Ormai sono passati dei giorni che non la vedo, dei giorni in cui riesco a vedere solo le tonalità scure della vita, dei giorni in cui mi manca un sacco e non riesco a stare senza di lei. Avrete capito di sicuro che sto parlando per un'ennesima volta di lei, ma non riesco a togliermela dalla mente, non riesco a cancellare colei che ormai è tutto per me e che ora sta tra le braccia di un altro, non riesco a cancellare colei che ormai è lontana da me e forse mi odia, non riesco a cancellarla dalla mia mente e dalla mia vita.
Inizio a ripercorrere tutto quello che successe con lei e delle lacrime mi rigano le guance anche se sono ancora chiuso in camera mia, steso sul letto con Spotify azionato. Blocco la canzone che stava per iniziare per poi alzarmi asciugando le lacrime.
Inizio a girare per casa senza sapere precisamente cosa fare anche se questa sera i ragazzi avrebbero avuto la partita di super coppa italiana ed io non avrei potuto contribuire almeno un po'.
Inizio a pensare a cosa mettere nella valigia per andare via da Napoli dato il mio trasferimento all'OM. Inizio a pensare a ciò che succederà in Italia, inizio a pensare a cosa succederà qui in Italia quando partirò; lei di sicuro andrà in Spagna con Marco e vivrà una vita felice, forse starà meglio di quando è stata con me... ma che dico, io l'ho trattata da regina: colazione a letto, bacio la mattina appena svegli, passeggiate la sera al chiaro di luna sulla spiaggia e coccole sul divano con d'avanti un film strappalacrime o con un film horror la stringevo a me facendola sentire un po' più calma.
Un'ennesima stretta al cuore mi viene appena giro per la mia bacheca e vedo tutte le foto che ho con lei: il nostro primo bacio, il primo mese insieme, la prima ecografia... beh con lei ho guardato tutte le colorazioni di questo mondo e penso che ne devo scoprire altre, chissà forse con un'altra...
Questa mattina mi sono svegliato con dentro di me come se ci fosse un vuoto che ormai ho da dei giorni che passo a pensare ed aggrovigliandomi nei miei pensieri non riesco mai a sbrogliare questo immenso nodo che si è formato nella mia mente dati tutti questi giorni in cui non ci capisco più niente.
Senza di lei mi sto concentrando sul campionato che inizierò in Francia, di sicuro mi mancheranno tutti coloro che ho conosciuto qui in Italia, tutte le cazzate fatte con coloro che ormai erano la mia seconda casa e con loro potevo essere me stesso e fottermene delle figure di merda fatte anche perché non mi avrebbero giudicato per nessun motivo al mondo.
Appena finisco di preparare la valigia la prendo e vado in aereo porto per partire per la Francia: nuova squadra, nuova vita.
Sull'aereo ero seduto vicino ad una ragazza che, forse non seguendo il calcio, non mi iniziò a saltare addosso chiedendomi tutto ciò che riguardasse il calcio e la squadra in cui sarò andato, dopo la partenopea.
Fui il primo a parlarle e mi rispose con uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto, dopo il suo.
Parlammo per tutto il viaggio e notai nel suo accento inglese un pizzico di francese, forse per la sua nazionalità di origine e forse perchè è diretta anche lei in Francia per tornare in patria.
Appena atterrato l'aereo scese sparendo dalla mia vista e di lei ho solo il ricordo del sorriso e del suo nome: Alexia. Inizialmente pensavo che nel suo nome, al posto che la x, ci fossero due esse ma invece mi sbagliavo dato che mi corresse ridacchiando.
Appena arrivato in hotel ho lasciato la valigia d'avanti la porta chiusa della mia camera per poi lasciarmi andare sul letto.
Inizio a girare per i vari social cercando delle sue storie ma niente: non li usa da circa due mesi o almeno non posta niente da due mesi ma dalle storie di Marco Asense poi io vedo tutto: loro due felici e ciò mi spezza il cuore vedere che è felice con un altro anche se l'ho fatta stare male tante volte e mi maledico ogni volta per averlo fatto.
Lascio il telefono sul letto e mi stendo di schiena iniziando a fissare il soffitto cercando di pensare a cosa sarebbe successo se non avessi fatto tutte quelle stronzate e si; ne ho fatte tante, anzi troppe. Delle lacrime rigano le mie guance e non le asciugo questa volta: avevo bisogno di sfogarmi in questo modo.
Alessandra's pov
Questa notte l'ho passata a girarmi e si girarmi nel letto senza trovare una posizione comoda in cui dormire. Essendo arrivata al penultimo mese di gravidanza ho un mal di schiena lancinante che mi tormenta da due mesi a questa parte.
Con Marco diciamo che va tutto bene; la mattina agli allenamenti, il pomeriggio torna giusto per darmi un bacio e pranzare, uscire di nuovo e tornare a casa con Igor, almeno così si giustifica quando arriva tardi a casa. Ma ogni volta che torna a casa ha un'espressione strana, che quasi non riesco a decifrare.
Stessa cosa che è successa oggi ma di cui non ho mai chiesto il perché per paura di perderlo.
Appena torna a casa mi da il solito bacio, va direttamente in camera senza pranzare e sbatte leggermente la porta alle sue spalle e ciò mi fa leggermente sussultare
Mi lascio andare sul divano mentre la mia mente si inonda di pensieri ma decido di andare da Anna per schiarirmi un po' le idee e per aggiornarla su ciò che succede tra me e Marco, che in quest'ultimo periodo si sta allontanando da me.
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Ti dedico il silenzio //Arek Milik
Fanfiction«come mai stai facendo tutto questo per me?» chiede e mi guarda con i suoi grandi occhi azzurri vispi che mi hanno fatto innamorare di lei. «beh... L'ho fatto perchè ci tengo a te». Dico e le sfioro la guancia con la mano. pubblicata l'11/01/2021