"Prova con gli occhi a dirmi ciò che non riesci"
*parte di Valentina*
Tornai a casa e pensavo e ripensavo sempre a quel bellissimo momento passato con un ragazzo appena conosciuto che già mi piaceva. Intendiamoci bene, non sono il tipo che si innamora a prima vista, ne tanto meno di un uomo mascherato seppur con un sorriso bellissimo. Probabilmente l'attrazione era data proprio da questo alone di mistero oltre che dal suo modo di porsi. Eppure ero quasi certa di aver già sentito la sua voce da qualche parte, era troppo familiare ma non riuscivo a collegarla in nessuno modo. Che dire, speravo veramente di rivederlo perché mi aveva fatto provare qualcosa di veramente forte e non intendevo dimenticare, sono stata troppo bene. Mi sedetti sul letto con il mio pc sulle gambe, ma pensavo solo a lui e alla sua dolcezza, vedevo la sua immagine ovunque, non riuscivo proprio a levarmelo dalla testa.
Passarono alcuni giorni e lui era il mio chiodo fisso, so che può sembra strano pensare a una persona conosciuta in un'ora, che se rivedessi probabilmente nemmeno riconoscerei, ma aveva un certo non so che di speciale che mi faceva venir voglia di rivederlo. Una nuova giornata iniziò e quella mattina si prospettò un giorno come un altro e come al solito la voglia di svegliarmi era sotto zero infatti, come da routine, mi beccai un rimprovero da mia madre.
-Vale alzati, Giulia è qui che ti aspetta- urlò dal salone. Mi ero completamente dimenticata che quella mattina Giulia sarebbe passata da me per andare insieme a scuola.
-Ok, mamma digli che ci metto poco!-
- Si, certo, come se ci credessimo- questa volta parlò con un tono di voce più basso ma riuscii a sentirla lo stesso.
-guardate che vi sento!-
Si misero a ridere entrambe e infondo anche io ridevo consapevole di quanto fosse vero ciò che aveva appena detto e di mi conoscessero. Alla fine mi alzai, mi lavai e mi vestii con un semplice jeans e una t-shirt. Presi lo zaino, salutammo mia mamma e uscimmo fuori.
-Finalmente, stavo mi stavo addormentando ad aspettarti- obiettò Giulia ironicamente.
-ma se stamattina sono stata velocissima, ci ho messo appena dieci minuti-
-Si certo... come no, se lo dici tu ci crediamo tutti-
-Dai scema andiamo dai che si fa ancora più tardi- Ridemmo entrambe e ci incamminammo verso scuola
-senti Vale ma poi l'hai più incontrato quel ragazzo, Riccardo giusto?-
Ovviamente le avevo già raccontato tutto, lei era la prima a sapere le cose, d'altronde come sarebbe potuto essere altrimenti.
-No, ma non mi dispiacerebbe rivederlo sai? Il suo essere così misterioso ha un certo non so che di affascinante-
-Dai, non si sa mai ciò che ci riserva il destino, perciò mai dire mai giusto? Che vi vediate di nuovo o meno sarà perché doveva andare così-
-Si, forse hai ragione tu-
-Dai su fammi un sorriso che quando sorridi sei molto più bella. Poi sei qui con me, cosa vuoi di più dalla vita?-
Ovviamente sorrisi d'istinto, sapeva sempre come farmi tornare il sorriso
-Grazie, solo tu sai sempre come tirarmi su di morale-
Mentre camminavamo un ragazzo mi venne addosso. Non è possibile che capiti sempre a me... penso di essere la ragazza più sbadata di Milano, ennesima figuraccia collezionata in nemmeno un anno che sono qui.
-Scusami- disse il ragazzo
-Non preoccuparti non è nulla-
Sorprendentemente poi quando alzai la testa era li davanti a me, si era proprio lui, il famoso ragazzo sempre incappucciato nonostante fossimo quasi a giugno.
-wow, a quanto pare siamo destinati ad incontrarci sempre così allora-
-credo proprio di si- disse Riccardo sorridendo mentre si toccava il retro della nuca. Ridemmo entrambi, c'era un'intesa pazzesca tra di noi, o forse la sto semplicemente sognando.
-sai desideravo tanto incontrarti ancora-
-anche io tanto- ok, da dove era uscito fuori tutto questo coraggio? Non sono mai stata una ragazza così sfacciata, soprattutto con i ragazzi e men che meno con quelli che non conosco
-senti ti va se ci facciamo un giro? L'altra volta sei praticamente scappata-
-a dire la verità dovrei andare a scuola- dissi abbastanza dispiaciuta.
-Dai secchiona vai, nessuno farà domande e se le facessero ti copro io- affermò Giulia dandomi un leggero pugnetto sulla spalla.
-Sei la migliore-
-si confermo sei la migliore, allora te la rubo per oggi, andiamo?-
-Certo!- "che domande" pensai tra me e me, ovviamente non l'avrei mai detto ad alta voce.
Ci incamminammo, anche se in realtà non avevo la minima idea di dove mi stesse portando ma non mi importava, ero felice di essere di nuovo con lui. Dopo un po' però incominciai a preoccuparmi perché sembravamo non arrivare mai a destinazione.
-Ma dove mi stai portando? Sono quaranta minuti che camminiamo, devo preoccuparmi?-
-ti sto portando nel "Mio posto", sai che non ci ho mai portato nessuno? È un posto appena fuori Milano che conosco da quando sono bambino, ci venivo spesso con mio padre da piccolo e ora che sono cresciuto ci torno quando ho bisogno di allontanarmi dal caos della grande città. Certo se avessi saputo che ti avrei rivisto avrei preso la macchina per evitare questa lunga camminata-
Bene ora sono veramente confusa, si sta veramente aprendo con me che sono una sconosciuta? Non che mi dispiaccia ovviamente ma ho parecchi punti interrogativi che mi girano nella testa.
-Posso chiederti come mai ci stai portando me? Sai alla fine sono praticamente una sconosciuta per te-
-onestamente non lo so nemmeno io di preciso, ma so che lo posso condividere con te, mi sento diverso quando sto con te, sembra di conoscerti da una vita nonostante sia solo la seconda volta che ti vedo- Sembrava veramente sincero nel pronunciare queste parole, percepivo a pelle che ciò che stava dicendo fosse la verità.
-Mi fa piacere sai, anche a me sembra di conoscerti da sempre-
Dopo un'altra ventina di minuti circa arrivammo e devo dire che era un posto bellissimo con un prato verde immenso pieno di fiori colorati e alberi in fiore, la presenza di un piccolo laghetto poi lo rendeva un vero paradiso terrestre. Non avrei immaginato che appena fuori una grande metropoli come Milano potesse trovarsi un posto del genere. Una vera full immersion nella natura.
-ma è bellissimo!- esclamai, probabilmente avrò avuto una faccia da bambina in quel momento ma non mi importava.
-ti piace davvero?-
-e me lo chiedi anche? È stupendo-
-senti in realtà ti ho portato qui perché devo dirti una cosa, so che è presto e ti conosco da poco ma io odio le bugie e non voglio mentirti- Pronunciò queste parole in modo molto serio, stava iniziando un po' a preoccuparmi.
-mi stai spaventando... dimmi tutto-
-vedi io mi vesto fino a coprimi perché per un po' non voglio che la gente mi riconosca. In realtà io sono abbastanza famoso sono...-
Disse togliendosi il cappuccio e gli occhiali... -Riccardo Marcuzzo-
Terminò la frase e per qualche istante calò il gelo.
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Il resto è solo rumore di fondo 💖 || Riki
FanficDue persone destinate ad incontrarsi per le strade di Milano, il resto è storia...💖