Dopo qualche tempo, mi ripresi, almeno fisicamente, mentre psicologicamente ero a pezzi. Freddie mi stava vicino per quanto possibile ma aveva il suo lavoro a cui pensare, quindi non poteva stare sempre con me, per cui passavo la maggior parte delle mie giornate a letto a piangere, non avendo nemmeno un impegno in quel momento, per me era ancora più difficile. Quello che mi era successo mi aveva distrutto, portare in grembo quella creatura per qualche mese me l'aveva fatta già amare, anche se non era ancora nata e non la conoscevo nemmeno, ma ora non avrei mai saputo come sarebbe stata, a chi sarebbe somigliata, se a me o a Freddie. Poi c'era anche il pensiero che non avrei potuto avere altri figli in futuro e questo mi atterriva ulteriormente, certo c'era sempre la remota possibilità che si fossero sbagliati, ma in quel momento mi sentivo molto pessimista in proposito. Non avevo molto appetito ma mi sforzavo comunque di mangiare qualcosa, più che altro, per non far preoccupare il mio uomo, ci stavamo facendo forza a vicenda per superare quel dolore che avevamo dovuto affrontare, ma a volte mi sembrava che fossi l'unica a soffrire per quella perdita, era un ragionamento sbagliato ed egoista il mio, me ne rendevo conto ma non riuscivo a non pensarla in quel modo. Sapevo bene che anche Freddie ci stava male, solo che lui era più bravo di me a nasconderlo, mentre io non ci riuscivo. Una sera tornando a casa e trovandomi per l'ennesima volta nel letto a fissare il soffitto, cercò di farmi reagire
<<Ciao Laura>>
<<Ciao Freddie>>
Mi sfiorò le labbra con un bacio per poi dirmi
<<Piccola ascoltami, io non ce la faccio più a vederti in queste condizioni, lo so che stai soffrendo, sto soffrendo anch'io, ma devi cercare di reagire, per favore, non puoi andare avanti così>>
<<Cosa dovrei fare secondo te, fingere che non sia successo nulla?>>
Replicai piccata
<<No, non dico questo e non voglio certo sminuire la tua sofferenza, dico solo che dovresti tornare a vivere e se posso fare qualcosa per aiutarti, qualsiasi cosa, ti prego dimmelo e io lo farò, farei di tutto per farti stare di nuovo bene o perlomeno, meglio di come stai adesso>>
<<In questo momento non c'è niente che tu possa fare>>
Gli risposi in maniera piuttosto dura
<<Laura, ti prego non fare così, voglio solo aiutarti, permettimelo per favore>>
Poi mi resi conto di star esagerando, Freddie non si meritava che io lo trattassi in quel modo, anche lui stava cercando di superare il suo dolore e io ero la solita egoista, avremmo dovuto farlo insieme e invece mi stavo comportando come una stupida
<<Mi dispiace Freddie, scusami, hai ragione, è che non so cosa fare per sentirmi meglio in questo momento, però nel frattempo potresti darmi un abbraccio, ne ho davvero bisogno e sarebbe un buon inizio>>
<<Certo, amore mio, vieni qui>>
Mi prese tra le braccia, stringendomi a sé e io mi aggrappai a lui con tutte le mie forze, dopo un po' che mi teneva così mi domandò scostandomi per potermi guardare in viso
<<Laura, che ne dici di tornare ad essere la mia assistente?>>
Lo guardai a mia volta perplessa
<<E con Peter come fai? Non puoi licenziarlo così di punto in bianco>>
<<Infatti non ho intenzione di licenziarlo, continuerà a lavorare per me, ma voglio che tu riprenda il tuo posto, ti voglio di nuovo al mio fianco, anche sul lavoro, sempre se tu te la senti, naturalmente>>
<<Beh ammetto che mi piacerebbe molto ricominciare e si me la sentirei di farlo, mi aiuterebbe molto tenermi impegnata>>
<<Perfetto, allora è deciso>>
<<Grazie amore mio>>
<<E di cosa? Lo faccio per un fatto puramente egoistico, voglio averti sempre con me, mi manca non averti sempre tra i piedi>>
Concluse ridacchiando e fece sorridere anche me
<<Finirai per stancarti della mia presenza, te l'ho già detto una volta>>
<<Si e io ti ho già detto che è impossibile, non succederà mai, semmai è più probabile il contrario e cioè che tu ti stanchi di me, visto anche quanto so essere insopportabile, soprattutto quando lavoro>>
<<E' vero, a volte sei davvero insopportabile, ma io so come prenderti ormai>>
Gli risposi con un sorrisetto furbo
<<Altroché, tu sei l'unica che mi sa tenere testa e questa cosa mi piace da impazzire, non hai paura di me o delle mie reazioni, non ne hai mai avuta, non sai quanto ti ammiro per questo, quanto sono orgoglioso di avere al mio fianco una donna come te e non una che mi dice sempre e solo di si>>
Rimasi meravigliata da quelle parole non me le aveva mai dette certe cose
<<Sul serio? Non me lo avevi mica mai detto>>
<<Lo sto facendo ora, comunque si è così, sei una grande donna, la mia donna>>
Gli presi il viso tra le mani e poggiai la mia fronte sulla sua
<<Dio quanto ti amo Freddie non ne hai idea>>
Mise le sue mani sulle mie
<<Ti amo anch'io dolcezza, tantissimo>>
<<Baciami amore mio>>
<<Sai che non devi nemmeno chiedermelo anche se non mi dispiace affatto quando lo fai>>
Disse con un sorrisetto irriverente sulle labbra, prima di posarle sulle mie e baciarmi con trasporto per poi sussurrarmi con voce bassa e rauca
<<Ho voglia di fare l'amore con te, te la senti piccola?>>
Mi chiese con dolcezza infinita, era un po' che non lo facevamo e mancava anche a me, quello che era successo mi aveva bloccato anche su quel lato del nostro rapporto, era ora di mettere da parte tutte le paure e ricominciare davvero da capo, a partire da quello
<<Si Freddie, me la sento, anche perché anch'io ho voglia di fare l'amore con te>>
<<Ne sei sicura? Perché se non sei ancora pronta, lo capisco, davvero>>
<<Sono pronta Freddie, te lo assicuro>>
Mi guardò intensamente per poi riprendere a baciarmi e quella notte diventammo di nuovo una cosa sola e fu bellissimo, finalmente le nostre anime e i nostri corpi erano di nuovo in unione così come i nostri cuori, il mio uomo mi amò con una delicatezza tale da commuovermi e lo amai ancora di più per questo, alla fine finalmente serena ed appagata mi addormentai cullata dalle sue braccia.
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Somebody to love
FanficLaura voleva trovare qualcuno a cui poter dare tutto il suo amore, uno scontro sconvolse la sua vita, certo lui non era esattamente il principe azzurro che aveva sempre sognato ma forse la realtà poteva superare la fantasia...