Capitolo 21 - Nella Torre

120 12 28
                                    

Due settimane passarono, e nessuno dei miei amici si scusò. Provarono a parlarmi un paio di volte, ma avevo già detto a me stessa che non avrei ascoltato finché non si fossero scusati. Inutile dirlo, stavo passando le peggiori settimane della mia vita.

Un sabato di Maggio, quando la maggior parte della scuola si godeva il bel tempo fuori, iniziai la decima libreria. Non avevo provato di nuovo ad ottenere gli archivi, ma stavo formulando un piano per riuscirci. Prima che potessi pensarci ulteriormente, qualcuno si sedette vicino a me.

Rimasi sorpresa quando vidi Scorpius. Sorrise e chiese, "Ti dispiace se aiuto?"

Feci spallucce. "Non mi disturbi." Probabilmente stava per provare a convincermi che sbagliavo su tutti gli altri. Probabilmente lo aveva mandato James. Oh beh. Potevo semplicemente chiedergli di andarsene, o scegliere un altro scaffale.

Tirò via un libro da uno scaffale e lo rigirò. "Mi ricordi il nome? Isabella... Isobel..."

"Isobel Mark."

"Giusto."

Ci fu silenzio per un po' mentre Scorpius ed io setacciavamo libro dopo libro. Ad un certo punto iniziai a chiedermi se avesse intenzione di parlare. Forse questo era il suo modo di aggiustare le cose.

Dopo circa un'ora, si alzò. "Devo andare. Grazie per avermi permesso di aiutarti, Astra."

"Grazie," dissi senza alzare lo sguardo.

Rimase lì per un altro minuto. "Sai... James ed Al e Rose? Ti vogliono davvero bene. Si stanno preoccupando."

"Mi fa piacere."

Lo sentii sospirare. "Pensavo solo che volessi saperlo." Senza un'altra parola, Scorpius si girò e iniziò ad andarsene.

La curiosità mi sconfisse. "Scorpius?"

Si fermò. "Sì?"

"Chi ti ha chiesto di farlo? James?"

Lui si accigliò. "Nessuno me lo ha chiesto. Non lo avrei fatto in quel caso."

Stranamente, gli credevo. Mi girai di nuovo verso lo scaffale, e se ne andò.

Madama Pince mi cacciò via quando la biblioteca chiuse, e velocemente tornai alla torre di Grifondoro. Mentre camminavo per i corridoi bui, sola, lasciai che il silenzio iniziasse ad intristirmi. Ad eccezione delle poche parole scambiate con Scorpius in precedenza, non credevo di aver detto nulla quel giorno. Mi mancava avere persone con cui parlare e ridere. Mi mancavano i miei amici.

Ma a loro non importa di te, mi dissi. Avevo il diritto di sentirmi sola e miserabile. Era colpa loro, in ogni caso.

Quando mi arrampicai per il buco del ritratto, tutti sembravano più all'erta del solito. Nessuno rideva o parlava, e mi accorsi che il professor Potter era in piedi vicino alle scale per il dormitorio maschile, e sussurrava a Pouri. Qualcosa non andava.

Mi chiesi se fosse il caso di chiedere a qualcuno cosa stesse succedendo. Decisi di evitare, ma mi sedetti vicino ad uno dei camini per vedere se riuscivo ad origliare la conversazione di qualcuno e scoprirlo da sola.

Alla fine non fu necessario. Avevo notato James, Albus, e Rose quando ero entrata, e dopo che ebbero sussurrato per un minuto, Rose iniziò a camminare lentamente verso di me. Si sedette sul divano accanto a me, abbastanza distante da rendere ovvio che le cose non andavano benissimo tra noi.

"Astra, qualcuno è entrato nel dormitorio dei ragazzi del terzo anno," Rose disse velocemente.

Provai a sembrare disinteressata, nonostante quella notizia mi avesse scosso un po'. "Oh?"

Saving Star - Libro 2 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora