Ti vengo a cercare

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Nei giorni successivi, passando davanti allo studio di registrazione, sperai di rivedere di nuovo Freddie, ma non lo incontrai più, quel giovedì però dato che non dovevo lavorare, andai comunque lì, mi appostai dalla mattina presto, immaginando che tanto sarebbe dovuto passare prima o poi, ad un certa ora quando stavo quasi per perdere le speranze, eccolo che lo vidi, così cautamente mi avvicinai a lui

<<Freddie>>

Lui si voltò nella mia direzione, guardandomi con evidente curiosità, mi feci coraggio e gli dissi timidamente

<<Non so se ti ricordi di me, qualche giorno fa ti sono finita addosso, proprio qui davanti>>

Lui senza bisogno di pensarci mi rispose

<<Si, certo che mi ricordo, Laura giusto?>>

Notai sorpresa ma anche con piacere che si ricordava perfino il mio nome

<<Si, giusto>>

<<Sei tornata perché vuoi un mio autografo? O magari vuoi fare una foto con me?>>

Mi morsi il labbro inferiore mentre gli dicevo imbarazzata

<<A dire il vero no>>

<<Quindi posso sapere per quale motivo mi hai fermato?>>

Mi chiese gentilmente e giustamente voleva una risposta, così tirai fuori l'accendino

<<L'altro giorno deve esserti caduto questo e ho pensato di riportartelo>>

Esclamai come una stupida, perché quello ero e stavo facendo l'ennesima figuraccia della mia vita, con lui per giunta

<<Oh capisco, beh ti ringrazio, ma non era necessario, è solo un accendino>>

A quel punto mi sentii ancora più stupida, comunque glielo allungai e lui lo afferrò, le nostre mani si sfiorarono e di nuovo avvertii quella sensazione allo stomaco, ma non riuscivo a guardarlo in faccia, biascicai un

<<Beh sarà meglio che vada ora, tu hai da fare e io ti sto solamente facendo perdere tempo, scusa>>

Stavo per voltarmi e scappare via quando la sua mano si posò delicatamente sul mio braccio, sussultai leggermente a quel contatto, alzai lo sguardo sul suo viso

<<Aspetta>>

Guardai la sua mano posata ancora sul mio braccio e poi riportai gli occhi su di lui che ora mi stava sorridendo e mi domandò

<<Ti andrebbe di venire con me in studio?>>

Non sapevo perché mi stesse invitando, in fondo non mi conosceva nemmeno, naturalmente ne fui felice ed era ovvio che volevo andarci però obiettai

<<Non vorrei disturbarvi, voi dovete lavorare>>

<<Sono certo che non lo farai e poi ti sto invitando io, quindi non puoi dirmi di no>>

Aveva ragione, non potevo assolutamente farlo, sarei stata una stupida se avessi rifiutato una proposta del genere, chissà quando mi sarebbe ricapitato

<<D'accordo, mi metterò buona buona da una parte e non vi darò alcun fastidio>>

<<Ne sono sicuro, dai vieni andiamo>>

Così lo seguii, alla guardia che si trovava all'ingresso disse

<<La ragazza è con me>>

Entrammo nell'edificio, attraversammo diversi corridoi, dove c'erano molte stanze, fino ad arrivare ad un sala un po' più grande, qui c'erano gli altri componenti dei Queen

<<Ciao ragazzi, lei è Laura, oggi starà un po' qui con noi>>

Brian, Roger e John mi sorrisero e quasi all'unisono dissero

<<Ciao Laura>>

Io alzai una mano per salutarli, non mi sembrava vero di avere i Queen al completo davanti ai miei occhi

<<Ciao ragazzi è un vero piacere conoscervi>>

Dopo di che Freddie rivolgendosi a me disse

<<Puoi sederti lì>>

Indicandomi una sedia

<<Ok, grazie>>

Mi sorrise di nuovo e poi si unì agli altri, passai le successive tre ore a vederli all'opera e fu un'esperienza davvero entusiasmante, in particolare guardare Freddie, era talmente concentrato su ciò che stava facendo che sembrava non esistesse niente e nessuno in quel momento, ad un certo punto fecero una pausa, si era fatto tardi per me e dovevo tornare a casa, così mi avvicinai a lui per dirgli

<<Freddie, io ora dovrei proprio andare, grazie per avermi invitato qui oggi>>

<<Che peccato che tu debba andartene, non puoi proprio rimanere?>>

<<No, davvero, non posso>>

<<Oh ok, comunque puoi tornare quando vuoi, darò il tuo nome all'ingresso così ti faranno entrare senza problemi, qual'è il tuo cognome?>>

<<Weber, Laura Weber e ti ringrazio, sei davvero molto gentile>>

<<Smettila di ringraziarmi, non è niente di che>>

Invece lo era eccome, non immaginava nemmeno quanto significasse per me avere la possibilità di rivederlo

<<Beh, allora io vado, ciao Freddie e grazie ancora>>

<<Ciao Laura, spero di rivederti presto>>

Salutai gli altri ragazzi e mi avviai per tornare a casa, avrei tanto voluto trattenermi ancora lì con loro, ma innanzitutto non volevo approfittarne più del dovuto e poi i miei genitori mi stavano aspettando per pranzo, se non mi avessero visti arrivare si sarebbero preoccupati e considerando quanto fosse apprensiva mia madre, era meglio evitare...

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