Caro Bruno,
Il lavoro è molto e quando torno a casa sono distrutta.
Marisol mi piace. Ha circa la mia età, ma è molto tranquilla e gentile: cuce, rammenda e non si perde troppo in chiacchiere. Ha occhi marroni gentili.E poi c'è anche un'altra ragazza che si è unita a noi, Karima.
Mi dà una mano a stirare e i le sue treccine multicolori sono allegre come lei. Chiacchiera sempre e non se la prende se io non le rispondo.Ma ora non ho voglia di parlarti di loro.
Quando 2 giorni fa sono andata alla lavanderia, mi hanno detto che devo stare attenta, che Matteo cercherà di accompagnare a casa chiunque di noi sia sola, perché ne hanno trovata un'altra.
Ragazza morta, intendo. Credo che sia la terza o la quarta, non so, non seguo molto i notiziari.All'inizio forse la cosa poteva spaventarmi, ma ora... Non so perché non mi fa più nessun effetto.
Quest'ultima è stata trovata poi vicino a dove abito, in una rientranza del porto dove c'è una specie di baia con una spiaggetta. Ci stavano costruendo un bar visto che è un bel posto, ma non so se ora lo completeranno.
Se ne stava seduta con la schiena appoggiata a uno scoglio come se si stesse rilassando al sole e aveva un fiore fra le mani.
Una gerbera gialla. Era dei dintorni e credo avesse sui 30 anni.
La conoscevano in molti e sono tutti molto agitati.Matteo dice che non devo più tornare da sola in autobus, che non gli pesa accompagnarmi.
Karima e Marisol hanno spesso chi le viene a prendere perchè una è sposata e l'altra va a casa con gli amici che lavorano al bar accanto.Ora la nostra piccola città si riempirà di investigatori, poliziotti, specialisti.. Che so, come in quei serial alla tv, dice Dora. I notiziari non fanno altro che parlare di questi omicidi in serie, al centro commerciale è diventato l'argomento principale in qualsiasi negozio e perfino Karima non mi dà mai tregua mentre lavoriamo.
Ho paura di un sacco di cose, ma forse non di questo.
Mi hanno fatto vedere una foto del cadavere che è trapelata... Era molto bella.
La ragazza, intendo.
Curata, pettinata, coi capelli scuri lucidi e la pelle di alabastro.E ho pensato: è in pace.
Per un momento l'ho invidiata.
Quante volte ho desiderato che mi si fermasse il cuore, solo per smettere di star male.Chiunque sia stato si è occupato di lei con affetto. O almeno è quello che mi sembra.
La radio oggi diceva che sicuramente era già morta prima di essere piazzata sulla spiaggia , ma che era così pulita e ben accomodata che non vi sono tracce che possano condurre a qualcuno.
"ti prego, non parlare di serial killer" ho detto a Matteo quando sono salita sulla sua macchina stasera. Lui ha ridacchiato.
"Karima,eh?" e si è acceso la sigaretta.
L'odore del tabacco e del suo profumo nell'abitacolo mi stavano dando alla testa perchè teneva il riscaldamento altissimo e mi sono allentata la sciarpa di lana.
"pensavo avessi freddo" e ha aperto il finestrino.
"grazie,sai" gli ho detto guardandolo "sei davvero troppo gentile con me"
I suoi occhi hanno guardato subito da un'altra parte e si è zittito, tanto che pensavo di averlo offeso, ma quando siamo arrivati al parcheggio sotto casa mia lui è sceso insieme a me per accompagnarmi al portone.
Ho aperto e quando stavo per aprire bocca e salutarlo, lui ha messo una mano sul pomello, sopra la mia.
"sono gentile con te perchè mi piaci, non perchè provo pena o cose così, è chiaro?"
Poi ha staccato la mano ed è semplicemente andato via.
Sono salita in casa come un'automa e sono filata in doccia con i pensieri che mi giravano davanti agli occhi a ciclo continuo: ecco, sta succedendo di nuovo, un'altra vita che non volevo sta ricominciando, ma sto tradendo mio marito? non è giusto, ma i miei genitori vorrebbero questo? non ho alcun diritto di lasciarlo sperare, dovrei chiamarlo e dirgli con molto tatto che ormai io sono materiale avariato, un caso clinico e che forse non mi riprendero' mai del tutto.
Ora sono stesa nel letto e ho preso un paio di tranquillanti.
Credo di essere stanca e di non avere più voglia di pensare a nulla per oggi.
Buonanotte,Bruno.
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Paradise Laundry
FantasyI giorni che mancano alla mia morte sono troppi e non è male, forse, cercare di accorciarli in qualche modo...