Sacrificio

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Dovevo farlo, lo sapevo. Era l'unico modo.
Pregai che Diana rispondesse alla chiamata di Apollo, altrimenti tutti questi sforzi per prendere tempo sarebbero stati vani.
-Tempo scaduto!- urlai, sperando che Lester cogliesse l'avvertimento.
Tirai fuori il pezzo di legno che Era aveva stregato, lo stesso oggetto che per anni avevo avuto paura anche solo di sfiorare, lo stesso che poteva porre fine alla mia vita, e che per una volta, forse, mi sarebbe tornato utile.
Guardai negli occhi Caligola
-Se devo bruciare, tanto vale che bruci per bene. Questo è per Jason-
E il pezzetto prese fuoco. Mi bastò pensarlo, come se non avessi aspettato altro per anni. Che fosse sempre stato questo il mio Destino?
Capì cosa intendeva chi diceva che in punto di morte ti passa tutta la vita davanti.
Mi ricordai la sensazione che provavo quando la mamma mi rivolgeva il suo solito il dolce sorriso, ma anche il dolore che provai quando se ne andò, lasciandomi lì, da solo con la nonna. L'addestramento con Lupa, quando in quei duri mesi pensavo che non ce l'avrei mai fatta, eppure eccomi qui, uno dei Sette della Profezia, a sacrificarmi per tutta Roma.
Mi ricordai il periodo in cui speravo con tutto il cuore di essere figlio di Apollo, le Parche erano proprio in vena di scherzi in questi ultimi decenni.
Infine mi passò davanti il ricordo della mia prima impresa con Hazel e Percy, i primi veri amici che avessi mai avuto. Poi rivolsi un pensiero agli altri dei Sette: Leo, per quanto mi face sentire insignificante, alla fine, gli voglio lo stesso bene, Annabeth quella che è ormai una delle mie migliori amiche, Jason, avrei rincontrato anche lui ora?
E poi Piper, sempre pronta a difenderti.
Avevamo condiviso molto insieme, tutti, nessuno escluso.
E allora mi resi conto che avrei voluto dire a tutti loro milioni di cose, quelle cose che credi insignificanti da dire, tipo un -Ti voglio bene- o -Grazie di esserci- tutte queste cose mai dette ora mi sembravano della massima importanza, perchè da qualche istante a questo momento, non avrei potuto più dirgliele.
Eppure non ebbi paura, perchè sapevo che stavo facendo la cosa giusta.
Il mio ultimo pensiero fu per Hazel.
Mi sarebbe mancata tremendamente, ma l'avrei aspettata anche per secoli, un giorno ci saremmo rincontrati nei Campi Elisi, ne ero certo.
Sentì il legno bruciare, e io insieme ad esso, la pelle mi ribolliva, come se Vulcano stessa ballando la samba dentro di me.
Con tutte le mie forze cercai di tenere fermo Caligola, per evitare che scappasse.
Poi senti un'esplosione, mollai la presa e tutto il mondo si fece nero.

🌈🗡🌈🗡🌈🗡🌈

Ok. So che quelle che scrivo sì, sono OS, però sono tipo più pensieri? Non lo so e non ne ho idea, però mi è venuta fuori questa cosa e l'ho scritta😂
Spero di esser stata abbastanza chiara sennò vi dico che è ambientato nel Caldecott(come si scrive?) Tunnel, alla fine della Tomba del Tiranno, quando appunto Frank si sacrifica contro Caligola.
E niente, ditemi cosa ne pensate e se trovate cose che non tornano/errori ditemelo pure!💙🌈🗡

𝑂𝑛𝑒-𝑆𝒉𝑜𝑡 𝑆𝑒𝑚𝑖𝑑𝑒𝑖𝑜𝑠𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora