa. Ricordi cosa dovevamo fare dopo il tuo esame?-
-non dimentichi nulla tu vero?-
-solo quello di cui mi importa-
Ci eravamo promessi che in questi giorno avremmo preparato un dolce insieme. Onestamente non credevo che dopotutto se ne sarebbe ricordato.
-quindi che dolce vuoi fare?- mi chiese
-qual è il tuo dolce preferito?-
-non dovremmo fare il tuo preferito per festeggiare?-
-diciamo che oggi mi sento buona-
-meglio approfittarne, se insisti facciamo un bel tiramisù-
-tiramisù sia!-
Presi tutto l'occorrente mentre Riccardo cercava la ricetta su internet. Un dolce così semplice sembrò diventare più complicato della progettazione della bomba atomica. Diciamo che io me la cavavo abbastanza in cucina, di Riccardo si può dire che era più ciò che mangiava di quel che cucinava. Ma non mi importava nulla onestamente, passammo un pomeriggio bellissimo a ridere e a scherzare come se nulla fosse successo. Non poteva mancare inoltre l'ultimo tocco: 3/4 di cacao sulle nostre facce e molto poco sul nostro dolce. Insistette affinché ci facessimo un foto in quelle condizioni, il risultato fu un selfie venuto male con noi impegnati a fare delle smorfie, ciò nonostante mi sembrò essere la foto più bella del mondo. Ci sciacquammo la faccia e aspettammo che il tiramisù si raffreddasse. Dopo un paio d'ore lo tirammo fuori dal frigo e finalmente lo assaggiammo. Peccato che le cose non andarono esattamente come previsto.
-Riccardo...-
-dimmi- rispose confuso lui che ancora non aveva assaggiato il nostro "dolce"
-quando ti ho chiesto di mettere lo zucchero da quale barattolo lo hai preso?-
-da quello con il coperchio in alluminio, perché?-
-bene, ti informo che ci hai messo il sale-
Si affrettò ad assaggiarne un boccone che faticò palesemente a deglutire. Non potei fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata e non ci volle molto prima che anche lui mi seguisse. Ovviamente buttammo tutto ma onestamente non mi importava perché era da tanto tempo che non stavo così bene.
- devo andare a prendere una cosa in macchina, torno subito- disse all'improvviso Riccardo.
Annui un po' confusa ma ci mise poco e quando tornó aveva in mano un sacchetto bianco. Senza dire nulla me lo porse facendomi cenno di aprirlo. Feci come mi disse e dentro c'erano due enormi cannoli siciliani, guardai meglio il sacchetto e notai il logo, venivano da una pasticceria siciliana che per la precisione era la mia pasticceria preferita a Milano. Come faceva a sapere che erano il mio dolce preferito? Magari era solo un caso, comunque probabilmente stavo sorridendo proprio come una bambina a giudicare dalla risata che provocai in Riccardo.
-ci vuole poco per renderti felice, a quanto pare basta il tuo dolce preferito-
Allora lo sapeva veramente!
-come facevi a saperlo-
-ho i miei segreti, dai ora mangiamoli!-
Non me lo feci ripetere due volte, il sapore di quel dolce mi portava in paradiso ogni volta. Mangiarlo con Riccardo poi era la ciliegina sulla torta.
-lo sai che sembri una bambina, hai gli occhi a cuoricino mentre mangi-
Arrossii e anche molto a giudicare dal sorrisino che cercava di nascondere senza successo, lo stesso insuccesso con cui io cercavo di coprire le mie guance.
-non ti coprire che sei più bella quando arrossisci-
Avrei tanto voluto dirgli che così non stava affatto aiutando ma ero così felice di quel commento che l'unica cosa che feci fui sorridergli.
-che ne dici se chiamiamo gli altri? Festeggiamo un po' insieme-
-wow Riccardo allora anche tu hai delle buone idee ogni tanto-
-ma come siamo simpatici oggi, vorrà dire che la prossima volta niente cannoli a casa-
-no dai!- urlai ancora ridendo, mi alzai e mi avvicinai a lui per abbracciarlo da dietro.
Inizialmente rimase spiazzato, in realtà anche io ne rimasi sorpresa ma dovevo assolutamente ringraziarlo per tutto quello che faceva sempre per me. Si girò e mi strinse forte, mi sentivo così al sicuro tra le sue braccia che chiusi gli occhi per un attimo.
-cosa fa la bimba prima mangia e poi si addormenta?- feci la finta e offesa ma a stento trattenevo le risate.
-dai forza chiamiamo gli altri- dissi mentre mi staccavo.
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Il resto è solo rumore di fondo 💖 || Riki
FanfictionDue persone destinate ad incontrarsi per le strade di Milano, il resto è storia...💖