Il lunedì mattina quando Hinata si svegliò si sentì veramente molto stanco nonostante il giorno prima, per evitare le varie domande riguardanti la sua salute disse che era stanco, cosa che effettivamente era vera ma non si aspettava di ritrovarsi ancora peggio, come se non bastasse aveva macchiato la maglia bianca con cui aveva dormito di sangue, ciò significava che i tagli si erano riaperti. Quando andò in bagno, dopo essersi lavato, disinfettato e dopo aver messo le nuove bende si guardò allo specchio, il viso era molto pallido e aveva delle occhiaie enormi sotto agli occhi, si sorrise sconsolato e scuotendo leggermente la testa si diresse in cucina. Non aveva per niente fame così decise di andare a scuola un po' prima del solito, per tutto il tragitto sentiva tremendamente pesante, ad ogni pedalata il suo respiro si faceva più pesante, a peggiorare la situazione c'era il vento che soffiava contro il povero mandarino, sembrava quasi che lo volesse buttare giù. Quando arrivò a scuola il suo aspetto era leggermente peggiorato, ora aveva il naso rosso per colpa del freddo e i capelli erano messi peggio del solito, la stanchezza era palpabile. In classe si sedette sull'ultimo banco vicino alla finestra, per tutte le lezioni cercava di rimanere svegliò nonostante la stanchezza che provava. Nella pausa pranzo arrivò Suga per convincerlo a mangiare qualcosa ma il mandarino anche volendo non avrebbe potuto visto che non si era portato assolutamente niente da mangiare. "Aspettami qui Hinata, vado a comprarti qualcosa" disse Sugawara ma Shoyo lo fermò, "No aspetta, davvero non devi preoccuparti per me, non voglio che ti perda l'intera pausa" disse il più piccolo quasi in un sussurro, il più grande fece un sorriso e disse "Farei questo ed altro per un amico che sta male, che poi che Senpai sarei se non aiutassi i miei Kohai!" Disse sorridendo e uscendo dalla classe. Era passato qualche minuto e mentre il mandarino aspettava Suga arrivò una ragazza e si diresse verso il banco di Hinata
-È la tipa innamorata di Kageyama-
Pensò Hinata osservandola arrivare davanti a lui. "Umh ciao..." Disse lei molto timidamente, "C-ciao" rispose Shoyo, "Ecco... So che tu e Kageyama vi conoscete e... Beh ecco... Sono quasi certa di piacergli e anche a me lui piace... E ecco... Voglio chiedergli di uscire ma non so come fare e beh... Mi chiedevo se tu essendo suo amico mi chiedevo se mi potessi consigliare un modo sempre se non ti disturbo" disse lei in un completo imbarazzo, lui rimase a bocca aperta, non sapeva che dire, oltre che bella era pure molto gentile e cordiale, era veramente tanto comprensibile il fatto che a lei lui piacesse
-Sono quasi certa di piacergli-
Quella frase ebbe un effetto tremendo su Hinata, sentiva male al petto e alla schiena, aveva iniziato a girargli la testa e la gola aveva iniziato a solleticargli, "S-scusami veramente m-ma non s-so come posso a-aiutarti o-ra devo andare c-ciao" disse alzandosi di scatto in piedi e iniziando a correre per i corridoi verso il bagno cercando di reprimere i colpi di tosse, iniziarono anche a lacrimali gli occhi. "OI BOKE ASPETTA TI DEVO PARLARE!" A metà strada la voce di kageyama lo raggiunse dietro di lui
-No no no no no, non ora!-
Pensò cercando di correre più velocemente, c'erano un sacco di persone per quel corridoi, fortunatamente e diversamente dal corvino il mandarino era piccolo e riuscì abilmente a sgusciare tra la folla seminando Kageyama. Quando entrò in bagno notò che non c'era anima viva, nessuno andava mai lì perché nonostante ci fosse sempre l'acqua, il sapone e la carta il problema era tutto il resto, le porte non si chiudevano bene, le mattonelle erano mezze sfasciate, le luci non funzionavano e mancavano pezzi dei lavandini, il preside sta pensando di trasformarlo in uno sgabuzzino ma al momento non è ancora sicuro. Iniziò a tossire nel lavandino una quantità enorme di sangue e di petali, si sentiva soffocare e il dolore al petto lo costrinse a piegarsi ancora di più in avanti e a aggrapparsi al lavandino per non rischiare di cadere e sbattere la testa. Qualche minuto dopo quando finì di tossire si sedette sul pavimento con la schiena appoggiata al muro e lo sguardo fisso sul vuoto, circa cinque minuti dopo la porta si spalancò facendo prendere uno spavento a Hinata. Sugawara era davanti alla porta con delle bende, un barattolo di pastiglie e un panino in mano, corse subito a abbracciare Hinata "Grazie al cielo ti ho trovato, quando sono entrato in classe e tu non c'eri ho chiesto ai tuoi compagni che erano presenti cosa fosse successo, poi ho incontrato Kageyama, quando gli ho chiesto di te mi ha detto della corsa per il corridoio, ho capito subito che eri qui" pece una piccola pausa per poi continuare "Ho pensato che ti potevano servire" disse con un sorriso un po' triste in volto porgendo a Hinata il barattolo e le bende, il mandarino le prese e iniziò a piangere e abbracciò ancora Sugawara "No Hinata, non piangere" disse il più grande. Dopo aver sistemato tutto Suga diede il panino a Hinata e gli disse "Su mangia, ne hai veramente bisogno" L'altro lo guardò con occhi pieni di gratitudine e ammirazione, mentre stava ancora mandato Suga gli chiese "Senti... La ragazza che ti è venuta a parlare... Era lei?" Shoyo fece lievemente di si con la testa e Suga-san disse "Capisco..." Poco dopo tornarono entrambi nelle loro classi, non prima che Suga dicesse "Mi raccomando studia bene" facendo una posa tipo cheerleader, grazie a lui ora a Hinata era salito il buonumore, la stanchezza e il male rimanevano comunque ma almeno il morale era sicuramente salito ma fece presto in tempo a scendere, era appena arrivato un messaggio da parte della madre
Ma🧡
Shoyo, Natsu starà per tutta la settimana starà dai nonni, non aspettarla se avrà bisogno ti chiamerà la nonna o il nonno, chiamami se hai bisogno
Ciao✨-Quindi sarò solo per tutta la settimana, ottimo-
Pensò ironicamente mentre chiudeva il telefono e si preparava a fingere di seguire la lezione. Quando finì anche l'ultima ora uscì a passo lento con la bici in mano, aveva appena attraversato il cancello quando sentì "Hey boke, hai finito di ignorarmi"
-Che giornata assolutamente splendida, per niente frustrante-
Pensò Shoyo girandosi di scatto e vedendo Kageyama, "Come te lo devo dire? Non ti sto ignorando" Ribatté il mandarino con un tono bassa, "Comunque ti devo parlare..." Disse Kageyama con un leggero rossore in volto, poi continuò "Vedi... Oggi una ragazza-" fu interrotto dalla voce tremante di Hinata che disse "S-scusami ma devo sbrigarmi a tornare a c-casa"
-Ovvimente voleva vantarsi, sicuramente si saranno già fidanzati!-
Pensò il piccolo mandarino mentre pedalava verso casa sua, le lacrime scivolavano copiose sulle sue guance, se lo doveva aspettare, in fondo entrambi sono innamorati e Shoyo se lo aspettava ma avere la consapevolezza che non avrebbe in nessun caso avuto speranze lo stava distruggendo, durante il tragitto verso casa si dovette fermare per togliersi di bocca alcuni petali. Quella notte Hinata rimase sveglio fino all'arrivo della madre per chiedergli di saltare scuola, usò la scusa della tremenda stanchezza e del male, cosa che effettivamente era vera solo che il vero motivo ovviamente era un altro.
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ANGOLO AUTRICE
MA HEYY!
Benvenuti nel penultimo capitolo di questa storia e niente io sempre più convinta che Suga-san sia la migliore mamma di tutto il mondo, persino meglio di Isabella
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hanahaki -kagehina- AU
Fanfiction⚠️ troppo cringe, fidati⚠️ ⚠️scusatemi per gli errori grammaticali⚠️ ⚠️TI PREGO NON LEGGERLA VA OLTRE IL CRINGE SOPPORTABILE PIUTTOSTO LEGGI LE ALTRE CHE HO SCRITTO ⚠️ La hanahaki è una malattia in cui la vittima tossisce petali di fiori quando soff...