Katy Perry, 18 anni: " Voglio diventare qualcuno. Voglio emergere. Non voglio essere come tutti gli altri. Voglio. . . Voglio essere una leader, ma ci sono delle responsabilità".
Era davvero tutto finito?
Tutto ciò per cui aveva lottato era davvero svanito nel nulla?
Katy guardò l'acqua, tutte le increspature che si formavano ogni qualvolta muoveva le braccia, tutti quei cerchi concentrici che si allargavano, diventando sempre più grandi, fino a scomparire all'impatto con il bordo.
Rispecchiavano la sua vita.
Partita dal nulla, dal sogno di una ragazza californiana diciottenne, era sbocciata, scoppiata come un fuoco d'artificio, aveva continuato a crescere, ad espandersi, prendendo sotto il suo manto migliaia di altre vite.
E ora, dopo tutto, si stava infrangendo anche lei contro i suoi bordi, i suoi confini?
Lei era forte, glielo dicevano tutti.
Lo VEDEVANO tutti.
La sua personalità, le sue canzoni.
Proprio quelle.
Non aveva mai voluto scrivere delle canzoni che non fossero personali, che non riguardassero pienamente la sua vita.
Dalla prima all'ultima trattavano tutte delle sue esperienze, di ciò che le accadeva.
Non aveva voluto "mentire" ai suoi fan scrivendo dei testi qualsiasi.
Per lei cantare non era solo "cantare".
Non tutti la capivano.
Non tutti sapevano cosa provava.
Una canzone non può essere cambiata.
Un testo diventa una parte di te, un pezzo del tuo essere; e anche se a volte cantare le faceva male, anche se a volte doveva lottare contro quel peso che le si formava sul petto . . . lei andava avanti, loro cantavano con lei.
Perché lo sapevano cosa significasse per lei cantare dei propri fallimenti, delle proprie debolezze, degli errori e delle delusioni.
Quando cantava Firework, The One That Got Away, Wide Awake, By The Grace Of God e tutte le altre.... Loro lo facevano insieme a lei.
Non urlavano, non si sbracciavano né facevano rumore.
Capivano, e anche solo muovendo le labbra senza emettere suono o alzando le mani al cielo, verso di lei, come per dirle " Siamo qui, non ce ne andiamo, non ti lasciamo", le lanciavano quel messaggio silenzioso, criptato, che lei percepiva e che le dava la forza di continuare, di cantare.
Perché, in fondo, lo faceva per loro.
Erano i suoi amici, i suoi veri AMICI, gli unici di cui era certa che non le avrebbero voltato le spalle, che non l'avrebbero usata per ottenere un guadagno personale, se non quello di essere felici, che l'hanno saputa ASCOLTARE.
Non lasciarli Katy. Resta per loro.
I capelli sudati, nonostante fosse immersa nell'acqua gelata, le si appiccicavano al volto, alla fronte.
Guardati.
Hai perso in te stessa la vera Katy?
Dov'è la tigre? La ragazza californiana, la "Cleopatra" che aveva ammaliato tutta la terra?
Lascia entrare la luce, Katy, lasciala brillare di nuovo.
Un giorno avevi detto:- Il nome del mio tour è "Prismatic World Tour" perché noi abbiamo intenzione di andare per tutto il mondo e ... diffondere la luce"

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I miss You
Fanfiction"Lei aveva deciso di mostare la sua scintilla al mondo, e il mondo l'aveva lasciata brillare."