༒Capitolo 6༒

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*il giorno seguente*

Ore: 10:30

Mi svegliai molto confus*, aprii lentamente gli occhi e mi alzai cercando di non peggiorare i miei dolori.

Con la vista un po' appannata riuscii a notare delle bende sulle mie ferite.

"Spero guariscano presto... Già mi sento meglio"

Alzai appena lo sguardo e davanti a me vidi un uomo impiccato.

Sbarrai un attimo gli occhi e dopo aver ripreso i pieni sensi capii di chi si trattasse.

"La mia "guardia"?"

In un certo senso non fui dispiaciut*, dopo ciò che mi fece se lo meritava.

Mi grattai la nuca e la mia attenzione fu catturata da una voce.

<<Ti sei svegliat* finalmente>>

Mi girai e vidi da chi proveniva.

<<Dio...>> dissi mentre mi alzai da terra.

Lo guardai attentamente e lui non distolse lo sguardo dal libro che teneva fra le mani.

<<Ti stavo perdendo un'altra volta>>

<<Forse non ti importa così tanto.>> dissi piuttosto scocciat*.

Non disse nulla in risposta.

<<Non riesco a capirti...>> continuai. <<Voglio che mi spieghi tutto, forse è successo qualcosa di cui non sono a conoscenza.>>

<<Cosa vorresti sapere?>> si limitò a dire.

<<Tutto, voglio sapere tutto ciò che è successo dopo che mi hai congelat*.>>

<<Penso tu già sappia molte cose, te le avrà raccontate il nipote di Jonathan.>>

<<Smettila di fare cosí, non mi interessa se le so già, devi raccontarmele tu. So che ti sei pentito di ciò che gli hai fatto.>>

<<Non è rilevante come mi senta nei suoi confronti.>>

<<Sì che lo è, stai commettendo gli stessi errori. Non voglio tu ti faccia odiare.>>

<<Non mi importa.>>

<<Ci risiamo... Fingi sempre che ti importa solo di te stesso.>>

<<Sono quasi soddisfatto della mia situazione, non ho bisogno di pentirmi.>>

<<Smettila con queste puttanate. Adesso dimmi di cosa hai bisogno, posso aiutarti.>>

<<Lo stavi facendo, ma poi sei passat* dalla loro parte.>>

<<Perchè anche loro mi hanno aiutat*>>

<<Sei troppo sensibile, semplicemente non lo ammetti. Ti fai abbindolare facilmente.>>

<<Forse>>

<<È un sì, non un forse.>>

<<Ma loro non mi hanno abbindolat*, anzi, quello che l'ha fatto per l'ennesima volta sei tu.>>

<<Mi sono lasciato prendere>>

<<Di cosa hai paura Dio?>>

A questa domanda spostó lo sguardo su di me.

<<Di cosa hai paura? Dimmelo.>>

<<Paura...>>

Lo ascoltai.

☦︎︎𝐵𝑟𝑜𝑘𝑒𝑛 ℎ𝑒𝑎𝑟𝑡☦︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora