Sei innamorato

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Alcuni giorni dopo ero a casa, affianco a me c'era Gianmarco

Tancredi e Diego erano usciti a fare un giro, avevano invitato anche noi

Ma io avevo un raffreddore pazzesco e Gian si annoiava, quindi è rimasto a farmi compagnia

"Lele?" mi voltai verso di lui

"Dimmi Gian"

"Tu ami davvero Tancredi?" lo guardai sconvolto

Mi stava davvero facendo questa domanda?

Nonostante questo decisi di rispondere

"Ovvio che lo amo Gian.. Perchè mi fai questa domanda?"

"Perchè.. ecco, Tancredi è il mio migliore amico, non voglio che soffra"

Ero sbigottito, aveva dimenticato cosa era successo qualche mese fa?

"Gian, devo ricordarti chi ha fatto male a chi?"

"Lo so che è uno stronzo Lele, ma è il mio migliore amico. È mio fratello. So in primis che è un fottuto bastardo e che ti ha fatto del male, ma non voglio che stia male se dovesse sapere una cosa del genere." confessò

Allora capì, era normale

Avrei fatto la stessa cosa per lui, e di peggio per Diego.

"Non preoccuparti Gian, io amo Tancredi" mi sorrise e aprì le sue braccia, dove immediatamente mi fiondai.

"Ti voglio bene piccolo Lele"

"Ti voglio bene anche io grande Gian" scoppiammo a ridere insieme

Eravamo proprio stupidi.

"Vuoi qualcosa da mangiare?" mi alzai chiedendo a Gian

"No Le, anzi si" scoppiai a ridere ancora una volta quando sentì la sua pancia brontolare

"Vado a fa la carbonara va" andai di la per preparare la cena e me lo ritrovai dietro

"Non voglio stare da solo" piagniucolò

"Poverino, hai paura del mostro cattivo?" lo presi in giro e mi fece il verso

"No stronzo è che mi sento solo" alzai immediatamente lo sguardo su di lui

"Gian sai che per te ci sono sempre vero?" gli dissi sincero

"Lo so Le, ma avvolte mi capita di sentire questo peso al centro del mio petto" lo guardai preoccupato

Insomma, era strano vedere Gianmarco così giù di morale, eravamo abituati al Gianmarco che rideva e scherzava con tutti

"A cosa è dovuto?" mi sedetti avanti a lui lasciando stare l'acqua sul fuoco

"È che... non so come dirtelo Le. Ho paura di essere giudicato." spostò lo sguardo facendo gli occhi lucidi

Gli presi subito la mano e gli feci voltare il viso, in modo da riuscire a guardarmi

"Non ti giudicherei mai Gian, lo sai. Sei la mia famiglia. Come potrei giudicarti?" mi sorrise e ricambiai

"Penso di non provare più le stesse cose che provavo per Marta" disse veloce

"Cosa c'è di male Gian? Capita, l'amore viene e va via in un secondo e nemmeno te ne accorgi. L'importante è essere sempre sinceri con l'altra persona" gli dissi mentre mi alzai per versare la pasta nella pentola che ormai bolliva

"Ovvio Le, devo parlargli subito.. Ma non credo sia solo quello. Anzi non è assolutamente solo quello." lo guardai confuso, cosa c'er-

Temo di averlo capito.

In casa ultimamente le cose erano diventate strane tra lui e Diego.

C'erano Giorni che nemmeno si parlavano, ed altri invece dove non facevano altro che cercare contatto.

"Credo di averlo già capito Gianni" gli sorrisi sornione

"S-si capisce così t-tanto?" mi guardò temendo una mia risposta

"Io l'ho capito Gian."

"Mi piace Diego" disse ad alta voce

"Già" risi mentre buttai il sale nella pasta

"Posso solo chiederti come te ne sei accorto?" gli chiesi poi

"Quando abbiamo fatto quella cosa per far chiarire te e Tanc, io e Diego eravamo felici. Insomma, da un momento all'altro i nostri due migliori amici avrebbero chiarito" si fermò prendendo un sorso d'acqua che aveva perso dal frigo, poi continuò mentre io lo guardavo " Dopo un po' andammo via da qui, e per la prima notte ci fermammo in un hotel. Sai com'è le cose non erano state programmate, quindi nemmeno le ragazze lo sapevano. È successo che quando andammo in hotel, ci siamo stesi nello stesso letto per dormire e casualmente ci siamo trovati faccia a faccia. In una frazione di secondi avevo le mie labbra sulle sue. Abbiamo continuato per tutta la notte. Non siamo arrivati a fare sesso se è quello che vuoi sapere"

Ero scioccato, e Diego non mi aveva detto niente?

"Il mattino dopo però, lui si era già alzato e non mi ha rivolto la parola per un po' di tempo. Due giorni, se ci vedevi bene durante le chiamate è perchè ne io ne lui volevamo mettervi pensieri addosso" finì e mi guardò con gli occhi lucidi

"vieni qua" me lo tirai tra le braccia nonostante fosse più alto di me

"Se n'è andato lasciandomi nel letto come una fottuta puttana Le" si sfogò piangendo

"Ci parlo io con Diego, non ti preoccupare" lo rassicurai

"Tanche lo sa?" mi azzardai a chiedere

"Non lo sa, vorrei dirglielo io però"

"Va bene tesoro" gli lasciai un bacio tra i capelli e mi scostai da lui

"Vatti a sedere che è pronto" mi guardò felice e si andò a sedere

Era un bambino avvolte

Misi il cibo nei piatti ed appena mi sedetti sentimmo la porta aprire

Gian mi guardò quasi terrorizzato, così scostai velocemente il piatto vicino a me e gli feci segno di sedersi al mio fianco

Sentì il mio ragazzo ridere e venire verso la cucina

"Ciao amore"

"Ciao Le, Ciao Gian. Perchè state vicini?" vidi sul viso del mio ragazzo la confusione mischiata alla gelosia

Poi vidi Diego dietro di lui, che alle parole di Tanc alzò subito lo sguardo notandoci.

Nel suo sguardo vidi gelosia e possessione

Ah mio piccolo Diego, sei proprio un coglione.

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ve lo sareste aspettato?

lasciate una stellina e commentate, io vi leggo eh ;)

viamo💖

~S🦋

afraid of loving you//Tankele.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora