martedì 12 settembre2017

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mi fiondai dentro col cuore in gola e gli occhi quasi in lacrime,sai diario la prima cosa vidi all'entrata della mia scuola fu quell' immenso atrio, testimone di tu non sai quante stronzate, una volta durantel'ultimo giorno di scuola dei ragazzi pensavano fosse goliardico entrarci con le moto ci fu un bordello assurdo, fu uno dei giorni più assurdi dell'anno tanto dal parlarne ancora oggi.

Procedevo oramai a passo spedito verso la presidenza quando fui fermato dalla michi,la mamma di tutti così la chiamavamo per i suoi modi di fare materni nei confronti di qualsiasi  alunno,mi diede un' abbraccio di quelli che tolgono il fiato e mi disse vai tranquillo cucciolo che sei sveglio e riuscirai anche in altre scuole , su questa frase d'incoraggiamento salutai michi e andai dritto in presidenza dove mi aspettavano quasi tutti i miei professori , entrai e li vidi con facce cupe mi fecero accomodare e senza troppi fronzoli andarono al sodo,mi diedero in mano un libricino che si chiama bussola ,un libro a me familiare che mi fece scegliere quella  stessa scuola ai tempi della terza media parlammo per un po' sul fatto del non lasciare la scuola e che anche se 17enne potevo lo stesso diplomarmi entro i 18,a fine discorso ci fu un silenzio interminabile ma molto espressivo fui io a romperlo alzandomi e cominciando a salutarli come vecchi amici al bar,tra abbracci e in bocca al lupo diedi un' ultimo sguardo alla mia vecchia scuola e andai via rinfilai le cuffie sparando al massimo la playlist, fu così che mi ritrovai per l'ennesima volta a camminare  a zonzo non volevo tornare a casa e stare solo avevo bisogno di qualcuno ma chi?... la mia vecchia compagnia stava messa male chiamare chiara era fuori questione non sapevo a chi rivolgermi quindi continuai ad andare a zonzo per la capitale cercando un po' di conforto nel quadro che mi circondava non trovandolo fui costretto a tornare a casa entrai,accesi la tv misi netflix mi rollai una canna e mi stesi come per collassare sul divano ad aprire bussola e iniziare a cercarmi una nuova scuola zero voglia... da lì a breve mi addormentai

fui svegliato dopo poco dal trambusto creato dal ritorno di mia sorella, accompagnata da mia madre che manco il tempo di aprire gli occhi che mi stava già tempestando di domande gli dissi che ancora non avevo preso una decisione e tanto meno sapevo se continuare a studiare o meno mi lasciò in pace ed andò a preparare la cena in un'atmosfera d'eterna tristezza

mio caro diario non so davvero che fare...

diario di un'adolescenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora