Capitolo 25

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Avete presente quelle mattine quando appena aprite gli occhi, già sapete che sarà una giornata storta ?? Come una sorta di sesto senso che vi avverte di rimanere sotto le coperte e non alzarvi ??

Ecco oggi io mi sono svegliata esattamente con questa sensazione, come un nodo allo stomaco che non voleva minimamente sciogliersi.....

David mi ha dato della paranoica, e forse ha ragione, ma durante il tragitto per andare a scuola accompagnata da Aiden, mi sono sentita come se avessi avuto un cavolo di bersaglio sulla schiena....

- Allora ci vieni stasera alla festa dopo la partita ?? – mi domanda Aiden per cercare di distrarmi dal guardarmi ovunque in cerca di una risposta a questa sensazione.

- Ehm....va bene – rispondo non tanto convinta. Certo ormai è diventato una sorta di rito fare una festa dopo una partita di pallavolo, sia per celebrare una possibile vittoria, che per tirarsi su di morale se perdiamo, ma nel mood in cui mi trovo in questo momento, credo me ne starei in un angolino a osservare chiunque con sguardo sospetto, chissà poi perché.....

All'ennesima perlustrazione dei dintorni, sento un sospiro profondo e il braccio di Aiden in un attimo si poggia sulle mie spalle, strattonandomi contro il suo torace tonico

- Si può sapere che ti prende ?? – domanda con tono frustrato, prendendosi così tutta la mia attenzione. Alzo lo sguardo a incastrarlo nel suo e gli occhi d'argento che mi rivolge dissipano in parte l' ansia

- Non so lo Aiden, è da quando mi sono alzata dal letto che ho una strana sensazione addosso, come se dovesse succedere qualcosa da un momento all'altro – lui alza un sopracciglio fissandomi scettico, per poi scompigliarmi i capelli come se fossi una mocciosa che ha appena detto una fesseria

- Carotina... - dice come se stesse per farmi una predica, abbassandosi alla mia stessa altezza, picchiettandomi con l'indice la tempia

- Qui dentro tu pensi troppo, te lo hanno mai detto ?? – mi mordo il labbro colta in flagrante. In effetti non ha tutti i torti.....

- Si lo so Aiden che sembro matta, ma... - mi ferma dal parlare poggiandomi una dito sulle labbra, scuotendo la testa con decisione

- Spegni il cervello e concentrati solo su quello che dobbiamo fare, ovvero evitare che Maze ci trascini per venti isolati come se fossimo i suoi personali giocattoli di gomma – al sentirlo la diretta interessata, si volta nella nostra direzione con la linguetta di fuori e con uno sguardo molto eloquente.

Sorrido vedendola e annuisco ad Aiden, che una volta convinto di avermi fatto tornare un po' di sale in zucca, mi passa il guinzaglio e Maze senza nemmeno aspettare, parte a correre come se stesse facendo una gara di velocità.

Mi sento tirare e non posso fare altro che correre con questa cagnona che penso stesse aspettando solamente che Aiden mi passasse il guinzaglio per partire a tutta birra.

Sa che io adoro correre con lei per le vie del paese, e quindi ne ha approfittato.

- Cosa ti avevo detto ?? – sento urlarmi dietro Aiden, mentre prendendo il ritmo di Maze arrivo a correrle di fianco, vedendo quanto felice è in questo momento

- Te ne approfitti perché sai che ho il cuore tenero è Maze ?? – lei alza la testa verso di me e mi abbaia come per confermare quanto ho appena detto. Poi dicono che gli animali non capiscono quando gli parli, tutte stronzate, capiscono eccome !!

Corriamo per non so quanto tempo, ho perso il conto del numero di isolati che abbiamo passato. Non vedo più Aiden da nessuna parte e sospetto che pigro com'è, non aveva la benché minima voglia di correrci dietro.....

The dark side of the moonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora