Tenth

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~ 26 Gennaio 1978 ~

Gennaio era quasi giunto al termine e sembrava che anche il freddo glaciale dell'inverno stesse per dire addio; le temperature erano aumentate, anche se di poco, ma era comunque possibile girare per i corridoi senza il cappello in testa, come stava facendo ormai Alice da un mese o più.

Nonostante questo però di tanto in tanto era ancora possibile trovare i vetri delle finestre leggermente appannati, e in Sala Comune anche degli stupidi disegnini che lasciavano inesorabilmente l'opaca ombra dopo che erano tornati normali.

Durante la lezione di Storia della Magia Lily non riuscì a non dare ragione ad Alice quando mormorò scocciata che quella rognosa lezione doveva assolutamente finire.

Non era ancora chiaro come avesse fatto Rüf a non accorgersi di essere morto, ricordava ancora come quando due anni prima il professore fosse entrato in aula fluttuando, avevano provato a fargli notare quell'assurda realtà, ma aveva cominciato a ridere e dopo averli additati come degli sciocchi, aveva ripreso la lezione. Avevano riprovato a fargli presente quell'accaduto eppure sembrava non capire, o meglio che non volesse capire. Avevano così perso le speranze e decisero di non parlarne più con l'insegnante.

Rüf continuava a spiegare mellifluamente il conflitto tra qualcuno di cui Lily ormai non ricordava neanche i nomi, troppo impegnata a capire come dormire con gli occhi aperti. Alice aveva ceduto al sonno e teneva poggiata la testa alla mano mentre era coperta dai capelli. Un classico, ma semplicemente efficace.

Nell'aula non volava una mosca e anche le retrovie, di solito occupate dai Malandrini, erano silenziose. Remus prendeva diligentemente appunti, almeno così sembrava ma da come non staccava mai gli occhi dal foglio dedusse che stesse tirando linee immaginarie per restare sveglio, Minus dormiva con la testa a penzoloni all'indietro e Lily non poté non pensare a quale atroce dolore avrebbe sentito di lì a qualche ora, Black invece aveva le braccia conserte ed era poggiato contro lo schienale della sedia mentre lanciava sguardi furtivi a Remus, forse erano quelli che lui stava provando ad evitare, infine Potter guardava Rüf con interesse e prendeva appunti.

E da quando lui prendeva appunti durante le sue lezioni? Non prestava neanche ascolto a quello che diceva la McGranitt, ed era la sua materia preferita, come mai aveva deciso che una noiosissima lezione di Rüf potesse essere catalogata tra una delle pochissime cose a cui Potter prestasse attenzione?

Lily si girò verso il professore e cercò di concentrarsi davvero sulle sue parole per capire cosa avessero di così tanto intrigante.

Dopo aver provato davvero ad ascoltare, dedusse che non fosse possibile che Potter fosse davvero attento. Gli unici ad ascoltare Rüf erano lui e il professore stesso, quindi perchè?

Si augurò che stesse facendo finta e che in realtà si stesse focalizzando su un nuovo scherzo di poco gusto da fare alla squadra dei Corvonero per la partita di quel weekend. Era scientificamente impossibile che lui fosse davvero attento.

«Pts! Black!» Sussurrò mentre cercava di attirare l'attenzione del ragazzo che nel frattempo non aveva distolto lo sguardo, forse un po' arrabbiato, da Remus.

Sirius si voltò verso di lei e alzò un sopracciglio. Si guardò anche attorno per capire se ce l'avesse davvero con lui. Quando Lily Evans chiamava significava solo che avrebbe cominciato uno dei suoi rimproveri e lui in quel momento aveva bisogno di tutto tranne della sua voce arrabbiata.

«Potremmo scambiarci di posto?» Chiese mentre gli occhi del ragazzo si sgranavano e si allontanava dallo schienale per sporgersi verso di lei. Impossibile. Forse aveva solo sentito male.

Lily lo guardò eloquente e quando lui si alzò, mentre il professore dava le spalle alla classe, la fissò come se non l'avesse mai vista per davvero.

Prese posto accanto ad un'Alice dormiente e con la punta della piuma le pizzicò una mano.

Letters to LilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora