Capitolo 25 - Il salvataggio

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Rimanemmo seduti sull'orlo del precipizio per qualche minuto. Nel silenzio, era tutto piuttosto surreale, con la luna che ci copriva di una tinta argentea. Avrei creduto fosse un sogno, se non fossi stata un po' dolente dopo essere stata sbattuta a terra due volte. Colette sembrava tremare un po' troppo per alzarsi in piedi, il che era forse piuttosto normale per qualcuno che era quasi precipitato verso la propria morte.

"Direi che è andata bene," Scorpius disse finalmente, ovviamente provando ad alleggerire l'atmosfera. Sorrisi per lui, ma onestamente, quella era stata forse la parte più facile di ciò che stavamo facendo quella notte.

"Ci serve un piano," disse Colette, fissando il cielo nella direzione in cui Uccello-Isaac era volato via.

"Sarà andato ad avvertire Katreena," dissi in maniera cupa.

Colette scosse la testa. "Hai visto? Riesce a volare a stento. Non riuscirà mai a raggiungerla in così poco tempo. E se si trasformasse in umano e provasse a raggiungerla a piedi, probabilmente si perderebbe."

"O potrebbe essere catturato dai centauri. Il che potrebbe tranquillamente succedere a noi."

"Grazie per il pensiero incoraggiante, Scorp," dissi, alzando gli occhi al cielo. "Voto per evitare i centauri a qualunque costo."

"Ci state tutti e due sotto al mantello?" Colette chiese all'improvviso, girandosi per guardarmi.

Annuii. "Perché?"

"Funziona bene?" Chiese, passandomelo mentre si alzava.

"Migliore di qualunque altro al mondo," dissi. "Perché?"

"Credo di avere un'idea."

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"Smettila di salirmi sul piede!" Sussurrai a Scorpius.

"Scusa! Shh!"

Era piuttosto stretto sotto al mantello, a maggior ragione perché dovevamo muoverci abbastanza in fretta per tenere il passo con Colette, che non aveva impedimenti. L'unica cosa a cui doveva prestare attenzione era il buio, dato che teneva la bacchetta nascosta per ingannare Katreena. Pregai solo che Scorpius ed io non inciampassimo e rovinassimo tutto.

Non capivo dove Colette stesse andando, ma dichiarò che c'era un sentiero, e mi fidavo di lei. Scorpius ed io camminavamo al lato, quindi comunque non potevamo vederlo. Era stata Colette a suggerirlo, nel caso Isaac ci stesse seguendo in qualche modo. Per come stavano le cose, Scorpius ed io ci muovevamo più lenti del normale, tentando di evitare rami caduti e radic i esposte.

Ogni tanto, Colette si fermava e si guardava indietro. A quel punto mi assicuravo di camminare su delle foglie secche, o di spezzare un rametto, per darle un'idea generica di dove fossimo. Se io ero spaventata, non potevo immaginare cosa stesse passando lei. Almeno noi potevamo vederla; al resto del mondo, Colette appariva del tutto sola.

Ad un certo punto, si fermò, e si piegò come per raccogliere qualcosa.

Rischiai un sussurro. "Cosa stai facendo?"

"Niente," disse, sorridendo agli alberi e comportandosi come se parlasse da sola. "Strano. Pensavo che gli alberi non parlassero..."

Scorpius mi pungolò alla schiena, e continuammo a camminare. Finalmente, gli alberi cominciarono a diradarsi. Colette rallentò quando entrò in una radura, molto più piccola della precedente. Anche Scorpius ed io entrammo, attenti a non fare un suono.

La prima cosa che vidi fu Katreena, che rigirava la bacchetta tra le mani annoiata. Era seduta su un grosso masso, ed evidentemente aspettava Isaac. Si accigliò quando vide Colette, saltò su e subito le venne vicino. "Cosa ci fai tu qui?"

Saving Star - Libro 2 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora