Alla fine, dopo averci riflettuto a lungo, decisi di accettare, inutile dire che Freddie, quando glielo comunicai, fu al settimo cielo, così lasciai il mio impiego in ufficio e divenni ufficialmente l'assistente di Freddie Mercury. I primi di aprile partimmo per la parte Europea della tournée che sarebbe durata all'incirca due mesi. Le prime due date furono in Svezia, poi man mano proseguimmo con le altre, il mio lavoro consisteva nell'assicurarmi che Freddie avesse sempre a portata di mano tutto quello di cui avesse bisogno, prima e dopo i concerti, ma anche durante, per me non fu affatto difficile, anzi, mi piaceva moltissimo occuparmi di lui, anche se a volte faceva i capricci come un bambino o si lamentava di qualcosa, ma sapevo come tenerlo a bada e poi in questo modo passavamo insieme molto tempo. Ci furono ben undici date in Germania e quando fummo a Monaco di Baviera ne approfittai per andare a trovare i miei genitori che non vedevo da un po', quando lo comunicai a Freddie, mi disse che non c'era nessun problema e che potevo andare tranquillamente, peccato che nel momento in cui tornai non la pensava più alla stessa maniera, si arrabbiò accusandomi di averlo lasciato solo, quando sapevo perfettamente che aveva bisogno di me. Provai a farlo ragionare, ma non ci fu verso, mi tenne il muso per i due giorni successivi, io continuai a svolgere il mio lavoro, lasciandolo stare e aspettando che sbollisse la rabbia, l'ultima sera che fummo in terra tedesca, dopo il concerto mentre mi stavo occupando di lui, mi disse piano
<<Ti chiedo scusa>>
Alzai lo sguardo su di lui, aspettandomi qualcosa di più sinceramente
<<Ok>>
Restammo in silenzio poi lui aggiunse
<<Mi dispiace, ho esagerato va bene? Non dovevo trattarti come ho fatto né dirti quelle cose, lo so che a volte sono insopportabile, ma puoi perdonarmi?>>
<<Freddie, Freddie, è vero a volte sei davvero insopportabile ma...>>
Mi morsi la lingua perché stavo per dirgli che lo amavo
<<Ma cosa Laura?>>
<<Ma non ce la faccio ad essere arrabbiata con te a lungo, quindi si ti perdono>>
Sorrise a trentadue denti
<<Vieni a darmi un bacio>>
<<Freddie io in teoria starei lavorando>>
<<Oh al diavolo, sono io che te lo sto chiedendo, rientra nei tuo compiti di assistente, non lo sapevi?>>
Inarcai entrambe le sopracciglia
<<Ah si, ne sei sicuro? Perché a me non risulta>>
<<Sono io che ti ho assunta, vuoi che non sappia certe cose? Avanti non farti pregare piccola, ne ho davvero bisogno>>
<<Oh beh allora in questo caso, se ne hai proprio bisogno>>
Mi sedetti sulle sue gambe mettendogli le braccia al collo e dandogli un bacetto veloce sulle labbra
<<Va bene così?>>
Dissi ridacchiando al che mi guardò storto
<<E tu questo me lo chiami bacio? Andiamo puoi fare di meglio dolcezza, lo so perfettamente>>
Poggiai di nuovo le mie labbra sulle sue ma questa volta lui me le catturò immediatamente e ci scambiammo un bacio lento e morbido, poi mi staccai stava per impossessarsi di nuovo della mia bocca ma io glielo impedii scattando in piedi
<<Basta così, ora devo continuare a fare quello per cui sono pagata, il resto lo avrai dopo, forse, se ti comporti bene>>
Esclamai con aria sbarazzina, lui replicò
<<Quando saremo a casa, ti prometto che mi farò perdonare come si deve>>
<<Ci conto>>
Gli ultimi tre concerti di quella tournée si tennero nel Regno Unito, a parte quel piccolo bisticcio, era filato tutto liscio, poi dopo l'ultima data, io ero andata a prendere una cosa che Freddie mi aveva richiesto, stavo tornando nel suo camerino, quando fuori dalla porta sentii oltre alla voce di Freddie, un'altra ma questa era femminile, pensai ad una sua ammiratrice che era riuscita ad intrufolarsi dietro le quinte, qualche volta era successo, raramente ma era capitato, entrai senza bussare e la scena che mi trovai davanti mi fece paralizzare sul posto, c'era una donna che stava baciando Freddie sulle labbra, l'oggetto che avevo in mano mi cadde dalle mani provocando un tonfo, al che tutti e due si girarono nella mia direzione, io guardai Freddie negli occhi e capii che sapeva che avevo visto tutto, scappai via in lacrime, lui mi rincorse, avendo le gambe più lunghe delle mie non ci mise molto a raggiungermi, mi agguantò per la vita attirandomi al suo petto
<<Laura, ti prego ascoltami, non è come sembra, mi devi credere>>
Mi divincolai con rabbia dalla sua presa e gli urlai contro incurante di chi potesse sentirci
<<Non è come sembra? Ti dovrei credere? Eri con un'altra donna e vi stavate baciando>>
<<Laura per favore, andiamo via di qui, stiamo dando spettacolo>>
<<Non me ne importa, chi diavolo era quella donna e perché ti stava baciando?>>
<<E' solo una mia amica, niente di più>>
<<Ah certo e tu le tue amiche le baci tutte sulle labbra, ma fammi il piacere>>
<<E' stata lei a baciarmi, è fatta così, mi ha colto di sorpresa, non me lo aspettavo>>
<<Si certo come no? E comunque cosa cambia? Hai comunque baciato una donna che non ero io>>
<<Laura...>>
<<Laura un corno, d'ora in poi lasciami in pace, la nostra storia o quel che era per me finisce qui, d'ora in poi i nostri rapporti saranno solo lavorativi e ringrazia che non mi licenzio, perché ho bisogno di questo lavoro, altrimenti me ne andrei>>
Lui non osò dire più nulla, io gli voltai le spalle e me ne andai, ero una stupida, credevo di essere importante per lui, credevo che provasse qualcosa per me, invece mi sbagliavo, lui era esattamente come tutti gli altri uomini, né più né meno e io come una povera illusa mi ero anche innamorata di lui, ero costretta a restare, i soldi mi servivano e andarmi a cercare un altro lavoro non sarebbe stato facile, tanto meno ne avrei avuto la forza, ma sarei stata molto professionale con lui da quel momento in poi, avrei svolto solo i compiti che competevano ad un assistente, tanto se aveva bisogno d'altro sapeva benissimo dove trovarlo, non aveva certo bisogno di me...quando tornammo a casa, Freddie provò in tutti i modi a mettersi in contatto con me, mi telefonava, veniva a casa mia, mi inviava rose rosse, ma non mi feci convincere da nessuno dei suoi tentativi, se mi stavo comportando così, con tanta durezza nei suoi confronti, c'era un motivo, in passato avevo avuto una storia con un ragazzo che mi aveva tradito più di una volta, io lo perdonavo sempre come una scema e lui lo rifaceva di nuovo, fino a che alla fine non ce la feci più e lo lasciai definitivamente, non volevo più rivivere quella situazione, ora volevo un uomo che amasse solo me, che volesse solo me e non uno che se andava in giro a baciare o a fare anche di peggio con tutte le donne che gli capitavano a tiro, per questo non volevo più avere a che fare con Freddie, nonostante fossi innamorata persa di lui...
STAI LEGGENDO
Somebody to love
FanfictionLaura voleva trovare qualcuno a cui poter dare tutto il suo amore, uno scontro sconvolse la sua vita, certo lui non era esattamente il principe azzurro che aveva sempre sognato ma forse la realtà poteva superare la fantasia...