2nd Chapter

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2.

Cercò ovunque: in ogni tasca, in ogni angolo, in ogni fessura.

Era sicura di aver indossato il braccialetto del Silver Flame la mattina stessa e di essersi assicurata di averlo al polso, non poteva averlo perso.

Se così fosse stato, la sua vita era ufficialmente finita.

Non poteva permettersi di perderlo, non in quel momento, non pochi minuti prima che Niall la venisse a prendere.

Cosa gli avrebbe detto? Si sarebbe arrabbiato?

Senza quel ciondolo non sarebbe potuta entrare nel club, perlopiù non avrebbe avuto la possibilità di averne un secondo o una copia.

Le veniva da piangere, lo aveva conservato per sei anni con una cura quasi maniacale, ed ora come un’idiota non riusciva a trovarlo.

Aveva messo ulteriormente a soqquadro tutta la camera, speranzosa di individuarne il luccichio fra le lenzuola…o magari per terra.

Ma non ce n’era alcuna traccia.

Sentì dei battiti alla porta, di scatto si alzò da terra, scuotendosi gli indumenti neri che aveva indossato.

Il cuore le batteva all’impazzata, e non solo per il ciondolo.

Corse alla porta, aprendola di scatto, trovandosi un Niall sorridente di fronte.

Sentì come un dejavù nel guardarlo negli occhi, ricordò la prima volta che venne a casa sua - o meglio, il Murphy’s Hotel- per portarla al Silver Flame. Le sensazioni che provava in quel momento erano più o meno le stesse, sentiva il nervosismo mangiare una parte di lei.

“Woah, che è successo qui dentro?” ridacchiò il ragazzo “Fammi indovinare… cercavi questo?”

Non poté credere ai suoi occhi quando vide il suo braccialetto nelle mani del biondo. Voleva prenderlo a pugni, inondarlo di domande su come lo avesse avuto lui, ma si limitò a fare un sospiro di sollievo e ad abbracciarlo istintivamente dalla foga.

Entrambi rimasero sconcertati da quel gesto, non appena realizzarono di essere uno nelle braccia dell’altra: un vortice di ricordi si scatenò in entrambi.

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“Una volta passati i tornelli, non allontanarti mai dai me Murphy, sono stato chiaro?” sussurrò all’orecchio della ragazza il biondo, incoraggiandola ad avvicinarsi all’entrata con il suo ciondolo al polso.

Era titubante, lo si vedeva dal suo passo troppo lento.

Alzò il braccio, passando davanti allo scanner il ciondolo a forma di cuore per far si che lo esaminasse.

Ci volle più di qualche secondo, entrambi erano impazienti di udire quel “bip” .

In quei secondi che sembrarono ore, la ragazza si chiese se stesse facendo la cosa giusta.

Ricordò come era andata l’ultima volta che aveva superato quei tornelli.

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Urla, fuoco, soldi giravano ovunque.

“Gli sbirri stanno arrivando!” urlò una ragazza a pochi metri da lei, gente che recuperava soldi da terra graffiava le sue gambe e le faceva perdere l’equilibrio.

Sentì una pressione fastidiosa venir esercitata sul suo braccio, si girò, era Adam.

“Questa volta tu e quel ritardato l’avete fatta grossa”

Silver Flame // Niall Horan FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora