Capitolo 10

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I Nani stavano spingendo la barca nel fiume, pronti a partire: Fili, Thorin, Dwalin, Balin... Kili era di fronte a Tauriel.
I capelli ramati di lei si muovevano al ritmo del vento tiepido primaverile, l'arciere le rivolse uno sguardo pieno di devozione e determinato.

-Tauriel, io non ho paura. So quello che provo... Amralime!-
Kili sorridendole

-Non... non credo di sapere cosa significhi.-
Tauriel cercando di non cedere ai sentimenti

-Io credo di sì...-
Kili rivolgendole uno sguardo carico di sentimento

-Kili,... Irnin Legolas...-
Tauriel interrompendo il discorso e irrigidendosi all'arrivo dell'Elfo biondo alle sue spalle.

-Prendi congedo, Nano.-
Legolas sprezzante

Kili non rispose, ridusse gli occhi a una fessura e fece per seguire i compagni... non poteva lasciare l'Elfa bruna così, senza la certezza di rivederla, la certezza di un suo ritorno. "Ritorno" quella parola lo illuminó e portó una mano alla pietra runica che custodiva nella tasca della casacca foderata, si giró e percorse velocemente i pochi metri che lo separavano da Tauriel.

-Come promessa.-
Kili prendendole una mano e lasciandovi la pietra

Una lacrima scese sul viso della giovane...

Tauriel si sveglió di soprassalto, era l'alba. Le finestre socchiuse e il vento gelido invernale fischiava nella fessura lasciatagli tra le due ante.
Si alzó dal letto e posó i gomiti sul davanzale, lasciando che il freddo le intirizzisse la pelle e la destasse dal sogno appena interrotto. Lei era un Elfo, una razza pura, nobile ed eterna. Un Nano era sì nobile, ma non eterno e... possibile. Le tornó in mente la storia di Aragorn e Arwen, la Silvana che aveva rinunciato alla sua immortalità per un Uomo.
Lei non era, peró, una principessa, ma solo un comune Capitano della Guardia.

°°°°°°°

Fili trattenne il fiato appiattendosi dietro alla colonna, sentiva i passi avvicinarsi.

-Mio Signore Thranduil, sono venuta a fare rapporto.-
Tauriel comparendo sulla porta

-Ti ascolto.-
Thranduil

-Cosa... cosa succederà al Nano ora?-
Tauriel cercando di non far trasparire emozioni dal tono di voce

-Non lo so, personalmente potrebbe marcire in quella cella per i prossimi seicento anni-
Thranduil ghignando

-Mio Signore.-
Tauriel

-Non lasciare speranza laddove non c'è!-
Thranduil guardando l'Elfa che si dirigeva verso l'uscita del Palazzo

Fili tiró un sospiro di sollievo e corse velocemente verso la porta davanti a lui, appena prima che Thranduil si voltasse di scatto sentendo il rumore dei passi sul pavimento.


Il corridoio era buio e umido, sembrava una grotta al tatto, in fondo si poteva scorgere una luce gialla, riflettuta sulle rocce elfiche di Bosco Atro, lì si trovava suo fratello.
Allungó il passo e raggiunse l'ingresso alle prigioni, si guardó intorno e non vide nessuna Guardia, la fortuna era dalla sua parte, ora doveva solo capire quale fosse la cella di Kili.

-Kili...-
Fili sussurrando, le ultime lettere rimbombarono nell'immensità del luogo

-Kili!-
Fili poco più forte pregando che non lo sentissero

-Fili, Fili sono quassù!-
Kili alzandosi di scatto e stringendo le sbarre tra le mani

-Quassù dove?-
Fili alzando lo sguardo

-Qui! Non a destra, a sinistra!-
Kili cercando di richiamare l'attenzione del fratello

Il biondo salì tre piani di scalette scavate nella pietra, raggiunse la terza cella e abbracció il prigioniero attraverso quelle maledettissime sbarre che ancora li dividevano.

-Come hai fatto ad arrivare qui?-
Kili incredulo

-Avevi dubbi?-
Fili provando consecutivamente tutte le chiavi dell'enorme mazzo

Kili sbuffò con un sorriso.

-Trovata! Forza andiamo.-
Fili aprendo il cancello

-Aspetta...-
Kili sulla soglia

-Abbiamo pochissimo tempo.-
Fili

- Lasciami un secondo.-
Kili voltandosi verso la parete interna della prigione

Il moro si chinó posando per terra una pietra runica blu cobalto.

°°°°°°°

-Essa è memoria, preziosa e pura.-

Poche e semplici parole che peró avevano lasciato un segno nel cuore del giovane nano.
Quella frase rappresentava Tauriel. Ogni singola lettera aveva qualcosa di lei. Gli occhi nocciola e sinceri, i capelli lucenti, la camminata frusciante, il sorriso sincero... gli aveva tenuto compagnia per giorni e settimane.
Kili le aveva narrato le sue avventure nella Terra di Mezzo e lei ció che lui non poteva aver visto perchè non era ancora nato. Gli avvenimenti importanti nella storia degli Elfi che erano successi seicento anni prima. Quando la creatura più radiosa e splendente che potesse nascere era stata data alla luce in un giorno d'Inverno.

-Muoviti Kili!-
Fili afferrandolo per un braccio

I fratelli corsero fino ai piani inferiori, si nascosero svariate volte ma riuscirono a raggiungere le cantine.

- dov... cosa?-
Regulus alzando la testa dal tavolo dove si era addormentato per il troppo vino

-Che succede?-
Assaggiatore dei Vini Reali svegliandosi

-Ehm...-
Fili esattamente di fronte a loro affiancato dal fratello

-Buongiorno.-
Kili ridendo nervosamente

-Chi siet...-
Regulus stropicciandosi gli occhi ma interroto dall'Assaggiatore

-ALLARME! ALLARME IL PRIGIONIERO STA SCAPPANDO!-
Assaggiatore suonando una campana

-Corri Fili!-
Kili dando una spinta al fratello

L'uscita era lì, vicinissima a loro: una botola.
I Nani si aggrapparono all'anello, ma era pesantissimo e probabilmente chiuso a chiave.

-Non si apre.-
Fili strattonando il metallo

-Dammi la spada.-
Kili e, presa la lama, la piantó nel lucchetto spezzandolo, immediatamente si infilarono nel buco mentre gli Elfi correvano verso di loro.

L'acqua gelida avvolse i giovani Nani e tutto divenne ovattato...

CONTINUA...

KILI & FILI'S STORY #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora