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Claire era nella sua stanza d'hotel di Parigi, era appena tornata dopo la conferenza e si era liberata un peso enorme dicendo la verità sul fatto riguardante la sua relazione con Charles. Cercò di non pensare  a quanto gli mancava quello stupido ragazzo monegasco, ma non ci riuscì quindi decise di lavorare, mancavano poche gare alla fine della stagione e c'erano ancora un paio di cose da migliorare. Si sedette sulla scrivania e tirò fuori dei fogli iniziando a scrivere. La concentrazione era poca e la stanchezza aumentava, ma continuava a scrivere velocemente, finché la concentrazione non sparì completamente dopo aver sentito il rumore di un pugno bussare alla sua porta. Si alzò ed aprì la porta a Mattia Binotto. Non vedeva neanche lui da quando l'aveva cacciata. "mattia?" "Claire, ho visto la conferenza di prima" Claire sbarrò gli occhi. Probabilmente anche Charles l'aveva vista. "stai tranquilla, lui non l'ha ancora vista, era impegnato in un altra intervista" Claire tirò un sospiro di sollievo. "perché sei qui? stavo cercando di lavorare" "ho delle buone notizie per te" "ovvero?" "tutti gli altri collaboratori della ferrari hanno approvato a farti rientrare!" Claire scoppiò a piangere. "davvero?" "si, la Ferrari è peggiorata tantissimo da quando ti abbiamo cacciata" pensò alle ultime parole rivolte lei da Charles. "hai un talento di gran lunga superiore di tutte le persone che lavorano in Ferrari Claire, la conferenza di oggi ha fatto cambiare idea a molte persone ora che sono sicuri che tra te e Charles non c'è nulla." Claire perse un colpo. Non era vero che tra loro non c'era niente, lei lo amava ancora, ma era disposta a tutto per riavere il suo posto. "i collaboratori dell'Alpha Tauri?" "sono d'accordo, sapevano che saresti tornata da noi prima o poi e sono contenti per te." Claire saltò in braccio a Mattia che ricambiò l'abbraccio. "non è l'unica buona notizia per te oggi" disse lui staccandosi e prendendo il pc di Claire e sedendosi sul divano. "no fai con calma" disse ironica Claire seguendolo. "guarda qui" disse lui facendo partire un video, il cui titolo era 'conferenza stampa Charles Leclerc' slatò un po' di pezzi e poi bloccò il video. "pronta?" Claire annuì. Un ragazzo chiese a Charles di parlare del dramma con Claire Lafette e Claire deglutì. Charles sembrava prontissimo. "l'unica cosa che devo spiegare è che una povera ragazza ha perso il lavoro dei suoi sogni per colpa di notizie, post negativi, messaggi e tweet pieni di insulti, pettegolezzi inutili. E' vero, quest'estate ci stavamo frequentando, ma uscendo allo scoperto è andato tutto male. Alcuni miei amici hanno affermato che avrei dovuto stare più attento e non farmi scoprire, ma io sono del parere che non si può nascondere una cosa del genere. In più questo disastro è stato causato perché lei, ha fatto un discorso in onore del suo migliore amico, nonché anche mio, che ci ha lasciati nel 2015, nel farlo, nel ricordare i bei momenti passati insieme, è scoppiata a piangere e nessuno ha pensato a tutto quello che lei ha passando, vedendo il suo migliore amico passare a miglior vita, hanno tutti solamente pensato a quanto fosse troia ad approfittarsi di un pilota no? E vi sembra che siamo stati noi quelli a sbagliare?" Mattia bloccò il video.

***

Claire stava per piangere dalla felicità. Oggi c'era la prima gara, dopo 3 mesi di assenza dalla Ferrari, in cui Claire lavorava. Si sedette sulla sua solita postazione, per la prima volta dopo mesi. Il colore rosso presente in quei box era così rassicurante per Claire, che rimase a fissare le pareti per qualche minuto. Poi indossò le cuffie e accese il computer, iniziando a leggere articoli, relazioni, schemi e disegni per portare al meglio la Ferrari in questa gara importantissima. Era la prima gara in Italia, a Monza, casa della Ferrari, per Charles in quella scuderia. 'cazzo' pensò Claire rendendosi conto. Non parlava con Charles da quando avevano rotto in hotel. Probabilmente lui aveva visto l'intervista in cui lei, con gli occhi lucidi raccontava la loro storia, mentre lei aveva visto quella in cui lui la difendeva. Avrebbe dovuto parlare con Charles, sia in radio durante la gara, sia prima, per prepararlo al meglio. Non aveva pensato a questo dettaglio. Stava fissando il muro rosso dietro il suo pc pensando a cosa dirgli e a come non scoppiare a piangere davanti a lui. "hey" una voce familiare interruppe i suoi pensieri, si girò. Era Charles. Presa dal panico in quel momento, decise di fare la fredda. "hey"

𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐡𝐢𝐦 |Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora