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"Ti ripeti che hai fatto la cosa giusta e 
se te lo dici abbastanza spesso
un giorno potresti perfino crederci"

Tremotino-Once Upon a Time

Guardo l'orologio: indica le 3.30.

Magnifico! Ancora quattro ore e mezza. Non so per quanto ancora riuscirò a rimanere qui dentro. Ci ho provato a dormire, ma non c'è stato verso. Forse è colpa dei tre caffè che ho bevuto, o forse è colpa di questa stanza. Prima di oggi non mi ero mai posta il problema di cosa avrei fatto. Se avrei rifatto la stanza, o cambiato direttamente casa. Di certo non ero intenzionata a dormire per il resto della mia vita sul divano in soggiorno. Solo che non avevo mai realmente affrontato il problema. Credevo che insieme a Guidi se ne sarebbero andati anche i ricordi di quella notte, che sarei tornata alla normalità, dal momento che l'unica cosa fuori dal normale e che mi ricorda cosa è accaduto è oltanto la presenza di Roberto, ma arrivata a questo punto non ne sarei più così sicura.

Roberto... Devo ammettere che se mi avesse tirato un ceffone in pieno volto sarei rimasta meno scioccata.

"Avrei dovuto esserci io al suo posto".
Avrei dovuto esserci io.
Avrei dovuto esserci io.
Avrei dovuto esserci io.
Le parole rimbombano nella mia testa senza tregua.

Le parole rimbombano nella mia testa senza tregua.

Ma che diavolo significa?! Perché la mia vita deve essere sempre un cazzo di indovinello! È vero anche che avrei potuto reagire un po' meglio, ma anche lui, come tempismo non è che abbia aiutato! Ma poi come gli è venuto in mente! E perché dirmelo ora! Non poteva aspettare un altro paio di mesi?! Io non ce la faccio a gestire pure questo. Come dovrei comportarmi adesso?

Quanto vorrei che un fulmine mi colpisse seduta stante terminandomi.

Stare seduta sul pavimento freddo mi sta congelando il sedere, per non parlare della schiena. Direi che il muro non è proprio il posto più comodo contro cui poggiarsi per quattro ore filate. Non sono neanche sicura che riuscirò ad alzarmi visto quanto tempo ho passato seduta in questa posizione.

Mi faccio coraggio e decido di alzarmi. Non voglio passare la notte sveglia, per lo meno se dormo il tempo passerà più in fretta. Di certo non sono intenzionata ad andare nel letto. Opterò anche oggi per il divano. Sempre che non ci sia Guidi sopra. Nel peggiore dei casi finisco nella vasca da bagno. Sempre meglio di questa stanza.

Mi levo le scarpe così da fare il minor rumore possibile e, con tutta la delicatezza di cui riesco ad essere capace, abbasso la maniglia pregando che non cigoli in stile film horror come suo solito. Apro la porta, ma non appena mi volto per chiuderla lo vedo: Roberto Guidi, addormentato sul pavimento del mio salotto con la schiena contro il muro, appena accanto alla porta. Quasi non ci credo. Sembra così indifeso. Non l'ho mai visto così. Non si è neanche cambiato, indossa ancora giacca e cravatta.

Onestamente non so perché lo stia facendo o che cosa mi dica il cervello, o quello che ne è rimasto per lo meno, ma chiudo la porta e mi siedo accanto a lui cercando di fare il meno rumore possibile, poso la testa sulla sua spalla. Lo sento muoversi e, per un momento, temo di averlo svegliato, ma lui non dice nulla, così chiudo gli occhi e mi addormento.

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Vengo svegliata da una luce allucinante che entra dalla finestra. Ieri sera ho dimenticato di tirare la tenda, maledizione. Ormai è inutile tentare di riprendere sonno.

Decido di alzarmi, stranamente non sento nessun dolore e stranamente non sono seduta sul pavimento ghiacciato. Come ci sono finita sul divano? Solo dopo qualche secondo l'enorme stronzata che ho deciso di fare ieri sera, ignorando volontariamente la mia coscienza, mi torna in mente. Sono un'idiota! Ma cosa mi è saltato in mente! Ci credo che non appena Guidi si è accorto che quell'idiota della sua collega lo stava praticamente molestando, ha deciso di prenderla di peso e levarsela di dosso. Adesso morire non mi sembra una poi così cattiva idea.

Prendo il telefono per controllare l'orario, sono le sette in punto. Quindi Guidi dovrebbe essere ancora qui, in teoria. A meno che per la prima volta non abbia deciso di ascoltarmi e levare le tende, ma i miei dubbi vengono immediatamente fugati dalla presenza di un Guidi in accappatoio che fa capolino dalla porta del bagno. Non appena lo vedo faccio per alzarmi, ma inciampo e faccio un volo per terra. Magnifico! Quando ti dicono che il buon giorno si vede dal mattino.

La ragazza bugiardaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora