22-EPILOGO

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Il cielo nero dava ľimpressione fosse notte fonda. La realtà era che il fumo della città che continuava a bruciare, ricopriva tutto il cielo del tardo pomeriggio.

I tre erano sdraiati sul duro terreno, vicino al fuoco che il rosso aveva acceso.

Katsuki dormiava abbracciato ad Eijiro, mentre lui era impegnato ad accarezzargli la schiena.
Il principe Shoto Todoroki invece, era girato ad osservare il fuoco.

<Sono sicuro che sta bene> Disse il rosso a voce bassa per non svegliare il ragazzo, riferendosi ad Izuku.

<Già, ma non ho nemmeno una pista da cui partire, per trovarlo> prese una foglia secca e la buttò nel fuoco.

<Mh...> Eijiro non sapeva che dire per confortalo.

<Non so nemmeno se...> sospirò e si passò una mano tra i capelli ormai sporchi <... se magari era ancora al castello o se...> il ragazzo non seppe trovare prole per continuare e si limitò a tacere provando ad ignorare gli occhi che avevano preso a pizzicare ed ingoiare il groppo che aveva in gola.

Bakugo strinse di più a se il rosso e sprofondò la faccia nel suo petto. <La strega...> disse con voce ovattata <...quella tipa può mostrarti le cose nelľacqua. Ora state zitti o vi uccido> concluse tornando a dormire.

Todoroki si fermò per cercare di interpretare ciò che il ragazzo aveva appena detto, ma non riuscendoci, guardò il rosso con aria confusa <A che si riferisce?>.

Subito a Eijiro tornò in mente la conversazione che aveva avuto con Uraraka, il giorno prima <HA RAGIONE!> annunciò con voce troppo alta.

Bakugo picchiettò sulla sua schiena <Dormi!> gli disse, ma lui lo ignorò totalmente e continuò a parlare con un tono di voce abbastanza alto.

<Ochako aveva detto che era innamorata di lui! Aveva anche delle pozioni d'amore. Ci ha venduti per andare a salvarlo!>

<Come, prego?!> chiese stupito il principe.

<Sì, lui sta sicuramente bene, non dovete temere di nulla> continuò il rosso <Domattina andremo da lei>

Todoroki si alzò in piedi <Dobbiamo andare da lei ora!> insistette.

Katsuki si voltò e lo guardò in modo truce. Il suo viso portava delle profonde occhiaie che erano evidenziate dalla luce che emanava il fuoco. <Adesso tu ti sdrai e dormi, altrimenti trovo io il modo di farti dormire> si rimise nella posizione di prima <almeno lascerete dormire anche me> diede poi un pugno alla schiena del rosso <Vale anche per te!>.

I due ragazzi non replicarono e obbedirono ai suoi ordini.

Todoroki si sdraiò ma non chiuse occhio, rimase a guardare il cielo finchè la stanchezza non rimpiazzò ľansia.

L'indomani, quando si svegliarono, il cielo era ancora buio, ed il fuoco era spento già da un po'. Il fumo del castello levava ancora alto, e sembrava non voler accennare a cessare.

Todoroki continuò ad insistere per far alzare i due ragazzi che erano ancora intontiti dal sonno e con i muscoli doloranti, finchè non eseguirono i suoi ordini.

Kirishima si voltò a guardare il biondo mentre si grattava un occhio <Te ricordi la strada per la casa della strega?>.

<Dovrei?> rispose lui stiracchiandosi. <Camminiamo, prima o poi la troveremo> aggiunse dopo un sospiro.

Shoto disse qualche insulto a bassa voce e iniziò a camminare in direzione est, seguito dai due compagni.

Dopo molto tempo che i ragazzi stavano facendo in silenzio, Eijiro parlò per primo <Come hai conosciuto Izuku?>.

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