'Sei proprio uno stronzo!' sentivo la voce di uno dei due ragazzi protagonisti al centro della folla. Spingo delle persone per vedere meglio. Scarico uno sbuffo di liberazione quando non riconosco nessuno dei due. Ritorno velocemente nella camera trovandomi davanti Sop che infila casualmente dei fogli all'interno della sua borsa. 'Buongiorno' la saluto mentre inizio a sistemare il mio letto. 'Oh Dio, devo scappare! Ma pranziamo insieme oggi.' dice frettolosamente e esce dalla camera.
Odio sentirmi così stanca semplicemente perchè la notte prima sono stata sveglia a pensare.
Matt bussa alla mia porta proprio quando stavo per entrare in bagno, il suo sorriso è raggiante.
'Hey, scusa se ti disturbo a quest'ora. Comunque sono passato per sapere delle cerimonia' mi chiede. La relazione che ebbe Jai quando lo venne a sapere non era uno dei migliori e so che sono una persona individuale ma il solo pensiero di lui turbato non mi da nessuna tranquillità. Prendo un respiro profondo.
'Non posso accompagnarti alla cerimonia della tua confraternita, mi dispiace.' dico un po' amareggiata.
'Okay' dice.
'Non preoccupartene'. Entra nella stanza e mi alzo dal bordo del letto in cui mi ero seduta.
'Almeno un abbraccio me lo puoi concedere?' mi chiede scherzoso. Gli sorrido di rimando e lo stringo. 'Ci si vede in giro' dice poi prima di voltarsi ed uscire.
L'aria non è molto calda infatti un leggero vento mi scompiglia i capelli che ho lasciato cadere sulle spalle. E' ormai la pausa pranzo e non ho molta fame. Mi siedo
fuori, su una panchina e osservo la gente camminare.
Il mio cellulare vibra.
Jai: non ti vedo nella mensa. dove sei?
You: fuori. rispondo velocemente. Non passò neanche un minuti che Jai era già accanto a me.
'Non hai fame?' mi chiede accendendosi una sigaretta.
'Non molta' rispondo spostandomi per non respirare il fumo. Jai mi tira però la mano e con poca sicurezza la stringe nella sua. A questo gesto non potevo non sorridere.
'Ti senti bene?' mi chiede distogliendomi dal guardare il cane di un passante.
'Sì, sono solo stanca' rispondo stiracchiandomi un poco.
'Allora ti porto in un posto?' esclama alzandosi e buttando la sigaretta ormai finita.
'Dove?' chiedo curiosa mentre mi alzo per seguirlo. 'Il mio studio' risponde schioccando sulle mie labbra un veloce bacio.
'Bella voce' afferma Jai prendendosi gioco di me. A squarcia gola continuo a cantare la canzone di Pink facendo le più brutte figuracce quando arrivavano le note alte. Tutta la stanchezza sembra essere svanita ma so che più tardi tornerà e mi farà stare a letto per più di mezza giornata. Arriviamo davanti ad una specie di magazzino posto nel mezzo del nulla. Scendo dalla macchina e l'aria ora è calda. Jai tira fuori dalla tasca posteriore una chiave. Quella specie di garage contiene uno studio di tatuaggi. Mille disegni, lasciati in matita o a colori, abbelliscono le mure bianche del posto. Mi avvicino vedendo la poltroncina accanto alla quale c'è il macchinario con cui fare i tatuaggi. Mi siedo su di essa e mi guardo ancora intorno stupita dal fatto che non me ne avesse mai parlato prima d'oggi.
'Non sapevo facessi tatuaggi' osservo ora in piedi. 'È tutto così bello. I disegni con bellissimi.' continuo.
'Quindi ti piace?' mi chiede con un tono quasi incredulo.
'Certo!' dico; mi fermo davanti a lui e con un veloce gesto porto le mie braccia attorno al suo collo, sollevandomi leggermente sulle punte. Poggio le mie labbra sulle sue apprezzando tutto il suo sforzo del suo piccolo gesto. Poggio la mia fronte sulla sua e con le labbra umide sento il soffio del suo respiro contro esse mentre afferma 'Questo non ti concede un tatuaggio gratis'. Rido alla sua affermazione.
Sono in macchina e riconosco la via che sto percorrendo: è quella per la scuola. Vedo il mio riflesso sul finestrino della macchina. Ho i capelli legati in una mezza coda, mia madre mi sistemava sempre cin quel modo i capelli quando ero piccola. Una Madison di circa 7 anni è seduta accanto a me e con voce esile mi chiede 'Dove stiamo andando?' . Io le rispondo che andremo a scuola e le indico il parco giochi dove andavamo sempre ma lei non riconosce niente. Continua a chiedermi la stessa domanda finché non perdo la pazienza e colpisco il sedile di fronte a me. Improvvisamente mi accorgo che alla guida ci sono io, io ora, ormai adulta. Il mio colpire il sedile colpì anche il volante e in meno di un secondo un'auto si scontrò con la mia.
Mi sveglio grazie al suono del clacson. 'Scusa non volevo svegliarti ma quel fottuto bastardo stava per per andarci in contro' dice Jai guardandosi attentamente intorno. Rimango spaesata per un paio di secondi e rimango in silenzio pensando all'incubo che ho appena avuto. Poggio la testa sul finestrino e mi rilasso sapendo che ora sono sveglia e quello che cinque minuti fa sembrava reale era solo un incubo.
Mi stendo sul divano dell'appartamento di Jai. Ancora una volta sono qui. 'Cucino della pasta, la mangi?' mi chiede appena rientra nel salone ormai in una comoda tuta grigia. Annuisco per poi seguirlo in cucina. 'Pasta, eh? C'è qualcosa delle tue origini che devo sapere?' chiedo di nuovo curiosa di saper qualcos'altro in più su di lui. 'Mia madre è italiana' afferma e ci perdiamo in un discorso sui piatti tipici italiani.
Siamo seduti intorno alla penisola della cucina a mangiare un piatto di pasta al sugo di pomodori più buona di quelle che avessi mai mangiato prima. 'Sei anche uno chef ora?' chiedo mentre giro la mia forche sul piatto. 'Dovresti assaggiare la lasagna della nonna' esclama entusiasta. Un cellulare vibra e il suono echeggia per la casa. Jai si alza e prende il telefono fisso poggiato su una mensola del salone.
Dopo poco ritorna e senza giri di parole mi dice 'Domani ceniamo dai miei'.
Al suono di quella frase quasi mi stavo strozzando con la pasta.
N/A
Il capitolo è breve, mi dispiace! Inoltre mi è dispiaciuto molto che avete dovuto aspettare un secolo prima dell'aggiornamento visto che avevo anche proposto la #fixmeweek MA non riuscivo ad entrare nel mio account.
Ho però una notizia: HO FINITO DI SCRIVERE TUTTA LA STORIA. Quindi dovrei solo pubblicarli e può sembrare una cosa facile ma dato che sono in ''vacanza'' dall'altra parte del mondo il wifi va e viene. Non posso promettervi quindi di pubblicare un determinato giorno ma i capitoli ci sono e spero siate curiosi del percorso che faranno tutti i personaggi della storia!
E con questo vorrei ringraziare, ancora una volta, tutti i lettori della storia che votano o che leggono semplicemente. Non dimenticatevi di lasciare un commento perchè mi leggere le vostre opinioni :)
-Angs
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FIX ME || Jai Brooks (in pausa)
FanficSamantha Howard è una ragazza comune con aspettative molto alte. Piena di obbiettivi si iscrive al college di Los Angeles. Cosa succederà quando incontrerà colui che metterà un po di ''azione'' nella sua vita? Forse vi sembrerà una delle tante sto...