Appena arrivata in hotel non ho dormito, ho passato tutta la notte in chiamata con Anna e piangendo nel ricordare lui.
In più i ricordi della sera prima di sono fatti spazio nella mia mente ed ho fatto il test in chiamata con Anna dato che avevo nausee continue ed è uscito positivo; ero incinta del ragazzo che mi ha fatto perdere la testa e mi ha rubato il cuore.
Penso che dovrei dirglielo ma non ho il coraggio di farlo. Ad Anna avevo detto di non dire niente per non farlo andare in preda al panico. So che arek voleva dei figli con me e lo stiamo per avere ma penso che gli terrò nascosto il bambino o la bambina finchè non tornerò in Italia e ne riparleremo.
Mi vesto velocemente, indossando una felpa di Arek ed un leggins con ai piedi le mie amate Adidas, per poi scendere per andare a fare colazione, prendo un semplice cornetto alla crema e vado al centro per poi aspettare la squadra. Il mister mi presenta ai ragazzi che mi hanno subito integrata nel gruppo.
A me si avvicina un ragazzo alto, forse quanto Arek, con gli occhi azzurri ed i capelli sul nero e gli occhi azzurri.
Iniziamo a parlare in inglese e capisco che è della stessa nazionalità di Arek, quindi sono connazionali, che bello: sono incastrata. Arek potrebbe anche avergli chiesto di guardare ciò che faccio ed avvisarlo ma non penso dato che rispetterebbe le mie scelte, anche per la pausa presa. Lascio stare questo pensiero o farò male al bambino o bambina che porto in grembo.
Io e Robert leghiamo subito e lo saluto per poi iniziare a parlare con gli altri.
Oltre a Lewandowski inizio a stringere amicizia anche con Kimmich e Thomas Müller.
Iniziamo gli allenamenti ed inizio a scattare le foto degli allenamenti. Questo pomeriggio in Germania pioveva e, nonostante la pioggia, glia allenamenti si sono svolti e le foto sono venute piuttosto bene.
Finiti gli allenamenti Robert si è offerto per accompagnarmi in hotel.
Cammino con lui, dato che l'hotel è vicino al centro, e mi chiede di più su napoli e di come si sta lì.
Ovviamente gli dico che va tutto bene, che napoli è una città stupenda e di cui te ne innamori a prima vista, come nell'amore che quando ami veramente una persona per questa saresti la vita e quando ne stai lontano senti mancare il fiato e ti senti morire. Per un momento ripenso a lui, al padre del futuro bambino o bambina che avrò, o meglio, che avremo. Penso a lui dato che queste cose penso che le ho dette pensando a lui che ormai è l'unico che amo.
"Per che squadra lavoravi prima?" Mi chiede curioso dato che non sa quasi niente su di me perchè ci siamo incontrati solo poche ore prima.
"Beh lavoravo per la Società Sportiva Calcio Napoli o meglio, per la S.S.C. Napoli"
"Dove gioca Arkadiusz milik, mio amico e connazionale"
Dice e, solo a sentire il suo nome mi arriva una fitta al cuore che nascondo sorridendo ed annuendo.
Arriviamo in hotel e mi saluta per poi andare a casa sua.
Decido di stendermi sul letto e, d'istinto, mi accarezzo la pancia pensando a come sarà avere il pancione.
Chiamo mia madre per avvisarla che sarà nonna.
"Ciao amore come va lì in Germania?"
«ciao mamma, qui va tutto bene, lì come va?»
"Bene, si sente la tua mancanza ma stiamo bene"
«scusa se non ti ho chiamato ieri e questa mattina ma ero stanchissima e stamattina ho lavorato»
"Non fa niente tesoro, capisco"
«beh mamma ti devo dare una notizia, no anzi due»
"Mh?"
«beh una è che sono fidanzata con Arek, il ragazzo che era venuto a casa nostra»
"Da quanto?"
«Quasi undici mesi ma abbiamo aspettato a dirlo dato che voleva aspettare lui»
"E la seconda?"
«beh sarai nonna»
"Amore quando l'hai scoperto?"
«ieri sera»
"comunque qualunque cosa prendo il primo volo per la Germania e sono da te"
«mamma ma non ce n'è bisogno»
"Comunque secondo me sarà una femminuccia"
«vedremo, dai ora vado che mi aspettano per uscire quelli della nuova squadra per cui lavoro»
"Va bene amore, buona uscita"
«grazie mamma, ci vediamo appena tornerò in Italia»
"Ciao amore"
Attacco la chiamata e mi sento sollevata nell'aver avuto una reazione così da lei. Indosso un jeans blu con la felpa di Arek sopra, ormai la metto quasi sempre, con sotto una maglia nera.
Appena arrivata saluto tutti e ci incamminiamo verso il ristorante dove, appena entrati prendiamo posto al nostro tavolo, inizio a conoscere meglio un po' tutti e, devo dire, che sono veramente simpatici.
Appena finiamo dividiamo il conto ed ognuno paga per se, usciamo dal ristorante e ci fermiamo a parlare in un parco lì vicino. Robert mi chiama in disparte forse per chiedermi qualcosa non difronte agli altri.
«hey Robert cosa c'è? Problemi in amore?» fa una risata scuotendo la testa.
«no, ti posso chiedere una cosa?»
«si certo, fai pure»
«come mai quando ho detto il nome Arek sembra come se ti fosti ferita dentro?»
«beh devi sapere che sono stata con lui per quasi undici mesi, finchè non ho chiesto una pausa prima di partire dato che abbiamo litigato due giorni di fila e...»
«e?» dice come per invitarmi a continuare.
«sono incinta di lui, però perfavore non dirgli niente glielo dirò io quando tornerò in Italia e gli farò conoscere suo figlio o sua figlia»
«oh wow auguri, qualunque cosa non esitare a chiedere» dice per poi abbracciarmi.
«grazie, gigante polacco»
«di niente, nana italiana»
«eddai non sono così bassa» dico mettendo il broncio.
«sei un metro e una vigorsol, sei altissima» dice ridendo e lo seguo a ruota. Successivamente raggiungiamo il gruppo e mi accompagnano tutti insieme in hotel. Saluto tutti e salgo nella mia camera. Metto velocemente il pigiama e mi stendo sul letto. La mia mente si inonda di pensieri che però si concludono in domande che non ricevono risposte così decido di smettere di pensare e crollo immaginando che Arek qui con me che mi stringe fra le sue braccia che, ormai, per me erano come una seconda casa.
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Ti dedico il silenzio //Arek Milik
Fanfiction«come mai stai facendo tutto questo per me?» chiede e mi guarda con i suoi grandi occhi azzurri vispi che mi hanno fatto innamorare di lei. «beh... L'ho fatto perchè ci tengo a te». Dico e le sfioro la guancia con la mano. pubblicata l'11/01/2021