Capitolo 10

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Il pavimento nero lucido brilla  sotto i miei piedi e cammino piano per paura di poterlo rovinare. Un golden retriever scodinzolando corre verso di me aggrappandosi alla mia gamba. 'Lui è Lucky il nostro bellissimo, dolcissimo cagnolino' dice Matt con un tono di voce dolce accarezzando l'animale che ormai distolse l'attenzione da me.

La casa è lussuosa. Un lampadario con pietre nere è sospeso al centro del grande salone. La cucina richiama gli stessi colori, è aperta con un piccolo balconcino che da al salone, l'isola che è al centro di essa è di marmo bianco. Tutta la casa è in bianco e nero, cosa che la rende molto elegante. Mi accomodo sul divano. 'Posso portarti qualcosa?' mi chiede Matt aspettando in piedi per una risposta.

'No, grazie sono apposto' risposi sorridendogli gentilmente.

'Sono sorpreso che tu stia cercando lavoro.. Se posso chiedere il motivo' finalmente si sedette guardandomi.

'Per il college, devo aiutare mia madre per pagarla' risposi imbarazzata. Era ovvio che lui non ne aveva bisogno, forse pensa che sia una stupidaggine.

'Non ti basta fare il  dog-sitting allora' dice riflettendo sulla mia stessa risposta.

 'Non ho trovato niente in giro, se  non servo non fa niente, cercherò in...' neanche finisco la frase che lui inizia a parlare. Non so esserne infastidita o esserne sollevata.

'Non intendo questo Samantha' ridacchiò fermandosi 'Mio padre ha un bar proprio qui vicino. Forse lo conosci è vicino all'appartamento del tuo amico Jai' dice.

 'Uh non è vicino, c'ho messo un po' per arrivare qui' esclamo. Si è sbagliato, l'appartamento di Jai e Austin è molto lontano, è vicino al college. Per quale motivo poi lui sa dov'è il suo appartamento? Saranno amici? Mi fermo mai mille giri di pensieri che la mia mente sta cercando di fare.

'Mh, no. Lo vedo in zona e , non mi prendere per uno stalker, ma abita in un appartamento qui a pochi isolati' il rumore di una porta ci distrae entrambi. Un uomo di mezza età entra dalla porta principale. Indossa un completo e appoggia la giacca dell'appendi abiti dell'ingresso. A disagio mi alzo velocemente aggiustando la pieghe che si erano forma sulla mia maglia mentre ero seduta. Matt saluta l'uomo che capisco è suo padre.

'Lei è Samantha' mi presenta

'E' un piacere conoscerla' dico allungando la mano

 'Quanto sei formale ragazza. Rilassati' i due uomini che ho davanti ridono e io sorrido imbarazzata.

 'Stavo pensando papà, non cercavi una barrista?' chiede Matt guardandomi per rassicurarmi un poco.

'Sì, ne hai trovata una?' chiede di rimando il padre sedendosi su uno sgabello della cucina.

 'Samantha sta cercando un piccolo lavoro, la potresti aiutare dandole il posto' barrista? Non so fare neanche un drink. Dovrei provarci però. Meglio del dog-sitting.

'Va benissimo, non fa niente se non è la prima volta. C'è la nostra barrista che ti insegnerà. Lascia i tuoi contatti a Matt mi farebbe piacere aiutarti. E con questo vado, dopo un lungo giorno di lavoro ho bisogno di riposare' l'uomo si alza dallo sgabello scomparendo in uno dei corridoi.

 'Non dovevi' dico a Matt che si era anche offerto di accompagnarmi al college.

 'Non è niente' dice prestando attenzione alla strada. La ranger over nera è davvero bella, l'interno è in pelle di un colore chiaro. Se lo posso permettere, che vita perfetta. 'Eccoci arrivati, ci vediamo in giro Samantha' mi saluta. Gli sorrido e prima di chiudere il portone della sua porta dico 'Matt grazie ancora e chiamami Sam'.

FIX ME || Jai Brooks (in pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora