Capitolo 26

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Il viaggio in macchina fino a casa mia è stato un supplizio con io che ogni tre per due supplicavo il mio migliore amico di fare dietro front e tornare alla festa.

Ho lasciato Aiden in un modo che non mi piace e lo sguardo che aveva negli occhi non prometteva nulla di buono.

Una volta a casa praticamente sono stata trascinata in camera mia di peso, ma dato che non volevo fare sapere a mio padre cosa era successo, ho tenuto la mia isteria a bada, fino a che la porta della mia camera non si è chiusa e David ci si è appoggiato sopra, come prevedendo che avrei fatto di tutto per tornare da Aiden.

- Che cavolo sta succedendo David ?? Chi cavolo era quello ?? Perché tutti sono sembrati tesi come se fosse apparso loro davanti Lucifero in persona ?? E non intendo certo quel gran figo di Tom Ellis sia chiaro – David scuote la testa non sapendo come rispondermi. Ho visto che anche lui come me è sembrato impreparato a quello scambio di battute, ma una cosa è certa, quel Calvin centra qualcosa con lo stato in cui si trova il fratello di Aiden.

Frustrata per la mia inutilità e perché Aiden mi ha praticamente sbattuta fuori, senza pensarci due volte, comincio a camminare come una pazza nella stanza passandomi più volte le mani tra i capelli

- Vuoi cercare di creare elettricità per caso ?? No perché sei sulla buona strada amica – alzo gli occhi al cielo, mentre il mio amico cerca di sdrammatizzare, ma ho un nodo in gola grande come un iceberg, e se no avrò notizie del mio ragazzo quanto prima, andrò fuori di testa !!!!!

Dieci minuti dopo, minuti trascorsi con io che continuavo a chiamare al telefono Aiden e David faceva lo stesso con James senza ottenere risposta, sentiamo bussare leggermente alla porta, prima che un paio di occhi grigi di una tonalità che potrebbe ghiacciare le vene in chiunque vi si incappi contro, mi cercano subito nella stanza.

Improvvisamente appena si fa largo nella camera, tutte le parole e le domande che avevo mi muoiono in bocca, vedendolo davanti a me

- David ci lasceresti da soli ?? James è fuori che ti aspetta – il mio amico annuisce e dopo avermi salutato con un rapido sguardo si richiude la porta dietro di sé.

Un silenzio tombale scende tra di noi, mentre lui gira per la stanza fermandosi ad afferrare quello stupido peluche che aveva vinto per me quando eravamo andati al lunapark, quella stupida carota sorridente....

- L'hai tenuta – roteo gli occhi, riprendendo senso della realtà e con due rapidi passi gliela tolgo di mano rimettendola dov'era, è l'ora che sputi il rospo

- Aiden mi spieghi che diamine è successo poco fa ?? – lui sospira pesantemente alzando lo sguardo al soffitto, non so bene per fare cosa.....

- Preferirei di no – dice solamente, e queste semplici tre parole mi fanno incavolare ancora di più

- Beh io invece insisto Aiden Reed, perché sono stata trascinata via come fossi un'appestata sotto lo sguardo di tutti, mentre tu giocavi a chi abbassa per prima lo sguardo con quel tipo – lo vedo che serra la mascella e le spalle si fanno più tese, come se anche solo ripensare a quel ragazzo lo facesse uscire fuori di testa

- L'ho fatto per la tua incolumità – chiudo subito la bocca scioccata dalle sue parole. Vedendo che non spiccico più parola finalmente si gira a guardarmi in faccia, e lo sguardo che mi rivolge mi fa, se possibile, preoccupare ancora di più

- Mi devi promettere che non resterai mai da sola con lui, se lo vedi in giro vai dalla parte opposta, mi sono spiegato ?? – mi addita con l'indice e io sbatto un paio di volte gli occhi cercando di afferrare il significato delle sue parole

- Perché non vuoi che stia da sola con lui ?? – il grigio dei suoi occhi si fa ancora più cupo, mentre mi risponde con tono teso e quasi privo di emozioni se non la rabbia

The dark side of the moonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora