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*Sabato 11 gennaio 1888*

𝑂𝑟𝑒: 00:00

Era una sera come tutte le altre: misi i miei pantaloni neri attillati e maglia bianca che legai poi in un nodo alla vita; pront* ad una nuova giornata.

"Chissà come andrà questa sera?"

Pensai e sorrisi in modo beffardo tra me e me.

"Spero di non tornare a mani vuote"

Continuai imperterrit* questi pensieri. Ero content* all' idea di riavere qualcosa di decente sotto i denti per una volta, vivo da due anni in questa topaia, non ho un lavoro e nemmeno dei genitori su cui contare. Sono da sol*, al completo sbando ed è qui che ho iniziato a prendere una cattiva strada.

Digrignai i denti non appena mi resi conto di aver rimuginato ancora sul mio schifoso passato.

Presi di scatto un coltellino della mia collezione e lo lanciai violentemente contro un quadro, colpendo la figura dipinta in centro alla fronte.

<<Padre..>>dissi per poi avvicinarmi a passo lento al quadro per poi continuare la mia sentenza: <<Visto dove sono arrivat*? Non sei fiero di me?>>. Posai due dita sul dipinto facendole scorrere lungo il volto dell' uomo.
<<Sono diventat* proprio come volevi, mi hai insegnato tutto ciò di tua spontanea volontà.. abbiamo avuto parecchi problemi in famiglia vero? So che lo facevi per difendermi. Dopo la morte di mamma sei diventato irriconoscibile, tutte le sere tornavi a casa macchiato di sangue... anche se ero un* bambin* capivo certe cose, ero viziat* anche se non avevamo un soldo quindi capii che uccidevi poveri innocenti per farci vivere... un tempo pensavo fossi un mostro.. ma ora eccomi qui, a fare lo stesso tuo sporco giochetto sulla gente...>>

Mi bloccai non appena mi resi conto di star parlando ad uno stupido quadro. "Bah, idiota"

Finii di prepararmi, andai davanti allo specchio squadrando la mia figura per assicurarmi di non aver dimenticato nulla.

Passai lo sguardo su tutto il mio corpo con fare superbo.
"Coltelli? nella cinta attorno alla coscia"
"Borsa per contenere i soldi? Presa"
"Attrezzi vari per scassinare le porte? Presi"
Dopo circa 5 minuti fui pront* ad uscire, sono sempre stat* meticolos* in questo genere di "missioni" odio la superficialità e sempre lo farò.

Scesi le scale a passo svelto per poi raccattare al volo le chiavi sul tavolino ed uscire finalmente da quella catapecchia. Feci sbattere velocemente la porta dietro di me e dopo averla chiusa a chiave, misi cappuccio e sciarpa attorno a naso e bocca; infine mi diressi verso questa villa enorme.

<<Villa Joestar>>

Arrivai ad una manciata di metri dalla villa e mi nascosi dietro il muretto che la circondava.

"Questi sono ricchi sfondati, guadagnerò un bel gruzzoletto.. il problema è che, se non erro, in totale le persone presenti dovrebbero essere 2: il signor Joestar e il suo maggiordomo..."

Mi alzai leggermente per poter spiare attraverso la finestra adiacente a me: "sembra tutto libero.. a quest'ora staranno dormendo tutti e probabilmente Il figlio del vecchio sará uscito".

Dopo qualche minuto di riflessione per ottimare il mio piano decisi di uscire dal "nascondiglio" per poi avvicinarmi a passo lento e silenzioso verso la finestra.

"Questa finestra è aperta per mia fortuna"
Sorrisi beffard* a questa mia affermazione, la ruota della fortuna stava girando dalla mia parte.
Lentamente entrai dalla finestra cercando di non fare alcun rumore , mi alzai e andai verso le varie cassettiere antiche lì presenti, per poi aprirle per svelare il contenuto.

☦︎︎𝐵𝑟𝑜𝑘𝑒𝑛 ℎ𝑒𝑎𝑟𝑡☦︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora