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Ogni parte del suo corpo faceva male.
Sentiva le catene dei polsi cedere a causa della sua trasformazione.
Tutte le sua ferite vecchie e recenti, sembravano riaprirsi, ma non perse tempo a controllare se fosse solamente un sua impressione.
Quando riuscì a rompere definitivamente le catene portò le braccia in avanti, spiegò le ali e per un secondo si sentì libero.

Vi era panico generale e si udivano le urla della gente che era lì solamente per assistere alla sua esecuzione.

Quando ebbe finito la trasformazione, il palco crollò per il peso e molte delle guardie che avevano già impugnato le loro spade, persero l'equilibrio e caddero.

I suoi occhi rossi si alzarono a guardare il terrazzo dove Katsuki cercava ancora di liberarsi dalla presa del tenente che cercava di portarlo via da lì, mentre i suoi genitori lo guardavano spaventati appoggiati alla ringhiera.

Il drago spalancò le ali e si preparò per alzarsi in volo. Questo fece scatenare ancora più il panico.

Alcune guardie erano impegnate a gestire il popolo, mentre altre impugnavano le spade con sguardi terrorizzati.

Eijiro si fermò a guardarli con aria di superiorità e subito dopo sbattè le ali, facendo arrivare alle persone una forte folata di vento.

Puntò subito al terrazzo ma i genitori erano già rietrati nel castello, insieme a Katsuki che era stato trascinato via contro sua voglia.

Andò a schiantarsi contro di esso e lo fece crollare, scatenando ancora di più le urla intorno a lui.

Gli arceri si erano posizionati in riga e tendevano i loro archi nella sua direzione. Quando ognuno di loro ebbe scoccato la propria freccia alľunisono con gli altri, Kirishima sputò fuoco su essere, incenerendole.

Le fiamme non si limitarono alle frecce, e presto incendiarono anche il palco che si trovava nella stessa traiettoria.

POV KATSUKI:

Katsuki tentò con tutte le sue forze di puntare i piedi o di liberarsi dalle braccia potenti che lo stringevano e che lo stavano trascinando via.
<Lasciami!> disse invano tirando dei forti pugni alle mani che posizionavano subito sotto i suoi pettorali.

D'un tratto ľodore di fumo invase le sue narici. I suoi occhi si spalancarono e sentì il bisogno di correre da Eijiro.
Proprio mentre Iida lo stava trascinando fuori dalla grande stanza nella quale si era ritrovato con i suoi genitori poco prima, allungò le braccia e si aggrappò allo stipite della porta.

<Ma che state facendo?! Dobbiamo scappare!> Disse il tenente facendo forza per convincerlo a lasciare la presa.

I suoi palmi pulsavano per via di quanto li stesse stingendo, ma continuò a non mollare la presa.

<I monaci dovrebbero pregarci di non portarvi da loro!> disse Tenya in modo inopportunamente ironico ma con tono arrabbiato.

Nelľistante in cui l'uomo stacco una mano dal suo costato per toglierli le mani dalla porta, il biondo ne approfittò per scivolare via dalla sua presa.

Respirò a pieni polmoni e si fermò a guardarlo, per poi impognare la spada e rivolgeriela contro.

<Non oserai avvicinarti, o la stessa sorte che sarebbe dovuta toccare al mio amato, toccherà a te!> lo minacciò. Il suo sguardo era ancora più spaventoso della lama che volgeva contro l'uomo che lo aveva cresciuto e gli aveva insegnato tutto ciò che sapeva.

Iida si fece scappare un sorriso tra le gocce di sudore freddo <siete diventato grande, vedo> abbassò il capo ma fece subito per rialzarlo per non perdere il suo orgoglio <Siete riuscito a spaventare anche me. Avreste guidato bene le armate> si complimentò.

<Io ora andrò da lui, non permetterò a nessuno di ostacolarmi!> il suo tono era imponente e calmo <Non costringermi ad ucciderti!>.

Iida si guardò alle spalle e vide che i suoi genitori erano scappati ed ormai dovevano essere abbastanza lontani. <Ti sei meritato il mio rispetto, mi hai battuto. Va da lui, prima che cambi idea>.

Katsuki abbassò la spada e, colto da un momento di dolcezza, si avvicinò per abbracciarlo, ma mentre compieva quei pochi passi, vide ľattenzione delľuomo concentrasi su qualcosa alle sue spalle.
Katsuki si voltò a guardare e vide che le fiamme si stavano impossessando di quella stanza e che presto avrebbero invaso ľintero castello, se non lo avevano già fatto.

<Vai se vuoi vivere!> disse il biondo riponendo la spada.

<Fa lo stesso anche tu!> disse Tenya facendo un passo in dietro.

Bakugo fece un saltino sul posto per risvegliare in un colpo tutti i muscoli e si preparò a correre <Grazie di tutto, vecchio scorbutico!>.

Ľultima cosa che riuscì a scorgere dalle fiamme fu il sorriso del tenente, dopo di che, il fuoco li separò e lui iniziò a correre in direzione del terrazzo ormai crollato.

La distanza tra lui e il vuoto si accorciava sempre più rapidamente e sentiva le vertigini.
Arrivato alla fine del pavimento intatto, fece un grande salto.

<EIJIRO!> urlò mentre il senso del vuoto si impossessava di ogni sua parte del corpo.

SPAZIO AUTRICE
Niente di realmente importante, volevo salutare la mia compagna di classe che è riuscita a trovarmi anche su questa piattaforma ( –_– )
Ciao

{Muahahahha, la suspance >:) }

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