Capitolo 17||-un incubo-

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-Bene, potete sedervi- disse la direttrice sedendosi dietro la scrivania
Andrea ed io ci sedemmo una affianco all'altra su un comodo divanetto. Le sedie delle classi erano scomodissime e lei ha un divano di pelle, ah.
-Cominciamo con lei signorina Andrea, è nuova, non è qui da nemmeno un giorno e già crea problemi, non le pare vergognoso?-
-No- disse guardandosi intorno con uno sguardo indifferente
-No...questo è tutto quello che ha da dire?-
-Cosa vuole che le dica? Tutto era perfetto prima che arrivassi qui- bacillò Andrea
-Tenga conto del fatto che non uscirà di qui fino alla fine del corso, se ovviamente il corso andrà bene, e signorina Smith, le è sembrato non so...carino?- mi chiese e date le circostanze non potevo far altro che rispecchiarmi nelle parole di Andrea.
-Su cara- feci una pausa -come una donna di 70 anni può dare tanta importanza alle parole di una bambina di 16? Non dicono che gli anziani sono più saggi? Lei no lo dimostra- Andrea scoppiò in una sonora risata. Povera direttrice, ma a me proprio non piaceva ed io sono nota per dire ciò che penso.
-Oggi avreste dovuto avere la giornata libera ma no, andate nell'aula di detenzione, sarete castigate- fece una pausa - Per sua informazione ho 35 anni-
-Ma oggi è sabato!- disse Andrea nervosamente
-Si certo ed io sono Katy Perry- risposi al commento della direttrice -Queste rughe non vengono mica alle 35enni!- esclamai
-Dovrei spiegare io che dipende dal DNA?- commentò
-No grazie, se ha davvero 35 anni vorrei vederla a 70- dissi rude.
Andrea cominciò a ridere sonoramente piegandosi in due. Che ragazza strana, come me suppongo.
-FUORI DI QUI TUTTE E DUE!- urlò la direttrice
Uscimmo dall'ufficio ed appena la porta di chiuse ci demmo il cinque.
-È stato fantastico- disse Andrea ridendo
-Hai visto la sua faccia?- risi
-Avrei dovuto farle una foto!- rise lei
Ci dirigemmo verso la mia camera in modo da potermi cambiare dato che ero ancora in pigiama. Mentre parlavo con Andrea un ragazzo, non avevo idea di chi fosse, mi interruppe.
-Ehi tu col pigiama! Ti hanno mai detto che sei sexy?- disse un ragazzo dai capelli castani e gli occhi verdi.
-Questo già lo so, non ho bisogno che me lo dica qualcun'altro- esclamai passandogli davanti
-Bene piccola, qualche volta ti andrebbe di uscire?- mi abbracciò ma io mi scansai velocemente.
-Allora partiamo dal punto primo, non ti conosco e nemmeno mi interessa- stava per parlare ma lo interruppi -No, non dirmelo perché non mi interessa, punto secondo, non esco con il primo che passa e terza e ultima cosa, ma non meno importante, questo è un collegio, dove vorresti andare? Alla caffetteria?-
-Andiamo dove vuoi amore, comunque sono Lucas- disse afferrandomi per il braccio
-Ti ho detto che non mi importa. Fine. Lasciami imbecille.- non mi lasciava -Voglio solo uscire con te piccola- Andrea guardava divertita
-Patetico- mormorò poi riferendosi a Lucas
-Amico, la ragazza ha detto di lasciarla- disse una voce dietro le mie spalle. Harry.
-Tu non mettermi in mezzo- rispose l'incubo che mi teneva stretto il braccio.
-Vuoi cheti prenda a pugni proprio qui?- rispose lui.
-Lascia perdere Harry- dissi mettendomi affianco a lui dopo aver tirato uno schiaffo a Lucas che finalmente mi lasciò.
Alcuni ragazzi erano lì, tra di loro c'erano i ragazzi e le ragazze.
-OhOhOh- esclamò Zayn
-Quando diventerò zio?- chiese Louis
-Ma che ti prende?- si mise una mano sul viso facendo una smorfia per il dolore. Li lanciai un occhiata assassina e me ne tornai nella mia stanza seguita da Andrea e le ragazze.
Mentre Andrea parlava con Perrie, Sophia ed Eleanor e le spiegava del castigo e ciò che era successo io mi stavo cambiando. Misi una maglietta nera con la scritta bianca "normal is boring" con un paio di jeans bianchi e le mie vans. Sopra misi una giacchetta di lana grigia e sciolsi i capelli.
Mi avvicinai alle ragazze ed uscimmo incontrando i ragazzi.
-Dove vai tanto carina ?- chiese Niall
-A farci punire- rispose Andrea al posto mio
-Un'altra cattiva ragazza- commentò Zayn guardandola
-Già- rispose lei -Andiamo Lara?-
-Ehm sì certo- guardai Harry -Grazie per prima-
-Non preoccuparti piccola-
Entrammo nell'aula e il professore che ci sorvegliava era Emilio, è magro ed anche abbastanza sciocco. Due parole che lo descrivevano alla perfezione.
Appena mi sedetti appoggia la testa sul banco, saremmo state lì un'ora, caddi in un sonno profondo.
*
-Non farmi male per favore!- gridò una piccola bambina. Si vedeva che fosse indifesa e spaventata.
-Avresti dovuto pensare prima di farmi tutto questo- disse un'altra bambina, Angelie, era certamente lei.
Lei prese il coltello e lo conficcò nello stomaco della bambina, la bambina gridava ma ormai stava morendo lentamente.
Varie immagini mi apparirono in mente, facevano ribrezzo, bambini torturati, morti, che gridano...erano solo bambini.
Ma alla fine di tutto apparì la stessa immagine dell'altra volta, quei paesaggi cupi, oscuri, bambini che cercano di scappare da una stanza e corpi da tutte le parti. Che merda è tutto questo?
*
-Sveglia amica, IL CASTIGO È FINITO!- festeggiò Andrea -Stai bene? Ti vedo un po' pallida- aspettava una risposta che non arrivò -Stai tramando, vuoi andare in infermeria?-
La guardai negli occhi e le dissi :
-Non è lì che devo andare-
-Ma di che parli Lara?-
Era già tardi, uscì dalla stanza e fissai bene in mente quel posto, non dormirò mai tranquilla fino a quando non saprò cosa è successo in quel posto.
HELLO
Penso che questo sia il capitolo che più odierò fra tutti AHAHAHAHAHAHAHA è stato odioso da tradurre, sul serio.
Dopo questo capitolo dovrete avermi perdonata assolutamente yay.
Vi amo.
Bye.
Anzi no.
J xx

"GO TO SLEEP"||H.S [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora