capitolo 1

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Dedico questo capitolo a Francesca, una ragazza del gruppo Wattpadare, che mi ha aiutato a creare la copertina di questa storia. Buona lettura.

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Ho finalmente lasciato tutto. Sto andando al college, un sogno che finalmente si realizza. Quel sogno che tanto coltivavo nel mio cassetto.

Mi sono svegliata con un bellissimo umore e il profumo di frittelle nelle narici. Non mi sono mai accorta di tutti quei dettagli nella mia cameretta: sul muro a destra c'è attaccato un disegno di quando era ancora bambina, vicino alla porta c'è una macchia marrone che decora il muro, il ricordo di quando per la prima volta avevo assaggiato il caffè mi invade la mente e ridacchio.
Mi alzo dal letto. Ho già in mente tutte le cose da fare oggi.

In cucina mia madre è intenta a lavare le padelle. 'Buongiorno giovane donna' dice con un sorriso. 'Buongiorno' dissi nel modo più allegro che potevo. E' stata la colazione più buona della mia vita e mi mancherà svegliarmi in questo modo.

Sono le dieci passate del mattino ed è da un po' che sono in macchina. Finalmente l'edificio che avevo visitato qualche mese fa, appare da lontano. I mattoncini dei muri prendono forma mentre mi avvicino al mio futuro.

L'edificio ormai antico è davvero affascinante e circondato da un gigantesco prato. Mia madre vestita con una gonna nera e una camicia bianca esce dalla macchina dopo di me con le lacrime agli occhi. La guardai un attimo: aveva ormai le rughe sulle guance ma la bellezza ancora si nota. Una donna bellissima con una storia altrettanto alla sua altezza. Anche la mia di storia sarà unica.

Mi riprendo dai miei pensieri prendo la valigia e il borsone. 'Chiamami quando avrai tempo, ti voglio bene' mi disse abbracciandomi come se non mi avrebbe vista più. Annuì sussurrando un 'anche io'.

Passai in segreteria per le chiavi della stanza dove una donna sui cinquant'anni mi accolse sorridendomi calorosamente. Girai un paio di volte le chievi nella serratura ma non riuscii ad aprirla. Posai quindi il borsone che avevo sulle spalle accanto al muro. La porta si spalancò improvvisamente mostrandomi la figura di una ragazza dai capelli biondissimi.
'Tu cosa vuoi?' mi chiese bruscamente e subito si formò un cipiglio sulla sua fronte.
'Coinquilina' dissi.
'Oh giusto, sei Samantha Howard?'
'Sì'
'Quando sei nata?' la sua domanda strana di fece ridere.
'Cos'è non lo sai? Forse non sei lei? Tutti cercano di entrare qui, quindi non mi stupirebbe se ci provassi fingendoti la mia nuova qui...'
'14 Marzo' risposi fermandola dal suo lungo discorso. 'Uh ok, entra e benvenuta' mi accolse anche lei come la segretaria. Quasi mi domando se insegnano a sorridere in ''quel modo''.
'Quello è il tuo letto, mi piace stare vicino la finestra' mi mostrò 'E, uhm, tutta la parte destra è tua tipo quell'armadio, la scrivania.. Tutto. Il bagno è qui.' mi fece strada e mi mostrò il bagno perfettamente pulito.
'Sono una tipa ordinata quindi ti consiglio di provare ad esserlo anche tu se non vuoi cambiare stanza' 'cosa?' 'Sto scherzando' mi disse ridacchiando. Questa ragazza è davvero bellissima. I capelli biondi le cadono sulla schiena fino ad arrivare al sedere, ha occhi azzurri come il mare e 'che sbadata! Non mi sono presentata: sono Sophie Banks' disse 'Alle 12.30 c'è il pranzo e ...umh.. Devi andare tutta dritta a destra poi ti ritroverai una gigantesca porta. Ci vediamo lì' aggiunse uscendo dalla nostra stanza.

Analizzo per bene la stanza e inizio a sistemare le mie cose. Chissà perché tutti vogliono entrare in questa camera. Sophie sembra una brava ragazza ed è molto carina. Credo di averlo detto più di una volta. Era ormai ora di pranzo così presi la chiave della stanza, la chiusi e mi sforzai di ricordare le indicazioni che la mia coinquilina mi aveva detto. Tutto dritto. A destra. Un grande portone mostra la grande sala da pranzo. Le pareti sono di un blu scuro e i tavoli sono sia rossi che bianchi. Non conosco ancora nessuno e mi sento un po' a disagio. La stanza è affollata e cerco la chioma bionda di Sophie. Mi aveva detto un '' ci vediamo lì'' ma non so se voleva davvero che mangiassi con lei. Una voce famigliare mi chiama e non sono sicura se girarmi o meno. 'Sam! Vieni!' esclamò la bionda. Nel tavolo insieme a lei ci sono altre tre persone. Appena seduta Sophie mi presenta ai suoi amici. Credo. 'Questa è Samantha. Samantha lei è Rebecca' mi disse indicando la ragazza dai capelli neri e una maglietta un po' scollata. Mi rivolse un sorriso sforzato. 'Lui è Austin' mi dice indicando il ragazzo dalla maglietta blu. 'E lui è Jai' indica infine il ragazzo con la maglietta dei Nirvana. Ha i capelli di un castano più scuro di quelli di Austin. Porta una bandana. Intravedo i sui tatuaggi e appena alza il braccio destro realizzo che ne è pieno. Cosa ci fa un ragazzo così nel college di Los Angeles?
'Cosa?' la sua voce mi allontana dai miei pensieri. 'Nulla' rispondo così a bassa voce che credo nessuno ha sentito cosa ho detto. 'Austin andiamo da James?' chiese. Sembrava quasi un ordine che una domanda. Si alzarono e immediatamente capii la frase '' Tutti cercano di entrare qui, quindi non mi stupirebbe se ci provassi''. Si erano tutti girati. I così detti popolari. Non so se esserne felice o meno. 'E' più simpatico di quello che sembra' mi disse infine Sophie.

N/A

È la prima storia che scrivo quindi spero vi sia piaciuto questo primo capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate.

FIX ME || Jai Brooks (in pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora