diario di un'adolescente

24 dicembre

Mio caro diario è con adosso un maglione imbarazzante che ti scrivo,uno di quelli con le renne e con su scritto buon natale in un'inglese strano ma vabbè,oggi è la vigilia e ci sta.
In casa dolci profumi che provengono dalla cucina mentre la mia sorellina facendo un casino assurdo cerca di aiutare,tutto questo naturalmente per cercare di guadagnare punti extra col ciccione vestito di rosso ogni tanto guardandola la invidio,invido la sua ingenuità la sua leggerezza ma vabbè io intanto come ogni natale mi accascio sul divano guardando IL Grinch cercando nel mentre di inghiottire più biscotti possibili,adoro il natale mia mamma sta a casa la mia sorellina non combinua guai perchè altrimenti "babbo natale la mette nella lista dei cattivi" ed io mi rilasso, a fine secondo tempo il telefono vibra...
È mio "padre" <<ei capisco il bidone per il caffè ma almeno oggi che siamo in festa ti va di passare anche solo per 5 minuti giusto il tempo di darti il regalo che ti ho preso ti voglio bene e ti aspetto>> la cosa strana non è il messaggio ma la tempistica cazzo mi scrivi giorni dopo che t'ho fatto bido non mi hai manco chiamato per sapere se mi fosse sucesso qualcosa... ma a sto giro mi sgama mamma che mi chiede cortesemente di andare e basta che stiamo in festa...prendo la giacca e scendo intanto,attorno a me cala il sole e inizia a nevicare mi ritrovo immerso nella capitale,tra luci e ultimi acquisti  mi sembra di stare nel mezzo di uno di quei film a tema sta sera nessuno suona il clacson nessuno sfancula nessuno tutti di fretta ma con un sorriso stampato in viso che sembra quasi scaldarti... intanto arriva la mia fermata scendo e vedo un quartiere tutto addobbato,mi avvicino alla casa di mio padre e dalla vetrata vedo due buffi e teneri vecchietti che giocano vicino all'albero di natale,assieme a questo pupetto vestito da elfo...dopo un pò che sto lì a fissarli iniziano a guardarmi male come se fossi un malintenzionato fu l'urlo di mio padre a salvarmi dalla chiamata ai carabinieri <<ometto!!>> oramai era fatta non si poteva più scappare... <<aspetta che ti apro>> stava lì con un sorriso in faccia stampato ad appendere gli ultimi addobbi di natale... con noi non l'aveva mai fatto... intanto quei simpatici e buffi vecchietti mi fanno entrare e di colpo scende anche lui che mi offre una cioccolata e cerca di levarmi la giacca ma non la tolsi... rimasi lì all'entrata le uniche parole che mi uscirono furono..<<ei ma allora sei ancora vivo>>lui mi sorrise e mi presentò la famiglia,come se volesse quasi farmi entrare poi mi chiese di mia madre e di mia sorella gli risposi che andava tutto alla grande... dopo 5 minuti interminabili di silenzio e di giri di sguardi il pupo mi si attacco alla gamba quasi come se fosse felice di vedermi... (so che lui non ha colpe ma a fare il fratello con lui non riesce proprio  ) lo scrollai gli sorrisi  e dopo aver augurato a tutti buone feste  iniziai ad andarmene quando poi lui mi fermò mi abbraccio e mi diede il suo regalo dicendomi <<ho fatto lo stronzo ma voglio riparare sia con te che con tua sorella se ti va qui puoi venire quando vuoi sarai sempre il benvenuto>> ringraziai e me ne andai.
E quindi mio caro amico fatto di alberi abbattuti per combattere le mie frustrazioni,rieccomi qui  nuovamente in centro,adesso però in giro manco un'anima solo io e alcuni senza tetto ed ancora io con in mano sti pacchi,decido di dare via il mio e tenere quello per mia sorella...con lui oramai avevo chiuso so che bisognerebbe dare altre possibilità ma dopo essere stato abbandonato in quel modo e soprattutto a quell'età... sono cose che non dimentichi ad ogni festività speravo tornasse,a babbo natale anzichè chiedere dei giochi chiedevo il suo ritorno... e non ti parlo della festa del papà... mio caro diario è con le lacrime che scrivo bagnandoti queste pagine bianche a righe... e più le lacrime vanno giù più mi detesto per questo malessere e più odio lui per ciò che mi ha fatto passare...