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La ragazza aveva posato il suo bicchiere ed aveva incrociato le mani appoggiandole poi al tavolo. Sul suo volto vi era un sorriso compiaciuto mentre osservava il ragazzo dai capelli rossi <Allora? Non bevete?>.

Kirishima cercò ľaiuto nello sguardo del ragazzo seduto frontalmente a lui, ma egli sembrava dormire in piedi e che non si fosse nemmeno accorto di ciò che la ragazza aveva chiesto.
"Sta tranquillo! Lei è una nostra amica. Ci sta aiutando, giusto?"
<Sì> rispose in fine, ma il suo buon senso gli impediva di avcicinare oltre la mano. <Propongo un brindisi> disse per fare in modo che anche la ragazza bevesse insieme a lui.

<A cosa volete brindare?> chiese ridendo.

Eijiro si alzò e sollevò il bicchiere <A noi! Al fatto che non so che brindisi fare!> esclamò con allegria nonostante l'ansia stesse alloggiando nel suo petto.

Ochako alzò il suo bicchiere fino a fargli tintinnare entrambi e dopo anche Bakugo fece lo stesso con il suo bicchiere ďacqua.

Quando vide la motra bere con gusto il suo vino, fece lo stesso, ma quando fu ormai vuoto si accorse che la ragazza aveva ripreso ad osservarlo in modo strano.

<Sai> disse versandosi delľaltro vino <ho un altra idea per il brindisi> versò del vino anche a lui <Perchè non brindiamo alla riappacificazione del regno dopo aver finalmente ritrovato il suo povero principe vittima di rapimento?>.

Il cuore gli saltò in gola <Che state dicendo?>. La ragazza non rispose, rise e basta; ma nonappena mosse il braccio e lo sentì intorpidito, non gli servirono più spiegazioni.
<Voi!> disse con sguardo ricolmo di rabbia <Cosa avete fatto?!>.

Ochaco fece una grande risata <Dovevate vedervi, che sciocco che siete stato. Ci sono altri modi per avvelenare un bicchiere oltre che la bevanda>.

<Vi siete venduta alle guardie reali! Io mi fidavo di voi!> iniziò a sentire tutti i muscoli formicolare e non riusciva a muovere bene nemmeno un dito.

<Mh, ancora no. Ma se gli porterò sia il principe che il suo rapitore, mi ridaranno di certo indietro il mio amato Izuku>.

<Voi siete malata!> guardò il biondo che sembrava non capire niente.

<Si, ľho drogato> lo anticipò avvicinandosi al ragazzo e accarezzandogli i morbidi capelli mentre il rosso gli rivolgeva un ringhio furioso <Non riuscirete a scappare, questa volta>.

Improvvisamente non riuscì nemmeno più a parlare ma lo sguardo carico ďodio sapeva parlare benissimo.

<Che peccato. Sarà troppo tardi per voi due quando ľeffetto svanirà> si diresse alľuscita e la aprì <vi direi di aspettarmi qui, ma non potete fare altrimenti> disse prima di uscire e di richiudersi la porta alle spalle.

Le gambe di Kirishima cesero e si ristrovò per terra senza poter fare ormai nulla.
"Pensa, pensa, pensa! Cosa dovrei fare? Katsuki, per favore riprenditi!"

Il biondo guardava il tavolo con la testa poggiata sulla mano e non sembrava pensare a niente nel frattempo. Aveva lo sguardo vuoto e le pupille dilatate.

"Katsuki datti una scossa! Fa qualcosa, ma non possiamo stare qui". Provò a muovere un dito, ma non importava quanto si sforzasse, non riusciva a fare niente.

"È finita. È davvero finita. Lei tornerà con le guardie, la mia gola verrà tagliata e Katsuki sarà costretto a regnare su un popolo che non vuole" non riusciva a pensare ad altro e l'agitazione legata a quel senso di impotenza continuava a crescere.

Bakugo si addormentò sul tavolo lasciandolo solo con i suoi pensieri.

Passò circa un ora dove provò incessantemente a muoversi o anche solo dire una parola, ma ormai sembrava impossibile potersi salvare.

Quando le guardie arrivarono a galoppo dei loro cavalli, buttarono giù la porta e si apprestarono a controllare le loro condizioni.
Dopo essersi accertati che il principe fosse vivo, tutta ľattenzione si concentrò sul rosso che venne incatenato in avari modi per poi essere tirato su di peso.

Quello che sembrava essere il comandante delle guardie reali si preoccupò di portare con se Katsuki in spalla.
Il biondo aprì leggermente gli occhi, ma era ancora troppo intontito; si guardò intorno alla ricerca dello sguardo delľamico ma non lo trovò in mezzo a tutte quelle armature che scintillavano e infastidivano la sua vista.

"Dov'è andata quella stronza?" Pensò Kirishima cercandola con gli occhi ma continuando a non trovarla.

Venne condotto fuori e, mentre si avvicinavano ad un angusto carro trainato da due cavalli, i muscoli iniziavano a farsi più sciolti.
<mh... b...ast...ard...i> disse nonappena sentì la sua voce tornare.

<Eijiro!>
La voce del biondo era ben distinta nonostante nelľaria risunasse il rumore di catene che scontravano tra loro ed il chiacchericcio delle guardie reali.
<Trasformati, idiota!>
Con tutta la forza che riuscì a recuperare, voltò il capo mentre veniva spinto alľinterno del carro e vide Bakugo che cercava in tutti i modi di ribellarsi alle guardie che lo tenevano saldanente per le braccia noncuranti della ferita.
<DEVI SCAPPARE, TI RAGGIUNGERÒ IO!>
Riuscì a dire prima che un colpo alla nuca non gli facesse perdere i sensi.

Kirishima sentì il sangue ribollire nel suo corpo ed improvvisamente iniziò a trasformarsi. Le guardie imbracciarono subito le loro armi ma erano troppo intimorite per fare qualsiasi cosa.
Le catene stavano per cedere, ma il generale si avvicinò senza alcun timore e con fermezza lo infilzò al fianco.
Eijiro cadde in ginocchio.
<Non deve morire. Occupatevi di lui> disse l'uomo prima di incamminarsi verso il cavallo dove era stato fatto montare anche Katsuki.

Quando fu dentro il carro venne medicato, ma si maledisse perchè non era riuscito a salvare ne lui ne Bakugo nonostante ne fosse così vicino.

<Al castello> sentì pronunciare da quelľodiosa guardia, successivamente il carro iniziò a muoversi.

SPAZIO AUTRICE.
si, lo so. Mi prenderei a calci sui denti anche io stessa. Questo pezzo doveva accadere più avanti, ma mi sono resa conto che forse è ora di concludere.
Va beh, sono contenta vi stia piacendo♡

E nel caso non vi stia piacendo: scusate, studio arte non letteratura, ma spero sinceramente non vi stia facendo schifissimo. Giazie per aver letto in ogni caso😅

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