Capitolo 16 - Mamma

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Le vacanze passarono troppo in fretta. Prima che me ne rendessi conto, eravamo di nuovo sul treno, diretti ad Hogwarts. James, Al, ed io eravamo seduti in uno scompartimento in fondo al treno. Non avevamo avuto molto tempo libero durante le vacanze, e non eravamo riusciti a parlare della lettera da quando l'avevo ricevuta.

"Astra", disse James, rompendo il silenzio che aveva pervaso lo scompartimento, "Hai detto di aver sognato Wren che spediva la lettera? Come può essere possibile?"

Feci spallucce. "Non lo so. Ma sono sicura di quello che ho visto. Era notte fonda, e lei sembrava spaventata, come se stesse facendo qualcosa che non poteva fare."

"Ma...era solo un sogno," dichiarò James. "I sogni sono solo...sogni. Quindi, è strano e basta."

"Forse Wren ed Astra hanno lo stesso tipo di connessione che avevano papà e Voldemort," suggerì Albus, accigliandosi.

"Non è possibile. Astra non è mai sopravvissuta all'Anatema che Uccide, e Wren non ha mai provato ad ucciderla."

Albus fece spallucce. "Allora che idee avete?"

Sospirai. "Lasciamo perdere."

Albus e James si zittirono. Dopo qualche minuto, Al si alzò. "Vado a cercare Scorpius e Rose. Volete venire?"

Scossi la testa, fissando il nulla. Al fece spallucce ed uscì.

Dopo un altro minuto, James mi guardò. "Astra, riguardo l'ultima parte della lettera...Lo hai fatto? L'hai perdonata?"

Come facevo a sapere che saremmo arrivati a questo? Guardai in basso, non sapendo come rispondere. Per guadagnare un po' di tempo, tirai fuori la lettera dalla mia tasca. "Um...beh...io..." dopo un momento, feci spallucce. "Davvero non lo so. Mi manca, ma in qualche modo sento che non è proprio così...se tutto ciò ha un senso."

James annuì lentamente. "Ha perfettamente senso. Manca anche a me, ma non credo di averla davvero perdonata. Al sì, però."

Annuii, sorridendo leggermente. "Al potrebbe perdonare chiunque, senza problemi."

"Se solo fossimo tutti così fortunati."

Spostai lo sguardo verso la finestra, e lentamente posai la lettera. "Credi che la vedremo di nuovo?"

Sentii James sospirare e spostarsi sul sedile. "Non lo so. Vorrei, però, anche solo per capire perché lo ha fatto."

"Spero che tuo padre la trovi. Stanno ancora cercando?"

"Sì. Credo che stiano per rinunciare, però. Non ci sono stati segni di lei."

Non era una bella cosa. Forse la lettera avrebbe aiutato. Forse non sarebbe stato un problema così grande come pensavo. "Forse dovremmo mostrargli la let-"

"No!" mi girai per guardarlo, sorpresa. Subito aggiunse, "La lettera non diceva nulla su dove si trova, quindi non aiuterebbe. Ad ogni modo, vorrebbe prendersi il mantello per tenerlo al sicuro o qualcosa del genere."

Iniziai lentamente a sorridere. "Va bene, d'accordo. Ma se mai dovessimo ricevere un'altra lettera da lei, immagino che dovremo dirglielo." Non volevo farlo. ma il signor Potter probabilmente sarebbe riuscito a trovarla a partire da una lettera, considerando il grande auror che era.

"Un 'se' bello grosso. Ha detto che non sapevano che la stava mandando, quindi probabilmente non è stato facile mandarla."

Feci spallucce. Neanche riuscivo a credere che mi avesse mandato una lettera, se i miei sogni erano una rappresentazione anche vagamente accurata di ciò che stava passando. Non trovavo un motivo per sperare in un'altra. Probabilmente sarei rimasta delusa, in ogni caso.

Saving Star - Libro 2 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora