Dopo due settimane ad attendermi, rieccoci con una nuova recensione. Questa volta parliamo del libro (completo, e che ho letto fino in fondo) The Last Moon di ClarissaLangdon. P.S: quando menziono il trentottesimo capitolo, in realtà potrebbe essere anche il trentanovesimo o quarantesimo, perché negli appunti mi sono dimenticato di segnare dove finivano. Scusa eheh
Lingua - 5.5
Iniziamo col punto dolente di questa bella storia.
Non è un segreto (l'autrice stessa, con la quale mi sono consultato più volte per messaggio, mi ha rivelato di esserne conscia) che l'ortografia sia una ferita ancora aperta in mezzo alle pagine del romanzo. Tuttavia, alla fine ti riprendi parzialmente e comunque gli errori non impossibilitano la lettura; di conseguenza, ho deciso di rimanere sul 5.5 (anche se la mia prima scelta, verso la metà del libro, era stata 4.5).
I tipi di errore che si ripetono in continuazione sono tre o quattro (uno ero indeciso se metterlo qui o su stile, e ho optato per metterlo dopo):
1. Partiamo dicendo che le virgole non hanno un criterio. Ti giuro, ho cercato di comprendere la logica con cui le hai poste, ma mi sembrano solo un insieme di trattini gettati alla rinfusa in mezzo alle parole. Io, personalmente, le ho evitate del tutto durante la lettura, oppure mi avrebbero fatto perdere la testa sin dai primi capitoli (tant'è che molte cose ho smesso di segnarmele a metà, dato che si ripetevano). Ora ti riporterò alcuni esempi dal tuo testo e sistemeremo insieme le virgole. Poi cercherò di spiegarti perché vanno messe così.
"Non volevo farti male intendo" e "Non sei una che ringrazia immagino" sono due esempi ho presi dal capitolo nono. Com'è che si mettono? "Non volevo farti male, intendo" e "Non sei una che ringrazia, immagino". In questo caso, "intendo" e "immagino" sono verbi superflui che vengono usati da un parlante durante una conversazione per porre maggior risalto al fatto che si tratti di un'opinione personale. Essendo che non appartengono alla prima frase (perché sennò ci sarebbe un doppio verbo e non siamo cinesi), vanno preceduti da una virgola. Senza virgola risulterebbero così: "Intendo che non volevo farti male" e "Immagino che tu non sia una che ringrazia".
Prendiamo in esame un connettore avversativo che ti piace tanto: ma (o però). Mi dispiace dirlo, ma su duemila "ma" e "però" che ci saranno in tutto il testo, ho contato una decina (di numero, sfortunatamente non sto scherzando) di virgole messe in modo giusto. Tra gli esempi: "se non il fatto che sei troppo bacchettona per i miei gusti però sento l'odio che provi nei miei confronti" (capitolo ventesimo); "e non potrai crederci ma mi sono affezionata a un altro uomo anche se sto decisamente meglio da sola" (capitolo venticinquesimo); "ero spiazzata ma non tanto per ciò che aveva detto ma per la sua voce" (capitolo trentesimo). Il primo diventa: "se non per il fatto che sei troppo bacchettona per i miei gusti, però sento l'odio che provi nei miei confronti"; il secondo: "e non potrai crederci, ma mi sono affezionata a un altro uomo, anche se sto decisamente meglio da sola"; il terzo: "ero spiazzata, ma non tanto per ciò che aveva detto, bensì (aggiunto da me per evitare la ripetizione di ma) per la sua voce".
Qual è la regola generale che devi seguire in questo caso? Nonostante sia un argomento dibattuto (e tu possa vedere dei romanzi in cui questo tipo di virgola manca, anche se sono davvero pochi), ci sono tre indicazioni per capire dove mettere le virgole in queste occasioni. Quando il "ma" (e anche il però, ovviamente) introduce una nuova frase, ci va la virgola. "Gli ho detto di andare a casa, ma lui non mi ha ascoltato": come puoi vedere, dopo il "ma" c'è un nuovo predicato, addirittura un nuovo soggetto in questo caso. Se il ma, invece, unisce due aggettivi contrastanti, non ci va. "Era allegro ma triste allo stesso tempo": il "ma" esplicita il fatto che ci sia una coesistenza di due attributi che sono gli opposti l'uno dell'altro. Si può omettere la virgola prima di un "ma" nel primo caso, ma solo se questo "ma" è seguito da una frase incastonata. "Lo avrei voluto davvero fare ma, anche con tutto il tempo del mondo, non ci sarei riuscito": la frase subito dopo il "ma" è un'aggiunta, un'informazione ulteriore che viene messa fra due virgole per mostrare che viene detta o con tono differente se si tratta di un discorso diretto o di un dato secondario.
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Un servizio coi fiocchi - Recensioni amatoriali
General FictionBenvenuti, miei cari! Vi introduco nel mio bellissimo mondo fatto di recensioni. So che i servizi di recensioni sono molto richiesti su Wattpad e che molti di voi si riverseranno qui (o almeno spero) per chiedermi di leggere e valutare le vostre sto...