L'Ultima Strega - I Sangue d'Elfo

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Oggi, dopo diversa attesa (per motivi personali), recensiamo la storia di NessaStories. Anticipo fin da subito che ho letto soltanto sei capitoli più prologo perché la storia non funziona e spiegherò il perché in questa recensione. Ne ho già parlato con l'autrice e la stessa mi ha detto di non preoccuparmi e che non prenderà nessuna delle mie critiche come un insulto.

Lingua - 6.5

Mi dispiace dirlo, ma questo è il punto migliore della tua storia nonostante le varie lacune in cui mi sono imbattuto. Cos'è che va e cosa non va? In generale, la tua ortografia non è sbagliata e anche la punteggiatura è tutto sommato decente, però ci sono degli errori che ripeti spesso.

Per prima cosa, la consecutio temporum. In alcune parti del tuo racconto sembra che tu non sappia come coniugare i verbi per esprimere le varie sfumature del passato, soprattutto quella che riguarda gli eventi accaduti prima della narrazione. Prima ti farò un esempio inventato da me. Poi andrò a prenderti qualche esempio per mostrarti dove sbagli. "Tim gli disse che avrebbe dovuto finire quello che Shay gli aveva detto di fare". Come puoi ben vedere, il "gli disse" è il verbo che ci spiega cosa sta avvenendo nella narrazione. Esso è al passato remoto e quindi corrisponde, appunto, alla narrazione. "avrebbe dovuto finire", invece, è al condizionale passato perché mostra una cosa che non ha ancora finito (e che può tranquillamente non finire anche se gli è stato detto di farlo, ed è per questo che viene usato il condizionale). Infine, "aveva detto" è al trapassato prossimo. Questo è l'errore che commetti più spesso: infatti, tu lo avresti reso con "disse". Perché non va bene "disse"? Perché l'azione si sta riferendo a una cosa che è accaduta prima del momento di cui si sta parlando (per la precisione, indicato dal verbo "disse", che pone il piano degli eventi e di conseguenza bisogna coordinare e coniugare gli altri verbi a seconda del fatto se avvengono in concomitanza oppure no). Se tu, invece, usi un altro passato remoto, è come se stessi comunicando al lettore che Shay glielo sta dicendo in quel preciso attimo. Come capirai, non è quello che succede, perché ovviamente Shay glielo ha detto prima, ed è perciò che ci va un tempo che anticipa il passato remoto.

Qua riporto alcuni esempi dal tuo testo: "che stava provando fino..." (prologo) → "che aveva provato fino..."; "conobbe Matt..." (capitolo primo) → "aveva conosciuto Matt..."; "gli chiese il ragazzo..." (capitolo primo) → "le aveva chiesto il ragazzo..."; "non era come quando l'avvertì..." (capitolo sesto) → "non era come quando l'aveva avvertita...". Chiaramente, di esempi ce ne sono altri di questo tipo, ma devo parlare di molte cose in questa recensione.

Non sono gli unici sbagli di consecutio che fai, tuttavia. Troviamo anche molta confusione nella resa dei congiuntivi e dei condizionali. Come in: "Non ci volle molto prima che la ragazza iniziò..." (capitolo sesto) → "Non ci volle molto prima che la ragazza iniziasse...".

Per seconda cosa, nonostante ti abbia già detto che alla fine la tua punteggiatura è decente, ci sono comunque degli errori costanti. Così come nella scorsa recensione, ometti sempre la virgola dietro il "ma" e il "però". Per di più, non hai ben presente come si usa la virgola del vocativo. Questi sono argomenti di cui ho già parlato in questa sezione in altre recensioni. Ti consiglio, di conseguenza, di andare a rivedere indietro se ti serve una mano.

Contenuti - 5.5

Perché questo voto? Perché, nonostante la materia prima, ovvero l'idea motrice della storia (sebbene la sua poca originalità), sia comunque carina, essa manca di mordente e soprattutto si svolge troppo velocemente e risulta molto anonima.

Perché ti dico che risulta anonima? Prima di arrivare a Tyler e Vincent, che portano un istante di caratterizzazione vera dei personaggi (seppur sbagliata e ti spiegherò il perché), tu presenti Vanya, Matt, Lydia e i genitori di lei. Dici tante cose riguardo ai loro caratteri (cosa sbagliatissima, ma te lo spiegherò nello stile), eppure quello che dici non sempre si rivela essere la verità. Vuol forse dire che il narratore non è affidabile? Potrebbe essere una cosa attuabile in una prima persona al passato remoto (perché potrebbero essere le opinioni del protagonista a distorcere la sua immagine dei personaggi), ma in una terza persona il narratore deve essere un punto fermo per il lettore. Esso non può delineare il carattere di un personaggio e poi fargli fare cose che non combaciano sempre con le loro descrizioni. O almeno non puoi farlo all'inizio. Certo, in situazioni di stress o dopo diverso tempo, gli accadimenti possono causare dei cambiamenti nella personalità di un personaggio.

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