The lost battle

243 7 0
                                    

Rosso.

Fu la prima cosa che vide.

La colpì come un pugno in pieno stomaco.

Le tolse il respiro, il suo cuore si fermò per una frazione di secondo, perse un battito.

La vide.

Il terrore le oscurò l'anima, le gambe le cedettero, la vista si annebbiò.

No. . . no. . . no. . .

01:05

Il cellulare vibrava sul comodino.

Il marito vicino a lei si mosse.

La donna prese il telefono e guardò il numero.

- Chi è a quest'ora della notte?- le chiese lui.

- È. . . è Katy. . . ma non so. . .-

- Pensi di risponderle?-

Angela esitò un attimo.

Era stanca. Era tardi. Era l'una di notte.

Cosa mai poteva volere Katy?

Cos'era successo di così "importante" da doverla chiamare proprio in quel momento?

Angela sentì Stella muoversi e mugolare nell'altra stanza; così decise di rispondere, approfittando della situazione anche per andare a vedere la bambina.

Si alzò dal grande letto caldo e morbido, prese il telefono e, sperando che la sorella, essendosi stancata di aspettare, non riattaccasse, si diresse velocemente verso la stanza.

Continuava a guardare la foto sul display, la prima foto che Katy e Stella avevano "fatto" insieme, e una terribile sensazione la assaliva.

Non capiva nemmeno lei cosa stesse provando in realtà, cosa le stesse succedendo.

Era forse un segno?

Non appena fu entrata nella stanza accostò lentamente e delicatamente la porta e rispose, avvicinandosi contemporaneamente a Stella, che si era "illuminata" nel vedere la madre.

- Pronto?-

Silenzio.

- Katy?-

- A-Angela. . . ciao. . .-

- Ciao sorellina!-

- Ti. . . ti ho svegliata. . . scusami. . .-

Stella emise un urletto, felice che la mamma l'avesse finalmente presa in braccio.

- Ho svegliato anche Stella. . . mi dispiace. . . davvero tanto. . . io non. . .-

C'era qualcosa nella sua voce, Angela se ne accorse subito, un'esitazione, una nota dolente.

Non era il suo solito tono forte e deciso.

Di nuovo Angela provò quella strana sensazione, quella stretta al cuore.

- No, tranquilla sorellina. Era già sveglia. È proprio uguale a te, le piacciono i miei abbracci!-

Angela pronuncio quelle parole con il sorriso sulle labbra, inconsapevole della reazione provocata sulla sorella dall'altro capo del telefono.

- Come sta la mia nipotina?-

Colse un breve tremore.

Stava sviando l'argomento.

- Bene! Ogni tanto si sveglia nel cuore della notte e mi "chiama", buffo no?-

Un debole risata, quasi forzata.

I miss YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora