༒𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 3༒

218 16 19
                                    

Ore 4:30

Mi svegliai in seguito ad una voce particolarmente gentile ma in un qualche modo non riuscii ad aprire gli occhi.

Sentii delle fredde e delicate dita passarmi sulla fronte e spostarmi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

Provai a muovermi ma non ci riuscii, tutto era bloccato, nessun rumore, tranne il leggero fruscio del tessuto dei vestiti dovuti al movimento della persona accanto a me.

Mi sentii bene, fui cullat* dalla dolcezza delle movenze che fecero rilassare i miei nervi, i sensi erano intorpiditi, una sensazione tranquilla pervase il mio corpo.

Tornai immediatamente alla realtà , non appena sentii qualcuno chiamarmi e scuotermi.

Mi guardai intorno e vidi che Kakyoin mi stava chiamando.

<<Sbrigati T/N, dobbiamo prendere il nostro volo, ti spiegherò tutto quando saremo in aereo.>> disse per poi scostare le mani dalle mie spalle.

"Che cos'era la sensazione di prima?"

<<T/N....?>>

Decisi di accantonare i miei pensieri.

Guardai il ragazzo davanti a me e accennai un leggero sorriso.

<<Va bene Kakyoin, mi preparo subito.>> mi alzai dal letto, posai lo sguardo sul comodino dopo che vidi qualcosa sopra che la sera prima non c'era.

Presi in mano ciò che trovai.

"Queste sono le mie cinte... ci sono anche i miei coltelli!"

Mi si illuminò lo sguardo.

Pensavo di averli persi per sempre, queste armi erano l'unica cosa rimasta della mia scorsa vita, se si può chiamare così.

<<T/N che succede?>> disse il ragazzo mentre mi affiancò.

Lo guardai.

<<Vorresti saperlo davvero?>> accennai un sorriso.

<<Certo, perchè no?>>

<<Capisco... Beh, per farla breve quando ho visto questi coltelli mi sono venuti in mente parecchi ricordi. Questi fanno parte della mia collezione e li possedevo prima di "morire". Li usavo per difendermi e altro... Ma preferisco non scendere in dettagli inutili.>>

<<Sembra interessante, come hai fatto a riaverli?>>

<<Non saprei... Li ho trovati qui ora, forse Dio li aveva tenuti e me li voleva restituire.>>

<<Fatto sta che ora dobbiamo partire.>> decisi di cambiare discorso e cominciai a sistemare l'essenziale nella valigia.

Appena finii, io e Kakyoin andammo alla macchina.

<<Cos'è questa?>> guardai sorpresa la "cosa" che trovai davanti.

<<È una macchina...?>> mi guardò confuso.

<<Cosa sarebbe?>>

Kakyoin iniziò a ridacchiare: <<Sono un mezzo di trasporto nuovo.>>

<<Capisco...>> accennai un sorriso.

Salimmo in macchina e andammo all'aeroporto.

Trovai un'altra costruzione sconosciuta, ovvero l'aereo.

Afferrai un lembo di tessuto della divisa del ragazzo al mio fianco e strattonai appena per attirare la sua attenzione.

<<Cos'è quello?>>

☦︎︎𝐵𝑟𝑜𝑘𝑒𝑛 ℎ𝑒𝑎𝑟𝑡☦︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora