12th Chapter

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12.

Drown dei Bring Me The Horizon risuonava nelle sue orecchie mentre il paesaggio scorreva veloce sotto i suoi occhi.
Erano passate all'incirca tre ore dalla sua partenza; ancora pochi minuti la separavano dall'incontro con il suo fidanzato.
Si sentiva nervosa al solo pensiero di dover fingere con lui.
Staccò gli occhi dal vetro leggermente umido, osservando davanti a se un uomo sulla cinquantina d'anni. Due occhi blu scorrevano rapidi tra le righe dell'articolo che stava leggendo e la sua bocca si muoveva leggermente.
Per tutto il viaggio aveva tenuto impassibile il suo sguardo sul quotidiano, alzando di tanto in tanto gli occhi per vedere l'insistente sguardo di Eileen su di se.
Chiuse il suo giornale, ripiegandolo perfettamente nel modo in qui lo aveva acquistato; chissà quante volte aveva già ripetuto quel gesto nella sua vita.
Una voce metallica risuonò nella cabina avvisando i passeggeri dell'immediato arrivo alla stazione.
Spense la musica, sfilandosi le cuffiette e ripiegandole all'interno della sua borsa. Diede un ultimo sguardo al signore davanti a se, alzandosi poi per raggiungere l'uscita.

Lo stridio dei freni lo fece sussultare.
Le era mancata in quella settimana e non vedeva l'ora di rivederla. Grazie al suo amico aveva saputo che Eileen avesse trascorso del tempo con alcune delle sue vecchie conoscenze, tra cui Niall.
Raggiunse la banchina, cercando tra la massa la figura della sua amata.
Non passarono nemmeno pochi secondi che riuscì ad intravederla: i suoi capelli erano sciolti in delle morbide onde, il suo corpo era ricoperto da un grande giubbotto e al suo collo pendeva la solita sciarpa.
Le avrebbe poi riferito di Niall quella sera stessa. Lei era la sua ragazza, non avrebbe permesso a quello stronzo di avvicinarsi ancora a lei.
Un sorriso si formò sulle sue labbra non appena lo sguardo di lei si poggiò sul suo viso. Un flebile cenno accompagnò un piccolo sorriso, che fece comparire ai lati delle sue rosee labbra delle fossette.
"Finalmente sei ritornata, mi sei mancata tantissimo" si avvicinò alla ragazza stringendola a se.
"Già"
"Com'è andato il viaggio? Sei stanca?"
"No non direi... è solo stata un po' lunga l'attesa"
"Sono felice di questo, perché così questa sera potrai accompagnarmi alla cena con Winter"
"Non penso sia una buona idea. Perché hai ancora contatti con loro? Avevi promesso che se solo ci saremmo trasferiti non avresti più avuto a che fare con quel genere di attività" si incupì lei.
"Ehy, calmati. Non è nulla di ciò che pensi. Ho finito con quelle cose okay? Semplicemente è una vecchia rimpatriata per festeggiare la vittoria di Joe nella parte est. Tutto qui"


Erano nascosti nel grandissimo garage dei Winter da più di mezz'ora.
"Soffiata al club. Non uscite. Pattuglie del Dragon girano per la città"
Joe gli aveva inviato quel messaggio avvertendolo del pericolo e poco dopo minuti era scattato l'allarme nel capanno.
"Adam, ci prenderanno cazzo! Non avremmo dovuto bruciare il loro garage... tutte le loro auto in fiamme! Ce la faranno pagare cara" il tono impaurito di Brad non lo tranquillizzava affatto, ma confidava che presto sarebbero usciti illesi dalla situazione.
"Nascondetevi dietro le verdi, io vado dietro la gialla" indicò le auto alla fine della stanza per poi posare lo sguardo sulla porta d'ingresso "preparatevi a sparare se dovessero entrare qui"
Brad lo osservò con occhi leggermente spalancati ed afferrando deciso il braccio di Adam sussurrò "Una sparatoria qui? Sei matto forse? La polizia se lo scopre ci sbatte dentro"
"Preferisci farti ammazzare, Brad?"
Nessuno osò replicare.
Volto lo sguardo verso gli altri, Brad fornì le indicazioni datogli da Adam.
Stava quasi per uscire dal nascondiglio che dei rombi iniziarono ad espandersi nella zona, terminando proprio fuori la costruzione.
Pochi attimi e la grande porta fu abbattuta.
Grida e imprecazioni risuonarono nell'ambiente che velocemente si scaldò.
"Adam! Pezzo di merda vieni fuori!"
Era lì e nulla lo avrebbe fermato.
"Che fai, prima bruci le mie auto e poi ti nascondi? Che razza di codardo" si prese un piccolo momento di pausa prima di continuare"Vuoi giocare a nascondino? Sono molto bravo in questo gioco, ma rendiamolo più divertente:se ti trovo ti faccio saltare la testa"
Delle grasse risate accompagnarono la sua dichiarazione, mentre alcuni iniziarono a sfasciare le varie automobili.
Caricò la pistola, facendo un passo dopo l'altro verso il centro del garage: il caos nel frattempo aveva preso il sopravvento.
Adam si alzò di scatto dal suo nascondiglio. La mascella serrata e i pugni chiusi lo rendevano estremamente sicuro di se.
"Tana per la merda, stronzo" esordì lui in un urlo.
L'uomo puntò gli occhi del giovane, sorridendo beffardamente. Sollevò il braccio, puntandogli contro la pistola.
Pochi secondi e uno sparo echeggiò nell'aria.


"Non fare cazzate, sono appena tornata. Non intendo passare un'altra settimana in ospedale per vederti morente su un lettino" disse lei acidamente.
"Ti ho detto che non è nient'altro che una semplice cena. Se non vuoi venire non ti costringerò, va bene?"
"okay"
Si piegò leggermente verso il viso della ragazza sorridendole dolcemente e stampandogli poi un bacio a fior di labbra le prese il bagaglio "Lo porto io, tranquilla"
Gli lanciò un semplice sguardo, rimanendo alquanto impassibile di fronte ai suoi gesti.
Se solo fosse stato tutto più facile...


HELLO!!!
scusateci per il ritardo!
siamo in un periodo molto strano, alle prese con la scuola, con la vita, con un macello di cose a cui ci piacerebbe sottrarci.
bando alle ciance, come va? vi stiamo soddisfacendo con il proseguire della storia?
Non so quando riusciremo ad aggiornare da adesso in poi: per ogni news o altro consultate il profilo @mepiasalouisff e se volete scriverci in privato siamo @mepiasaniall e @punkienclifford
Buona serata, L&C

Silver Flame // Niall Horan FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora