Erano ormai passati dei giorni dal mio ritorno in Italia e per i ragazzi della società ormai sono scomparsa dato che non li vedo da un sacco.
Questa sera ci sarebbe stata la festa di natale, organizzata ogni anno dalla società, e io ed Anna abbiamo deciso di invitare Marco ed Igor con noi.
Appena si fanno le sette e mezza sono in panico sul cosa mettere dopo che mi sono truccata corro direttamente in camera scegliendo cosa indossare; alla fine opto per un vestito color cipria con una fascia che parte sulla parte inferiore della spalla che si ferma appena sopra il gomito. Appena mi vesto indosso i tacchi, prendo la pochette con il telefono ed esco di casa entrando nella macchina di Anna che era arrivata sotto casa mia appena avevo aperto il portone per uscire.
«uhuuu, siamo eleganti stasera eh?» dice Anna guardandomi dallo specchietto retrovisore.
«beh siamo al cenone di Natale da società mi dovevo pur vestire bene eh» dico per poi sentire Marco che prende una mia mano tra le sue per poi guardarmi e sorridere e ricambio il gesto.
Appena entriamo tutti fissano lo sguardo su di noi dato che ci vedono entrare con due ragazzi spagnoli: l'uno un calciatore e l'altro il fratello del primo.
Marco mi prende per mano e passiamo proprio di fronte Arek che fissa lo sguardo su di noi finché non arriviamo al nostro posto e non ricambio lo sguardo per farlo morire ancora un po'.
Noto che mi guarda con fare distrutto e Piotr inizia a parlargli sedendosi al tavolo loro assegnato.
Iniziamo a parlare tra di noi coinvolgendo anche Fabian e Llorente che, essendo seduti anche loro al nostro tavolo, parlano con i ragazzi in spagnolo mentre li avvisiamo che andiamo verso il buffè che era appena iniziato.
Sento lui che appoggia una mano sul mio fianco allungandosi a prendere un piatto che stava alla mia destra ed un brivido percorre la mia schiena per poi fermarsi quando toglie la mano dal mio fianco. Cerco di rimanere con un'espressione impassibile per non fargli notare cosa mi fa sentire ancora così noto che la sua espressione si tramuta in triste: Milik vuoi giocare? E che i giochi inizino!
Torno al tavolo per poi iniziare a mangiare e tra varie chiacchiere e risate finiamo di mangiare per poi andare in pista e mi trascino Anna con me anche se contro la sua volontà
«scusa ma dovevo» dico per poi ridacchiare iniziando a ballare con lei. Dopo poco ci raggiungono Marco e Igor. Sento lo sguardo di Arek bruciare su di me proprio quando Marco mi attira a se iniziando a ballare con me, dopo poco annulla la distanza che c'era tra di noi e, appena si stacca gliene stampo un'altro sulle labbra per poi sorridere appoggiando la testa al suo petto.
Guardo Anna e mi guarda come per dire:"è uscito dopo che ti ha guardato nostalgico" e ricambio lo sguardo come per dire:"mi ha voluto fare stare male? Ora starà male lui" e lei capisce subito così noi quattro torniamo al tavolo.
Mi appoggio alla spalla di Marco mentre iniziamo a parlare delle prime cose che ci vengono in mente per poi finire nello stamparci ripetuti baci sulle labbra.
«non ce la fai a stare senza le mie labbra?» gli chiedo iniziando a ridacchiare.
«no, non ce la faccio» dice sorridendo lasciandomi un bacio sulla punta del naso e, subito dopo, mi appoggio con il capo alla sua spalla.
«ma quanto siete belli?» dice il numero otto della squadra partenopea con l'accento del suo paese d'origine: la Spagna.
Sorrido a questa affermazione e la stessa cosa fa Marco.
Arriva il momento di uscire furi così ci sediamo tutti su dei divenetti giusto lì fuori vicino la piscina.
Nel nostro 'circolo' si siedono anche Piotr e Laura ed abbraccio entrambe e, anche lei, è incinta.
Iniziamo a parlare delle prime cose che ci vengono in mente ed avviso tutti che vado a prendere qualcosa da bere per poi lasciare un bacio a stampo a Marco.
Appena entro noto che Arek mi attira a se per poi farmi finire spalle al muro, così, cerco di nascondere quello che mi provoca ogni volta anche perchè ora sto con Marco e sono felice.
«Arkadiusz, qualche problema?» dico guardandolo con fare scocciato.
«Ale, quello che è successo non volevo succedesse... ma ora tu stai con Marco Asensio, giocatore del Real e so che non tornerai indietro dato che so che gli sbagli non li fai due volte di seguito e forse siamo stati solo questo: è stato tutto uno sbaglio, è stato uno sbaglio provare qualcosa per te fin dalla prima volta, è stato uno sbaglio tutto; ormai sono bravo a fare solo questo: sono bravo solo a sbagliare, ma con te... con te quello era uno sbaglio perfetto» dice avendo gli occhi lucidi e prego alle lacrime di non rigarmi il volto cercando di essere impassibile. Appoggio le mani sul suo petto per poi fare una leggera pressione ed allontanarlo da me ed esco fuori dalla struttura dopo che ho preso un bicchiere d'acqua e mi siedo di nuovo al mio posto per poi appoggiare la testa alla spalla di Marco.
«qualcosa che non va?» mi chiede dopo che ha preso il mio volto tra le sue mani.
«no, solo che sto stanchissima» mento cercando di non farò preoccupare.
Appena si fa la mezza ci salutiamo tutti ed Anna invita me ed i fratelli Asensio a stare da lei.
Appena arrivo in camera mi stendo direttamente sul letto dopo aver infilato la felpa di Marco per poi abbracciarlo appena si stende.
«comunque ti ho visto un po' triste alla festa appena sei tornata dal prendere il bicchiere d'acqua, successo qualcosa?»
«niente di che...» la butto lì cercando di non fargli notare niente anche se si gira sul fianco destro e fissa gli occhi nei miei.
«Ale sai che puoi dirmi tutto»
Dice prendendomi una mano tra le sue e lasciarci un bacio sopra.
Sono combattuta: glielo dico o non? Se dovessi dirglielo andrebbe a rotoli tutto ciò che c'è tra di noi, viceversa continuerebbe a martellarmi con la stessa domanda cercando una risposta a questo dubbio che ha, ma decido di dirglielo anche se tempo una sua reazione negativa.
«Marco, sai Arek vero? beh prima che venissi in Spagna siamo stati insieme, sono stata bene con lui ma appena sono tornata in Italia ho scoperto che mi ha tradito con Jessica, la sua ex... ha cercato di negare il tutto ma ovviamente per me era già finita e glielo dissi chiaramente... stasera, quando ero andata a prendere il bicchiere d'acqua, ha cercato di rimediare a ciò che ha fatto ma non gli ho dato retta» dico queste ultime cinque parole mantenendolo per un braccio dato che stava facendo avanti e indietro per la stanza da letto che ci aveva mostrato Anna.
«Marco, per favore, fermati...» gli dico con gli occhi lucidi guardandolo mentre si ferma e si inginocchia difronte a me.
«Ale, io ti credo, starò sempre dalla tua parte qualunque cosa succeda, ma lui sa che stiamo insieme?» chiede ed alzo di scatto lo sguardo verso di lui.
«si, ci avrà visto di sicuro baciarci ma comunque sarò legata a lui solamente per Mathias, te lo assicuro» gli dico accarezzandogli una guancia e sorridendogli leggermente.
«okay, comunque qualunque cosa ci sono» dice stendendosi sul letto e aprendo le braccia lasciando che mi accomodo tra di esse per poi iniziare a dormire seguita da lui.
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Ti dedico il silenzio //Arek Milik
Fanfic«come mai stai facendo tutto questo per me?» chiede e mi guarda con i suoi grandi occhi azzurri vispi che mi hanno fatto innamorare di lei. «beh... L'ho fatto perchè ci tengo a te». Dico e le sfioro la guancia con la mano. pubblicata l'11/01/2021