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Per tutta la domenica Hinata aveva cercato di non pensare a niente, aveva guardato dei film, giocato a qualche videogioco, si era letto qualche fumetto, aveva addirittura fatto i compiti e pulito casa pur di non rischiare di pensare alla Hanahaki e a Kageyama, era abbastanza spaventato e non voleva tossire petali e sangue per il maggior tempo possibile. Purtroppo per il piccolo mandarino era arrivato il lunedì e non poteva fuggire, quando si svegliò non si mise subito in piedi come suo solito ma rimase a fissare il soffitto per qualche minuto, non voleva andare a scuola, aveva un'irrefrenabile voglia di nascondersi sotto le coperte e tornare a dormire, aveva dormito bene ma aveva lo stesso molto sonno. Quando finalmente decise di alzarsi e andare in bagno si guardò allo specchio davanti al lavandino, si riempí le mani di acqua e se la gettò in faccia, poi si guardò allo specchio

-Oggi sarà una buona giornata!-

Sperava veramente molto che fosse così

-Almeno oggi vedrò Kenma...-

A metà strada, mentre Hinata era in bici sentì una chiamata, era Kenma. "Shoyo, sei per strada vero?" Chiese subito Kenma con il suo solito tono molto calmo, "HEY KENMA! Si sono ancora per strada" rispose Hinata, "Hai presente quella fermata poco prima dell'incrocio davanti al mini market con l'insegna rossa?" Il budino era andato a trovare Hinata solo due volte eppure si ricordava la strada a memoria, il che era abbastanza divertente pensando al fatto che si erano conosciuti in una stradina, entrambi si erano persi. "Si, sono quasi lì praticamente, perché?" Disse Shoyo, "Ok, sono in bus e sono quasi a quella fermata, ero praticamente certo che tu arrivassi lì per quell'ora, volevo parlarti prima dell'arrivo a scuola..." Disse Kenma, "Ok! Allora arrivooo!" Si sentì l'urlo di Hinata misto a un tumore meccanico e al vento prima che chiudesse la chiamata. Qualche minuto dopo Kozume arrivò davanti alla fermata e trovò Hinata a aspettarlo, senza dire niente andò a passo svelto e abbracciò Hinata che a sua volta ricambiò l'abbraccio, "Come stai Shoyo?" Chiese il budino, ancora abbracciato a Kenma rispose "Bene, bene. Tu?" Kenma ignorò la domanda, era del tutto consapevole che la domanda del suo migliore amico fosse di vero interesse e non di semplice cordialità ma in quel momento non voleva rispondere, non sapeva bene il perché. Sciolsero l'abbraccio e ad un tratto il mandarino scoppiò a ridere, Kenma fece una faccia accigliata, "Perché ridi?" Hinata continuando a ridere disse "B-bhe, sei piuttosto strano" A quel punto l'altro era ancora più stranito "Cosa intendi?" Chiese, "Bhe tu ti sei fatto un sacco di strada nonostante i dormitori presi in affitto dalla tua scuola siano molto vicini al Karasuno e non capisco veramente il perché" stava continuando a ridere poi aggiunse "Dai Kenma, spiegamelo" Il budino fece una faccia un po' imbarazzata "Ecco... Io volevo solo vederti prima delle lezioni per parlarti..."

-Aww è così cute quando fa così!"

Si ritrovò a pensare Hinata, era davvero molto felice di avere un amico come lui. Per andare a scuola Kenma si mise seduto sulla ruota anteriore della bici e si diressero a scuola, durante il tragitto continuavano a parlare del più e del meno finché il budino chiese "Di chi ti sei innamorato?" Passò qualche secondo di silenzio prima che Hinata risponde "Kageyama... Kageyama Tobio" Kenma mugunó qualcosa prima di dire "Oh... Non lo conosco..." Hinata, capendo quello che l'amico stava cercando di chiedere rispose "Beh... È alto, capelli neri, occhi blu e poi ha sempre una faccia strana" "Strana?" Fece l'altro per eco "Sì, strana" Passarono circa altri dieci minuti di silenzio prima che Hinata, con tono serissimo disse "Kenma... Sono davvero contento che tu sia qui..." Kenma sorrise, era un sorriso malinconico ma sorrise. Rimasero in silenzio fino all'arrivo della scuola. Il budino voleva chiedere altre cose riguardo la sua malattia, voleva sapere se era sicuro che io corvino non ricambiasse ma conosceva già la risposta e non voleva fare tossire Hinata, soprattutto se erano in bici per strada. Shoyo e Kenma iniziarono a camminare verso l'entrata finché una voce non lo chiamò da dietro, "HINATA!" Il mandarino si girò e vide Kageyama che lo stava guardando con aria di sfida, improvvisamente entrambi iniziarono a correre, Kozume non era affatto sorpreso, era a conoscenza di queste gare così semplicemente decise di continuare a camminare verso l'entrata a passo lento con la testa chinata sul suo telefono, quando si avvicinò ai due sentì il suo amico dire "Ciao Kageyama, vedi di non prendere due oggi!" Kenma alzò di scatto la testa, lo squadrò molto attentamente mentre se ne stava andando

-Allora sei tu che hai provocato questo a Shoyo...-

Si ritrovò a pensare il budino, dal suo sguardo era quasi impossibile capire cosa pensasse ma Shoyo lo aveva capito, "Non è una cattiva persona, non è colpa sua ma mia..." Kenma spostò lo sguardo da l'ormai spazio vuoto al suo amico che aveva appena tirato fuori una bottiglietta d'acqua, Kenma sentì l'esigenza di distogliere lo sguardo, sentiva che quella scena era troppo forte per lui nonostante ad un occhio esterno sembrava solo un ragazzo che beveva dalla sua borraccia. Improvvisamente un gruppo di persone circondò Hinata, lasciando Kenma in un angolo, tutti iniziarono a domandare a Hinata cose come:

"Come ti senti oggi?"
"Stai meglio?"
"È tutto ok?"

Mentre Hinata era impegnato a riprendere a quelle domande Kenma notó che il corvino di prima era tornato e era in mezzo al gruppo. Hinata si liberò quasi subito dicendo che doveva accompagnare Kozume in segreteria, era anche un ottimo pretesto per portare il certificato, quando ci andarono Shoyo chiese anche se c'era un posto dove lui potesse mettere la parte di antidolorifici, le bende e i cerotti che si era porto,capendo la situazione la signora mostrò a Hinata una specie di nascondiglio nel bagno, era una specie di ventola non per l'aria non finita che si apriva con delle chiavi, il mandarino diede le sue cose alla signora e lei gli consegnò una copia di chiavi con un avvertimento, "se le perdi le ripaghi e alla fine dell'anno le dovrai riconsegnare, ok?" Hinata fece di sì con la testa con un sorriso sul volto per poi dirigersi verso la sua classe, salutando nel mentre il budino. Per tutta la ricreazione Hinata rimase con qualcuno, principalmente con Kenma ma anche con chi capitava per i corridoi, quando vedeva Kageyama cercava di comportarsi normalmente e cambiava strada anche durante la pausa pranzo fece la stessa cosa, Tobio poteva anche andare male a scuola e a volte poteva passare per tonto ma non era stupido, voleva capire cosa stava succedendo e voleva andare a parlargli fuori scuola ma subito Hinata schizzò via con la sua bici.
















ANGOLO AUTRICE
Ma Hey!
Lo sapete che sto scrivendo invece di studiare per un'interrogazione dove sarò sicuramente interrogato? Hahaha è più forte di me, avevo un'idea per questo capitolo e mi ci sono subito fiondato. Vado a studiare mentre la professoressa interroga
Ciaoo~

hanahaki -kagehina-  AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora