18th Chapter

285 33 7
                                    

"Adam, sono Eileen..." sospirò "Volevo avvisarti che sono in stazione, mio zio ha bisogno di me in hotel e mi ha chiesto di partire questa sera stessa. Richiamami quando puoi okay? Ti chiedo solo di...fidarti di me. Vado a Dublino solamente per lavoro. Un bacio." Non appena il "bip" avvisò la ragazza che il messaggio era stato recapitato correttamente alla segreteria di Adam, lasciò scivolare il cellulare nella sua borsa, dirigendosi verso il binario 15, dove il treno di lì a pochi minuti sarebbe partito.

Si rendeva conto di rischiare parecchio dicendo un'ennesima bugia ad Adam, ma allo stesso tempo sapeva bene che il gioco valeva la candela, e che lo sguardo sorpreso di Niall nel vederla inaspettatamente di fronte a lui l'avrebbe ripagata di tutto il timore che provava in quel momento.

La ragazza salì sul vagone prescelto e si diresse verso il suo posto, cercando di non urtare i gomiti delle persone già seduti sui vari sediolini. Non appena individuò il suo posto, non poté fare a meno di notare che non avrebbe mai potuto raggiungerlo senza importunare il suo vicino, che stava probabilmente riposando.

"Ehm..." tossì di proposito per farsi notare, e sembrò funzionare, poiché il ragazzo subito aprì gli occhi, cominciando a pronunciare scuse a raffica che fecero sorridere Eileen.

"In realtà dovrei essere io quella in dovere di scusarsi, ti ho svegliato" fece notare mentre si stava sedendo.

"Oh, in realtà hai fatto bene, dovrei studiare questo mattone per le prossime tre ore"

"Di che si tratta?"

"Giurisprudenza, mi laureerò a breve e sono ancora in alto mare con la tesi"

"Sul serio? Beh sai, un avvocato è proprio ciò che fa al caso mio"

"Se posso esserti utile, non esitare a raccontarmi la vicenda che ti affligge così tanto"

"Eileen, si può sapere perché stai piangendo? Cosa diavolo è successo?" Il biondo strinse Eileen fra le sue braccia cercando di tranquillizzarla, ma dai suoi singhiozzi non sembrava affatto funzionare.

Ignorava tutti i suoi amici e lo speaker che insistevano nel chiamarlo alla gara : nulla aveva più importanza della ragazza che aveva fra le braccia.

"A-Adam" singhiozzò "Mi ha dato un ultimatum Niall, questa è l'ultima volta che ci vedremo"

"Cosa?" urlò "Non permetterò che succeda, cazzo"

Ormai la rabbia si era impossessato di lui e sapeva bene che se non si fosse dato una calmata avrebbe messo a repentaglio troppe cose della sua vita, e non solo.

Prese la mano della ragazza, trascinandola verso la Pegasus.

"Aspetta Niall? Cosa stai facendo?" urlò Eileen, ma Niall era determinato e non avrebbe ascoltato nulla di ciò che la ragazza stava urlando alle sue spalle.

Dopotutto nemmeno Eileen sembrava opporre tanta resistenza alla bravata del ragazzo.

Velocemente le aprì lo sportello "Sali" le intimò con tono autoritario.

Spaventatata Eileen si girò, notando Adam al volante della vettura affianco alla loro.

"Niall ci potremmo fare male"piagnucolò "Ti prego fammi scendere"

"Così da farti portare via da me? Non ci penso nemmeno. Tieniti forte piccola."

Guardò rapidamente il contachilometri, notando la piccola linea ondeggiante segnare i 190 chilometri orari.
L'adrenalina scorreva nelle sue vene mentre il fuoco nel suo petto bruciava secondo dopo secondo.
Le sue mani premevano strette intorno al volante cercando di superare in tutti i modi il suo avversario.
L'auto stava sbandando, ma non era di certo quella la sua preoccupazione.

Il gioco oramai era diventato fin troppo pericoloso.
Una piccola mano avvolse il suo avambraccio mentre fece scivolare maggiormente il piede sull'acceleratore.
"Niall, mi dispiace"
Girò il suo volto notando l'espressione preoccupata della ragazza seduta accanto a lui.
Anche a lui dispiaceva. Molto.
Uno stridio di freni raccolse la sua attenzione mentre dopo pochi secondi un boato irruppe nella notte.

"Ascoltate tutti la sentenza del giudice Wallowitch"

"La signorina Eileen Murphy ha ottenuto un'ordinanza restrittiva secondo il quale il signor Niall Horan non potrà più avvicinarsi a lei, per cui ogni trasgressione potrà costargli dalla libertà vigilata fino alla prigione."

"Dannazione Niall, perché non rispondi?" bisbigliò Eileen, ormai il taxi se n'era andato da una ventina di minuti e Niall non rispondeva alle numerose chiamate che la ragazza gli faceva.

Cominciava a preoccuparsi, alla fine però optò per lasciargli un messaggio in segreteria.

Si strinse nel suo pullover, portando ancora una volta il telefono vicino all'orecchio.

"Hey, sono io, Eileen. Sono a Dublino, e porto buone notizie. So come fare, ho capito tutto. Ti prego richiamami, ti amo." Aspettò ancora una volta il "bip", prima di digitare il numero di un taxi per tornare in hotel. Avrebbero risolto tutto, che Adam lo volesse o meno.



PER CHI AVESSE ANCORA DUBBI, LEGGETE SOTTO PLS.



Saaaalve zucchine in salamoia!

Aggiornamento a sorpresa, poichè la sottoscritta (Lucrezia) non riusciva ad aspettare fino a domani e anche perchè nonostante aver dormito pochissimo questa mattina è stata svegliata dai giardinieri che decidono di tagliare l'erba alle sette grrrrr

Comunque sia, heilà, finalmente abbiamo sputato il rospo.

Il misfatto che lega Eileen e Niall è proprio un'ordinanza restrittiva : per chi non lo sapesse è un documento che vieta ad una persona di avvicinarsi ad un'altra, poichè le ha recato danni fisici o psichici, ma nel nostro caso, i fatti ed un Adam esperto hanno fatto sì che Niall dovesse stare lontano dalla sua amata per ben sei anni.

Ma chi lo sa, magari Eileen riuscira a capovolgere la situazione. Secondo voi Adam glielo permetterà?

E Niall?

Al prossimo capitolo, un bacio, ricordate di stellinare.

L&C

Silver Flame // Niall Horan FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora