Capitolo 15 - Lettera di Natale

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"Svegliati, Astra!"

Qualcosa di soffice mi colpì in faccia.

Subito mi sedetti, guardandomi attorno confusa e sbattendo gli occhi per schiarirmi la vista. "Cosa-"

Il qualcosa di soffice mi colpì di nuovo in faccia. Lo afferrai, e mi ritrovai in possesso di un cuscino. Lacy mi stava sorridendo dal fondo del mio letto. "Svegliati! Il treno parte alle 11!"

Guardai prima lei, poi il cuscino, poi lei di nuovo. Dopo un minuto, sorrisi e glielo lanciai. La colpii in testa, e lei saltò per afferrarlo.

Guardai alla mia sinistra e vidi Rose ricevere lo stesso trattamento da Iris. Presi il cuscino dal mio letto e andai ad aiutarla.

Entro pochi minuti, c'erano cuscini che volavano in tutte le direzioni. Stavamo tutte ridendo e gridando e c'erano alcune piume vaganti per la stanza. Iris mi lanciò il suo cuscino, ed io lo acchiappai. Glielo rispedii, assieme al mio.

All'improvviso, ci fu un forte scoppio, e tutte ci fermammo. Mi girai in direzione del rumore e vidi Colette, con la bacchetta alzata, in piedi vicino al suo letto, che ci guardava tutte malissimo. Teneva in mano un cuscino, ma non era il suo.

"Non ce la fate proprio a fare silenzio?" Chiese.

Mi guardai attorno, non essendo sicura da chi volesse una risposta. A quanto sembrava, nessuna di noi lo sapeva.

Colette camminò lentamente per la stanza. Quando superò Iris, le gettò il cuscino tra le mani con così tanta forza che Iris cadde seduta sul pavimento.

Colette si fermò dopo aver girato tutta la stanza ed essere arrivata di nuovo al suo baule. "Siete tutte delle cretine!"

"Magari, se tu non fossi una noiosa rompiscatole, ci piaceresti di più," borbottò Lacy, mentre aiutava Iris a rialzarsi.

"Ne dubito," dissi, guardandola male. "Forse, se non fosse così interessata alle Arti Oscure..."

Lacy, Iris, e Rose neanche reagirono, anzi iniziarono a sistemare. Immagino pensassero che me lo fossi inventata, basandomi sul fatto che agiva sempre in modo "malvagio". Tuttavia, Colette si immobilizzò e si girò lentamente per fissarmi. Io le sorrisi di rimando. Dopo un attimo, lei scosse la testa e si accigliò. "Non so di cosa tu stia parlando."

"Capisco da dove tu abbia preso l'idea, Astra," Lacy disse ridendo. "Iris, andiamo a colazione." Le due ragazze uscirono. Rose le seguì dopo pochi minuti, lasciando me e Colette sole.

Appena la porta si chiuse dietro Rose, Colette attraversò la stanza e mi puntò contro la bacchetta. "Non sei andata in giro a dirlo alla gente, giusto?"

"Tu che ne pensi?" Dissi, alzando gli occhi al cielo e prendendo il mio cuscino da terra.

"Beh, da te me lo aspetterei," disse lei freddamente. "Pensi che io abbia provato a schiantarti senza motivo."

"Perchè lo hai fatto."

"No che non l'ho fatto!"

Alzando le sopracciglia scettica, dissi, "Come dici tu." Rapidamente presi la mia bacchetta. "Ma ho le prove che tu sei interessata alle Arti Oscure."

"Oh, davvero?" Chiese lei, ovviamente provando a dare l'impressione che non le importasse. La sua voce era più tesa del solito, però.

Annuii. "Quindi stai attenta a come tratti me e i miei amici." Prima che potesse maledirmi, dissi, "Expelliarmus," e guardai la sua bacchetta volare per la stanza.

Colette non si mosse, ma anche lei fissò la bacchetta. Scivolai oltre lei e andai verso la porta. Non mi guardai indietro mentre scendevo le scale.

Saving Star - Libro 2 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora