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"Impedisci alla vita di separare
ciò che la morte può unire"

-Shelley

-Ci sono tutti? -Domanda JJ Guidi annuisce.

-Serena sta arrivando.

-Perfetto. Allora. Il simbolo che abbiamo trovato sui cadaveri delle nostre vittime rappresenta l'occhio di Ra, o occhi di Hourus. -Esordisce mostrando sullo schermo la foto del simbolo. -Vi risparmio la lezione di storia. -Prosegue poi lanciando un'occhiataccia a Julien. -Abbiamo chiesto a Serena di fare qualche ricerca ed è venuto fuori che è il simbolo di un clan che operava in Inghilterra. A Londra per l'esattezza. Si facevano chiamare l'occhio di Ra. Il resto ce lo dirà lei appena arriva.

-Eccomi! -Esclama la Robinson catapultandosi in sala. -Scusate, ho dovuto fare qualche altra ricerca. -Dice infilando una pennetta nel computer. -Immagino JJ vi abbia già detto dell'occhio di Ra e Londra. Dalle ricerche pare che questo clan sia scomparso nel nulla. Si occupavano di spaccio e vendita di armi sul mercato nero. Ho letto qualche articolo e pare che più o meno otto anni fa ci sia stato un blitz della polizia, ma non ci sono molte informazioni. Pare che uno dei figli del capo fosse stato arrestato, ma liberato poco dopo per mancanza di prove e che poi sia morto. Da allora non si è più sentito parlare di loro, fino a due settimane fa. -Per poco non mi strozzo. Bere durante la spiegazione non è stata una buona idea. Inizio a tossire facendo un rumore assurdo e beccandomi le occhiatacce di tutti i presenti, tranne di Julian. Un punto simpatia per lui, che dandomi un paio di colpi sulla schiena mi fa smettere di tossire.

-Come dicevo... -Riprende la Robinson. -Tre mesi fa l'occhio di Ra è ritornato a farsi sentire, o meglio si crede che sia così. Si ritiene che abbiano la loro "sede" in un bar chiamato" Egypt", qui a Roma. A questo si aggiunge una guerra fra bande nella zona di San Lorenzo. Tre delle dieci vittime avevano il nostro tatuaggio. Inoltre le telecamere di sicurezza hanno ripreso un ragazzo. -Dice mostrando una foto in bianco e nero non particolarmente messa a fuoco. Non è possibile. Quello lì dovrebbe essere morto!

-Perché non è stato arrestato o quanto meno interrogato? -Domanda la Taylor.

-La polizia non è riuscita ad identificarlo. La foto è troppo sfuocata e sembra che non riescano a trovare corrispondenza. -Risponde la Anderson. È vero, la foto è sfuocata e nessuno riuscirebbe a identificare il tizio nella foto, a meno che non lo si conosca già...

-Tutto bene? -Mi domanda Julien per l'ennesima volta ormai da stamattina.

-Io... Credo proprio di stare per svenire. -Dichiaro alzandomi di colpo e uscendo dalla sala. -Sì, sto decisamente svenendo. -Confermo poco prima che diventi tutto buio.

Non appena riapro gli occhi mi preparo al mal di testa dovuto alla caduta, ma stranamente non sento nulla. Mi guardo un attimo intorno: sono nell'ufficio di Guidi. Faccio per alzarmi.

-Non ti azzardare a muoverti! -Mi ordina Guidi. -Io lo sapevo che non dovevo farti tornare, sono stato un idiota!

-Sul fatto che tu sia un idiota mi trovi d'accordo. Sull'altra parte, un po' meno.

-Non è il momento di scherzare Amelia! -Mi rimprovera in tono greve.

-Guarda che sarei svenuta pure fra due giorni eh! -In effetti è così. Voglio dire, non sono svenuta perché qualcuno ha tentato di uccidermi due mesi fa. Sono svenuta perché ho visto un cazzo di fantasma! -Comunque credo sia meglio che torni a casa. -Dico poco dopo.

-No, tu devi tornare a... Aspetta cosa hai detto? -Domanda Guidi perplesso.

-Ho detto che è meglio che io torni a casa.

La ragazza bugiardaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora