Il mattino dopo fu Eijiro a svegliarsi per primo. Si ritrovò ancora tra le braccia del biondo che lo stringevano forte a se, come fosse un tesoro da proteggere.
I loro visi erano vicini e Kirishima riceveva in faccia ogni suo respiro, ma non osò muoversi per paura di svegliarlo.
Il suo viso era angelico e sembrava sereno nonistante fosse un po' imbronciato.
Il mantello di Katsuki lo aveva coperto per tutta la notte, ma solo in quel momento si accorse che il biondo aveva la shiena scoperta per fare in modo che fosse più coperto.
Quel gesto fu in grado di scaldargli il cuore e non potè fare altro che sorridere e provare a sistemare il mantello dalla parte del ragazzo per riscaldare anche lui, ma in quel momento la testa e il busto del biondo si voltarono lentamente, allentando la presa delľabbraccio; sfarfallò gli occhi e dopo averli aperti quasi del tutto si guardò intorno disorientato prima di ricordarsi gli avvenimenti dei giorni passati.<buon giorno> disse con voce assonnata.
<buon giorno> rispose il rosso sorridendogli.
Senza aggiungere altro, Katsuki appoggiò la sua fronte a quella delľamico e tirò un sospiro di solievo chiudendo gli occhi <per fortuna sembra ti sia passata la febbre>. Si staccò da lui e si alzò in piedi togliendosi il mantello e attaccandoglelo al collo del ragazzo facendo in modo che riuscisse a coprirsi. <non voglio che tu ti riammali, quindi per oggi riposati. Io andrò a cercare la colazione>
<Katsuki, non preoccuparti. Posso darti una mano> protestò alzandosi e slacciandosi il mantello, ma subito quest'ultima alzione gli venne impeditadal biondo che lo prese per mano.
<sai, credo dovresti dare ascolto al ser onnipotente e onnisapiente supreomo di ogni cosa> lo fece sedere nuovamente <io voglio che tu stia al sicuro>.
Kirishima non riuscì a pronunciare nessuna parola, il massimo che potè fare fu annuire con le guance lievemente arrossate.
Il ragazzo si allontanò e Eijiro si strinse le gambe al petto guardando ľacqua del fiume illumina da quei gentili raggi di sole che bucavano le grosse nuvole cristalline.
Quando il ragazzo tornò era graffiato in ogni parte del corpo ma era sorridente. Eijiro si alzò e gli andò in contro. <che hai fatto?!> chiese preoccupato.
<ho trovato questi in un cespuglio> aprì le mani a coppa e gli mostrò delle bacche.
Kirishima si passò una mano sul viso <sei entrato dentro il cespiglio?>.
<No, sono caduto dentro il cespuglio> lo corresse calcando sulla parola "caduto". <forza, assaggiale. Sono buonissime!>.
Kirishima si passò una mano tra i capelli, ma vedendo la spensieratezza del biondo, non potè fare a meno che ridere. <vieni, almeno ti pulisco un po'> disse invitandolo a seguirlo verso il fiume.
Il ragazzo bagnò un piccola estremità del mantello e la passò sulle ferite delľamico mentre mangiavano insieme quelle bacche.
<avresti potuto prendere delle bacche velenose ma non ti sarebbe importato visto che le hai comunque assaggiate subito> gli fece notare mentre ne teneva in bocca una.
<mh, sembravano commestibili> si giustificò lui facendo una lieve smorfia di dolore quando il rosso provò a toglierli una spina che gli si era conficcata nel braccio <Ahi! Attento>.
<scusa, ma sei troppo fragile, mio re> sussurrò mentre glie la toglieva e passava con ľacqua sopra la piccola ferita.
Quando finirono di mangiare si ristesero al bordo del fiume, con i piedi dentro l'acqua che venivano leggermente spinti dalla corrente rendendo la sensazione molto piacevole.
<come vanno le tue di ferite?> chiese Bakugo voltando la testa di lato per guardarlo.
<a volte fanno un po' male, ma sto bene. Grazie> rispose senza staccare gli occhi dal cielo.
Katsuki avrebbe voluto staccare gli occhi dal volto del ragazzo, ma quei lineamenti perfetti glie lo impedivano.
Osservò il rosso chiudere gli occhi e respirare profondamente ľaria fresca con un sorriso in volto.
Quella era la prima mattina di sole dopo tempo dalľinizio delľinverno.
<ti manca casa tua?>.Il rosso aprì gli occhi <non molto. il tempo che stiamo trascorrendo insieme mi sta piacendo così tanto che non mi importa dei dove mi trovo. Mi basta stare con te>.
Quelle parole gli scaldarono il cuore, ma prima che potesse dire niente, sentì dei rumori tra gli alberi. Si alzò ed impugnò subito la spada prestando orecchio per captare ogni singolo suono.
Il rumore di foglie che vengono schiacciate da passi pesantì si faceva sempre più vicino.
Anche Kirishima si allarmò e si alzò in piedi mentre Bakugo li si era già posizionato davanti per proteggerlo.
Katsuki stringeva sempre più forte ľimpugnatura. Il rumore diventava sempre più vicino, ma l'attesa di essere scoperti sembrava durare un eternità.
In fine, con spada sguainata, il suo sguardo si incrociò con la persona che stava provocando in lui tanta agitazione.
<il principe Shoto?!> disse stupito ad alta voce.Il volto del ragazzo diventò subito pericoloso e sguainò la spada a sua volta.
<lasciatemi passare, plebeo. Il mio cavallo è assetato> disse riferendosi alľanimale che teneva tra le redini.<che ci fate da queste parti?> ripose la spada, ma rimase comunque sulľattenti mentre Eijiro assisteva incuriosito la scena da dietro la spalla del biondo.
Non appena il ragazzo dai capelli metà rossi e metà bianchi lo riconobbe, ripose la spada nel fodero <potrei porvi la medesima domanda, ed in più, che ci fate vestito come un brigante?>. Ľocchio li cadde sulľaltro ragazzo e non appena Bakugo se ne accorse, si spostò in modo da impedirgli la visuale.
<la cosa non vi riguarda, ma in questo momento siete nel mio dominio. Quindi parlate!> lo intimò in fine il biondo.
Tra i due non vi era mai stata buona amicizia, ma per il quieto vivere, avevano sempre lasciato le ostilità da parte.Il principe delľaltro regno era ben vestito con abiti regali, ma portava anch'egli un mantello con un cappuccio che gli copriva il volto.
Prese a camminare verso il fiumiciattolo portandosi dietro il cavallo e permettendogli di bere mentre loro conversavano.<sembra che tu ti stia nascondendo> gli fece notaere Katsuki.
Il ragazzo inclinò leggermente le labbra alľinsù <esatto. Devo incontrare una persona che mi è stato proibito di vedere> osservò ancora una volta il rosso che veniva protetto dal principe Katsuki. <credo tu possa capire ciò a cui mi riferisco>.
Bakugo non capì, invece, ma nonappena vide la faccia di Shoto sbiancare guardando il rosso, rimase perplesso e poggiò la mano sulľimpugnatura della spada.
<dove hai preso quei vestiti, lurido plebeo!?> disse sguainando la spada e puntandola contro Eijiro. Katuki agì di conseguenza improvvisamente ricordandosi le parole del ragazzo dai capelli verdi.
<quindi tu e quel traditore...> gli scappò una risatina inquietante innarcando un solo lato della bocca <ora comprendo>.
<non osare dare a Izuku del traditore o ne pagerai le conseguenze!> ordinò puntando la spada verso la sua faccia.
Kirishima era agitato ma non sapeva che dire o fare.
<va bene, mi scuso per aver chiamato il vostro fidanzato "traditore"> disse con tono provocatorio, ma il mezzo bianco e mezzo rosso si fece andare bene quelle scuse.
<siete perdonato, ma ora dovete dirmi come avete incontrato Izuku e come fate ad avere i suoi vestiti> disse indicando con la punta della spada il giubotto smanicato blu che Kirishima stava indossando.
<ci ha aiutati quando ne avevamo bisogno e ci ha dato questi vestiti. Tutto qui> disse nascondendo parte della storia per evitare di spiegare che fosse fuggito dal castello.
Il ragazzo ripose la spada dopo qualche attimo di incertezza. <pregate per la vostra vita che io non scopra qualunque tipo di inganno> li minacciò prima di riprendere il cavallo e salirvi in groppa per poi andaresene da quel posto
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SE CI SEI TU
Hayran KurguIl principe Katsuki scappa da tutte le comodità del suo palazzo reale per cercare uno stile di vita che lo rendesse libero. Durante il suo cammino incontrerà Eijiro e ben presto diventeranno compagni fidati.