☦︎︎𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟾☦︎︎

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*La mattina seguente*

Mi svegliai presto, non ero abituat* a dormire in una vera e propria casa, L'agitazione si fece viva tutta la notte.

I pensieri tormentati viaggiarono nella mia mente.

"Non ho alcuna intenzione di attaccare Jonathan, ormai siamo diventati amici e gli voglio davvero molto bene... D'altro canto, però, non voglio tradire il patto stipulato con Dio..."

Iniziai a grattarmi nervosamente un braccio cercando una soluzione plausibile.

Non sentii nemmeno il dolore dovuto dallo sfregamento, iniziai solo a sentire le dita umide, guardai e vidi che iniziai a sanguinare.

<<Non poteva andare peggio di così>> sussurrai abbattut* tra me e me.

Mi alzai velocemente dal letto, la stanza mi era stat* assegnata la sera prima da un sottoposto di Dio.

Mi iniziai a preparare.

la mia attenzione fu catturata dalla maniglia cigolante della porta, spostai lo sguardo su quest'ultima e vidi Dio entrare lentamente.

<<Oggi abbiamo delle cose da sbrigare, usciremo stasera, fino ad allora potrai fare quello che vuoi, basta che non ti allontani troppo dall'edificio>> mi disse mentre mi studiava con sguardo attento.

Annuii appena e accennai un sorriso.

<<Rimarrò qui in stanza, non ho nulla da fare>> risposi e mi sedetti sul letto.

<<Bene, a stasera>> rispose e uscì chiudendo la porta alle sue spalle.

Appoggiai goffamente la schiena al letto e fissai il soffitto.

"Sono sicur* che Jonathan abbia già scoperto che in realtà Dio è ancora vivo... È questione di tempo prima che venga a cercarlo."

Sospirai tra me e me e richiusi gli occhi.

*SKIP TIME*

Ore: 00:00

Iniziai a prepararmi come previsto, aspettai l'arrivo del biondo che non tardò.

Uscimmo dal castello e andammo a Londra, mi fu spiegato l'attacco previsto a Jack lo squartatore, ne avevo sentito molto parlare e mi affascinava la sua tecnica, avrei voluto batterlo, chiesi la possibilità della cosa al ragazzo e mi lasciò il libero controllo della situazione, lui entrerà in scena quando tutto sarà calmo.

Mi separai dal ragazzo e cominciai ad aggirarmi per le strade completamente sol*.

"Jack lo squartatore... Si pensa sia un uomo appartenente all'alta borghesia o un aristocratico, fino ad ora gli sono state attribuite due morti ma la polizia sospetta di almeno una ventina. La sua identità è ancora sconosciuta, alcune ipotesi affermano che sia un soggetto dall'apparenza innocua di mezza età , altre affermano che sia un giovane ragazzo. Sicuramente è stata esclusa la possibilità che lui sia un medico o chirurgo dovuto all'imprecisione dei tagli. La sua firma iconica è uno squarcio sul torace, che appunto designa il suo nome." Provai a farmi un quadro generale dell uomo per capire quando avrei dovuto alzare la guardia.

Non feci in tempo a cercare il nesso logico dei miei pensieri che un uomo, apparentemente sulla cinquantina, mi fermò e con voce roca e tremolante mi chiese:

<<È mai possibile che un* così bell* signorin* possa aiutare un vecchio decrepito come me?>> sorrise teneramente e fissò i suoi occhi scuri nei miei.

"Potrebbe essere lui... Nessun altro è fuori in questo momento..."

<<Certo signore, cosa posso fare per aiutarvi?>> rimasi al gioco, utilizzai un tono calmo e dolce e ricambiai il tenero sorriso del vecchio.

☦︎︎𝐵𝑟𝑜𝑘𝑒𝑛 ℎ𝑒𝑎𝑟𝑡☦︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora